La Coppa del Mondo Marathon 2024 si disputerà in sole tre tappe: Nové Město (Repubblica Ceca) il 26 maggio, Alta Savoia (Francia), in una data da decidere tra fine giugno e inizio luglio e Lake Placid (Usa) nei giorni dal 27 al 29 settembre.
Niente tappa di Finale Ligure, quindi, località che aveva ospitato il circuito mondiale lo scorso anno.
Un calendario cortissimo, che è stato reso noto dall'UCI (Unione Ciclistica Internazionale) a stagione ormai iniziata e che non rende giustizia ad una specialità molto celebre, soprattutto in Europa, come quella il Marathon.
Inutile dire che gli atleti, i team, ma anche gli appassionati del nostro sport, sono rimasti un po' delusi...
Ma perché, invece di crescere, si è arrivati a questo punto?
Di chi è la colpa?
E quali potrebbero essere le soluzioni per risollevare il settore Marathon di alto livello?
Ne abbiamo parlato con Massimo Debertolis, team manager del Wilier-Vittoria Mtb Factory Team e organizzatore della Mythos Primiero Dolomiti, un evento in grande crescita che nel 2026 ospiterà il Campionato del Mondo Marathon.
Il trentino, iridato Marathon nel 2004 ci ha spiegato il suo punto di vista della situazione, senza girarci troppo intorno...
- Coppa del Mondo Marathon 2024 in sole tre tappe: cosa ne pensi?
- Penso sia davvero un peccato, oltre che una presa in giro. Sono tre prove, se una ti va male per qualsiasi motivo sei già fuori dai giochi, non ha senso.
- Facciamo un passo indietro. La Coppa del Mondo Marathon 2023 era tanto attesa, dopo aver partecipato insieme al team che voto gli daresti?
- All'idea di fare una Coppa del Mondo Marathon do un voto 10, alla realizzazione si può dare meno di 1? Questo è quello che è emerso, purtroppo. L'idea di scegliere le stesse location del cross country sarebbe anche giusta, ma devi farlo se ha senso per dare visibilità. Se invece fai la marathon in giornate in cui non ci sono eventi Xc non serve a niente. Alcune tappe sono state affiancate all'Enduro World Series, due specialità molto lontane tra loro. Anche qui, se vuoi farlo per avere più visibilità ok, ma non puoi farlo nelle stesse date in location diverse...
- C'è qualcos'altro che non ha funzionato?
- Lo stesso errore è stato commesso oggi come quando correvo io. L'UCI pensa di gestire il Marathon come l'Xc, ma non è possibile, sono due cose completamente diverse. In alcuni casi le segnalazioni del percorso sono state fatte all'ultimo, gli atleti più di una volta si sono persi durante le ricognizioni.
Pochi, anzi pochissimi responsabili della sicurezza sul percorso, soprattutto a Snowshoe, dove il percorso era anche bello, ma il telefono prendeva soltanto nella zona di partenza e arrivo, nelle altre zone zero linea. Se succede qualcosa, una brutta caduta o qualsiasi altro imprevisto sono problemi. Proprio a Snowshoe, durante la riunione tecnicaa mi sono lamentato con gli organizzatori, che mi hanno chiesto scusa dicendomi che avrebbero contattato i team per migliorare in futuro. Ma ad oggi ancora non mi ha chiamato nessuno...
Per questi ed altri motivi, la partecipazione dei team è stata scarsa e non è bello quando ai paddock c'è pochissimo movimento.
- La prova italiana di Finale Ligure, a quanto pare ha deluso in molti. Perché?
- Il percorso era bello, nulla da dire. La location invece era un po' sfigata: una strada accanto a Finalborgo in cui non girava nessuno, solo gli addetti ai lavori e pochissima gente. Ma è normale, non voglio dare la colpa agli organizzatori, perché non avevano le conoscenze per organizzare una marathon del genere, fanno principalmente le gare di enduro.
- Chi sono i responsabili di tutto ciò?
- UCI, Warner Bros, in generale chi prende le decisioni dall'alto. I motivi precisi penso siano di carattere politico ed economico. Si scelgono le località in base al budget richiesto e non con l'obiettivo di realizzare un bell'evento dando prestigio alla specialità.
