Spesso ci è capitato di darvi notizie riguardanti la Bike Area Dolomiti Paganella che, nel corso degli ultimi anni, ha registrato un interesse crescente da parte dei biker italiani e stranieri, come testimoniato anche da diversi eventi.
Ci siamo dunque chiesti: come ha fatto questo comprensorio montano a diventare in poco tempo una delle destinazioni più amate e ricercate dagli appassionati di mountain bike non solo in Italia ma in tutto l’arco alpino?
La Bike Area Dolomiti Paganella comprende tre Bike Park (Andalo, Fai e Molveno), una fitta rete di single trail, per un totale di 115 km di trail, serviti da 8 impianti di risalita, e vanta oggi la stagione Mtb più lunga delle Alpi, con apertura da aprile a novembre.
Nelle ultime stagioni si è registrata una crescita sia in termini di presenze (circa 1.400.000 in un anno) sia in termini di reputazione come “destinazione Mtb”.
Nel 2018 l’Azienda per il Turismo ha effettuato una ricerca alla quale hanno partecipato 225 bikers, 70% italiani e 30% di provenienza estera.
Dalla ricerca emerge come la motivazione principale nella scelta della località Dolomiti Paganella Bike Area è data, per il 54% dalla rete dei sentieri dedicata, per il 14% dalla reputazione del luogo, come “destinazione Mtb” e per il 10% dai servizi adatti alla Mtb (per esempio guide, noleggi).
Sempre sul tema della scelta, al quesito: “pensando ad altre bike destination, l'esperienza globale nella bike area com'è stata?”, il 60% degli intervistati ha risposto “molto meglio” ed il 21% “meglio”.
Il dato più importante è che la Mtb è diventato per l’area uno sport ad alto rendimento economico e funge da traino per l’intera economia del comprensorio montano, con ricadute positive sui flussi turistici e sull’allungamento della stagione turistica non invernale.
Abbiamo voluto approfondire tutti questi aspetti con Luca D’Angelo (sotto in foto), il presidente dell’APT Dolomiti Paganella, ente capofila dello sviluppo della Bike Area.
Il comprensorio Dolomiti Paganella ha puntato in modo massiccio sulla Mtb come attrazione turistica: quali sono i motivi di tale scelta?
All’inizio è stato un soggetto privato, Danger Zone Trail Solution, a prendere l’iniziativa di costruire il primo dei tre Bike Park dell’area ma il punto di svolta ci fu nel 2015 quando fu proprio l’Azienda per il Turismo a rivedere la propria strategia e a puntare decisamente sullo sviluppo dell’outdoor estivo: Mtb innanzi tutto ma anche trekking e hiking.
Lo scopo era, naturalmente, integrare la stagione turistica invernale evitando periodi di “vuoto”.
Ora abbiamo più presenze in estate che in inverno, circa il 55% dei turisti viene da noi al di fuori dei mesi invernali legati allo sci.
In che modo è stato possibile per voi accreditarsi in tempi brevi come top destination a misura di biker?
Il nostro impegno prioritario è stato quello della massima attenzione allo sviluppo e cura dei prodotti e servizi offerti (trail curati e sicuri, noleggi, bike pass unico, colonnine di ricarica per e-bike…). Senza un’offerta di qualità alla base non ci sarebbe stata la risposta da parte dei turisti fruitori, in particolare modo gli stranieri, notoriamente esigenti.
Ma credo che il vantaggio più grande sia quello di aver costruito una Bike Area integrata, dove puoi trovare i bike park per il gravity, i sentieri per le famiglie, trail di tutte le difficoltà, gli impianti di risalita e puoi usufruire di tutto ciò con semplicità con un unico bike pass.
Poi, la crescita così rapida della nostra reputazione è stata generata soprattutto dal passaparola, anche sui social: figurarsi che oggi vengono turisti dalla Germania, Austria, Svizzera, Polonia e anche da Israele, attratti solo dai servizi Mtb.
Quali sono i servizi maggiormente apprezzati e ricercati dai turisti?
Come ho accennato prima, la qualità dei trail innanzi tutto, che sono un mix tra naturali e costruiti, alcuni ad uso esclusivo dei biker, altri in condivisione con gli escursionisti. E ci tengo a sottolineare che intendiamo veri trail, non strade forestali!
L’interconnessione tra i vari trail grazie agli impianti di risalita con un unico bike pass facilita molto la fruizione ed è assai apprezzato da chi viene nell’area Dolomiti Paganella.
Poi la presenza del Lago di Molveno attira soprattutto gli stranieri ed è sicuramente un “plus” rispetto ad altre aree alpine.
Se altre località volessero prendere spunto dall’esperienza di Dolomiti Paganella, su quali aspetti dovrebbero maggiormente focalizzarsi?
Spesso mi fanno questa domanda ma devo ammettere che non esiste un modello replicabile al 100%.
La cosa fondamentale è comunque avere soggetto capofila riconosciuto che dia avvio al progetto e lo diriga, e avere un masterplan, un piano d’azione ben definito che includa tutti i soggetti pubblici e privati.
Nel nostro caso, i Comuni si occupano della manutenzione dei sentieri - pulizia, cartellonistica... - e i gestori privati degli impianti di risalita hanno il compito di costruire nuovi sentieri specifici.
Come è possibile differenziarsi dalla concorrenza, ovvero quali sono i vantaggi per un biker a venire nell’area Dolomiti Paganella anziché in un’altra stazione montana attrezzata?
L’area Dolomiti Paganella ha innanzi tutto un vantaggio “morfologico”: ci sono le altre quote dolomitiche e c’è il lago (di Molveno, ndr), perciò in un unico comprensorio il turista-biker che viene con la famiglia o gli amici può vivere una vacanza completa e diversificata.
In più, la rete dei trail dedicati che noi proponiamo è davvero integrata e permette una fluidità dell’esperienza bike difficile da replicare.
Infine, in che misura le e-bike incidono sul mercato turistico e come stanno cambiando la fruizione della montagna?
Le e-bike stanno producendo un duplice effetto: da un lato la democratizzazione della Mtb con la scoperta di questo sport da parte di persone che non lo avevano mai praticato, e dall’altro il passaggio dalla Mtb alla e-Mtb da parte di chi era già biker e desidera provare qualcosa di nuovo o di diverso.
Per gli e-biker qui in Dolomiti Paganella abbiamo creato delle colonnine di ricarica “adattate all’ambiente” (come potete vedere dalla foto sotto).
In previsione, vorremmo anche aprire dei trail specifici per le e-bike, i cosiddetti “uphill flow” ma per il momento è solo un progetto.
La Dolomiti Paganella Bike Area aprirà quest’anno nel weekend di Pasqua, dal 20 aprile.
Qui vi ricordiamo le novità principali della stagione.
Per maggiori informazioni sulla Bike Area Dolomiti Paganella, ecco il sito ufficiale: www.dolomitipaganellabike.com.
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Sull'autore
Veronica Micozzi
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. E riconosco la sana follia che anima i seguaci della bici. Credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la Mtb, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…