Dentro il Pro-M Store: ohvakaputanga!

Simone Lanciotti
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Dentro il Pro-M Store: ohvakaputanga!

Simone Lanciotti
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MILANO - Il negozio non lo trovi facilmente.
O meglio, in via Gallarate 108, a Milano, si vede una vetrinetta con delle Ellsworth dentro, ma non si capisce dove sia il negozio.
«Mica avrò sbagliato indirizzo?»
Le grafiche Pro-M, però, sono ben visibili sui muri e quindi, no, dev’essere qui.
C’è un cancello, un campanello, poi un cortile con l’area lavaggio bici e quindi la porta d’ingresso per uno dei negozi di bici più famosi d’Italia.
Le frasi degli sticker appiccicati sulla porta parlano la lingua del proprietario, Gianni Biffi, e probabilmente anticipano anche quelle di chi entra in negozio.

Ohvakaputanga!

Appena entri capisci che chiamarlo negozio è riduttivo. Un po’ come chiamare un rivenditore Ferrari autoconcessionario. Basta poco per capire che qui sei finito nel posto giusto se hai le ruote grasse nelle vene, oppure nel peggiore posto del mondo se sei cedevole alle tentazioni.
Gianni Biffi, il titolare, fondatore e un po' visionario, è seduto sul divano. Sì, un divano, di pelle arancione, e vicino c’è anche un frigorifero Smeg, arancione anch'esso, di fianco c’è una bacheca infarcita di foto di Moab.
Intorno, il mondo della Mtb.
Enduro, all mountain, trail, Xc e anche bici da strada (Pinarello).
Benvenuti da Pro-M, ma non fermatevi alle apparenze, seppur sfavillanti.
Questa “galleria di cose belle” nasconde una parte della storia della Mtb italiana e non.
Biffi, prima che proprietario di tutte queste meraviglie, è un biker e lo è dal 1981, da quando in Italia le Mtb si costruivano in acciaio e con geometrie piuttosto ispirate al mondo della strada.
A tutti gli eventi più importanti della storia delle ruote grasse italiane lui c'era.
Il 2 e 3 ottobre 1999, ad esempio, era a Finale Ligure per la prima edizione della più celebre 24 Ore al mondo e lo confermano i numeri di gara appesi sulle pareti dello store.
Poi è stato alla Megavalanche, alle prime del Superenduro e a tanti altri appuntamenti ora noti ma che un tempo erano poco più che timidi esperimenti fra amici.
Un visionario? Sì, ma soprattutto un biker dotato di grande fiuto.
Ed esperienza, ormai.
Capita che chi entra in negozio voglia una certa bici. Sembra avere le idee chiare. Pronto e deciso a portarsela a casa.
Ma il Biffi prima deve fargli le sue domande...
Deve essere certo che quella bici vada bene per l’uso che costui deve farne.
Beh, spesso la cosa si risolve piacevolmente e l’avventore comprende le intenzioni benevole di Gianni e ne accetta i consigli dall’alto della sua esperienza.
«Io ho un grande difetto: non riesco a non dire quello che penso…».
E questo lo ha reso un personaggio.
«E senza un personaggio un negozio non funziona».
E’ questa l’impronta stilistica che caratterizza Pro-M: cordialità e franchezza.
Sì, franchezza, senza peli sulla lingua. A volte caustica, ma sempre e comunque franchezza.
E oltre a Gianni chi c’è?
Ci sono Alberto e Alessia, i due figli, che rappresentano la prossima generazione in Pro-M.
E il meccanico?
E’ Oscar, pacato, quasi flemmatico, ma efficace e preciso. Come i meccanici più bravi.

Adesso facciamoci un giro in questa “galleria di cose belle”…

Per informazioni www.pro-m.com

Stiamo per entrare...

Stiamo per entrare...

Eccoci dentro. Una rapida occhiata. Da qui è difficile con bici che costano meno di 3000€...

Eccoci dentro. Una rapida occhiata. Da qui è difficile uscire con bici che costano meno di 3000€...

Direste che questo è l'angolo di un negozio di bici? Televisore sulla sinistra, due divani e tante cose da raccontarsi.

Direste che questo è l'angolo di un negozio di bici? Televisore sulla sinistra, due divani e tante cose da raccontarsi.

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Mountain Cycle, le ricordate? Pro-M le importava.

Mountain Cycle, le ricordate? Pro-M le importava.

La traduzione non serve, giusto? Una Ellsworth realizzata con la massima cura.

La traduzione non serve, giusto? Una Ellsworth realizzata con la massima cura.

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I Biffi al lavoro: da sinistra, Alberto, Gianni (seduto al computer) e Alessia (sulla destra).

I Biffi al lavoro: da sinistra, Alberto, Gianni (seduto al computer) e Alessia (sulla destra).

E qui c'è Oscar, il meccanico, maniaco della precisione e con una scatola magica...

E qui c'è Oscar, il meccanico, maniaco della precisione e con una scatola magica...

...che si chiama "scatola dei miracoli": dentro ci sono rondelle, viti, spessori, minuterie, chincaglierie che spesso riescono... a fare il miracolo. «Quando lo vedo aprire quella scatola - racconta Biffi - vuol dire che non sa più cosa fare...».

...che si chiama "scatola dei miracoli": dentro ci sono rondelle, viti, spessori, minuterie e chincaglierie varie che spesso riescono... a fare il miracolo.
«Quando lo vedo aprire quella scatola - racconta Biffi - vuol dire che non sa più a che santo votarsi...».

Le maglie sullo sfondo non sono di Gianni Biffi, ma, fra gli altri di Gianluca Bonanomi.

Le maglie sullo sfondo non sono di Gianni Biffi, ma, fra gli altri, di Gianluca Bonanomi.

Alberto Biffi oggi si occupa di seguire la parte web, da Facebook allo store online.

Alberto Biffi oggi si occupa di seguire la parte web, da Facebook allo store online.

Il numero di gara della prima edizione della 24 Ore di Finale Ligure.

Il numero di gara della prima edizione della 24 Ore di Finale Ligure.

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Come vorreste che fosse colorato il vostro telaio Mde? Ecco un'iniziativa che Pro-M lanciò su Facebook. E l'idea più bella...

Come vorreste che fosse colorato il vostro telaio Mde? Ecco un'iniziativa che Pro-M lanciò su Facebook. E l'idea più bella...

...è diventata realtà. Ecco una Mde Carve 729con colorazione G55.

...è diventata realtà. Ecco una Mde Carve 29 con colorazione G55.

Piano di sopra, piccolo, ma pericolosamente bello: ci sono il Troy Lee Design e l'Endura corner. E' stato il primo in Italia.

Piano di sopra, piccolo, ma pericolosamente bello: ci sono il Troy Lee Design corner (Pro-M è stato il primo in Italia ad averne uno) e l'Endura corner.

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Cjumbia! Più o meno quello che viene da dire quando si guarda il carro della Evil Uprising.

Cjumbia! Più o meno quello che viene da dire quando si guarda il carro della Evil Uprising.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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