- Quanto è importante la visibilità in Streaming? È perché in gare tipo la Cape Epic sono in grado di farlo per una settimana di seguito, mentre nella World Cup no?
- Non solo la Cape Epic. In questo momento sono alla Mediterranean Epic ed è lo stesso, c'è una bella copertura mediatica, organizzata dallo staff. Alla Mythos, che organizzo io insieme a Massimo Panighel, abbiamo fatto lo stesso: due action cam sul percorso ed abbiamo trasmesso la gara in streaming. E c'è stata anche la replica su Rai Sport. Tutto è possibile, basta volerlo...
- Basta non ripetere l'esperienza del mondiale danese del 2022, dove nello streaming non si vedeva nulla...
- Infatti! Mi hai lanciato un assist: l'europeo marathon, che si sarebbe dovuto disputare in Polonia è saltato in questi giorni. Molte marathon italiane si sono proposte per organizzarlo, ma l'UCI ha rifiutato tutti per dare ancora una volta l'incarico alla Danimarca, nella stessa location del mondiale 2022. Non c'è altro da aggiungere...
- Quale potrebbe essere, secondo te, la formula per risollevare la specialità?
- A mio avviso l'UCI e Warner dovrebbero affiancarsi agli eventi più famosi per organizzare la Coppa del Mondo Marathon. Restando in Italia dico la Hero, la Dolomiti Superbike e ci metto anche la Mythos, che di base hanno già una grande partecipazione. Ma anche all'estero ci sono belli eventi. I vari staff organizzativi sono consolidati, i percorsi sono belli e curati, si possono sfruttare le dirette streaming che già gli eventi top organizzano. Volendo si potrebbe fare un podio a parte con gli sponsor della Coppa del Mondo... Finora si è pensato solo a monetizzare ed ovviamente i grandi eventi non possono prometterti grandi cifre. Noi di Mythos Primiero Dolomiti ci siamo proposti per organizzare una tappa, ma non ci hanno nemmeno risposto alla mail!
Oppure tu, UCI, vuoi organizzare in concomitanza con gli eventi Xc? Va benissimo, ma fallo in modo da dare la giusta visibilità, ad esempio programmando l'arrivo della marathon nella stessa location e lo stesso giorno dell'Xc, magari nell'ora di buco tra una gara e l'altra.
Un'altra cosa che mi viene in mente è creare una Coppa del Mondo Generale, oltre a quelle di specialità, come succede nello sci. In pratica, i punti raccolti nelle gare Xc, Marathon e Short Track si sommano per concorrere ad un titolo generale. Questa sarebbe una buona idea sia per rendere tutto più interessante a livello mediatico, sia per dare modo agli atleti polivalenti di esprimere tutte le potenzialità e farsi notare.
Insomma, le soluzioni ci sarebbero, ma bisogna metterle in pratica.
- Per un team che punta sulle marathon, la Coppa del Mondo dovrebbe essere un riferimento, ma dalle tue parole sembra che non sia così...
- No, non può essere questo l'obiettivo principale. Sia perché, come ho detto prima, le prove sono poche e la Mtb è imprevedibile, sia perché finora il livello degli eventi è stato basso.
IL NOSTRO PUNTO DI VISTA
La Coppa del Mondo Marathon sarebbe una grossa opportunità per risollevare la specialità ed equipararla in qualche modo al cross country.
Finora le occasioni sono state sprecate ed è un vero peccato.
In questa intervista abbiamo parlato con Massimo Debertolis, ma il team manager trentino non è l'unico ad essere profondamente deluso e arrabbiato per quello che sta succedendo, lo sono un po' tutti gli addetti ai lavori e gli atleti specializzati nelle marathon.
Da questo punto di vista, il web e i social potrebbero aiutare a “farsi sentire”: speriamo che stavolta le nostre parole non volino via al vento e che cambi davvero qualcosa da qui in avanti.
Qui gli altri articoli che parlano di Massimo Debertolis.
Qui le altre interviste pubblicate su MtbCult.it
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.