Biker ed escursionisti a piedi: possono convivere sullo stesso sentiero?
Una domanda che ritorna spesso e che diventa particolarmente attuale in estate, quando il numero di biker ed escursionisti a piedi aumenta.
Sia i mountain biker sia gli escursionisti sono essenzialmente appassionati di montagna e di attività outdoor, eppure spesso sentiamo parlare di “conflitti” tra gli uni e gli altri perché pare che la condivisione degli stessi sentieri risulti quasi impossibile.
Spesso gli escursionisti si lamentano dell’eccessiva velocità di chi scende in Mtb e del fatto che il passaggio delle Mtb potrebbe rovinare il sentiero.
Dal canto loro, i biker vorrebbero non trovare intralci, soprattutto in discesa, e incontrare un gruppo di escursionisti che sale in direzione opposta non è esattamente il loro sogno…
Alcuni comprensori hanno preferito, infatti, differenziare i sentieri utilizzati da chi cammina a piedi rispetto a quelli ad uso esclusivo delle Mtb.
Eppure…la differenza forse sta nell’atteggiamento con cui si va in montagna.
La Mtb non è solo agonismo o velocità, non è solo discese e derapate; la Mtb è in fin dei conti una “bici da montagna”, un mezzo per esplorare e conoscere il territorio, uno strumento per avvicinarsi alla natura, con rispetto.
Del resto, anche il CAI (Club Alpino Italiano) ha riconosciuto la Mtb come pratica istituzionale e infatti il cicloescursionismo è una delle attività proposte da molte sezioni regionali e locali CAI.
Il comportamento reciproco di biker ed escursionisti dovrebbe essere sempre improntato al principio “Non nuocere agli altri e all’ambiente”.
Questo si traduce in alcune norme basilari di autoregolamentazione:
- non arrecare danno al sentiero, riducendo l’impatto su flora e fauna
- procedere a una velocità tale da non creare pericolo a sé o agli altri
- avvisare gli altri fruitori del sentiero del proprio arrivo
- scegliere i sentieri in base alle proprie capacità e alle condizioni atmosferiche
- evitare di uscire dal tracciato
- rispettare le proprietà private
Gli Stati Uniti d’America, luogo d’origine del fenomeno mountain bike, sono stati il primo Paese che si è posto il problema del comportamento da tenere alla guida di una Mtb, dell’impatto del suo utilizzo sull’ambiente e dei rapporti con gli altri.
E’ nato così il Codice Norba, stilato appunto dalla National Off Road Bicycle Association, oggi confluita nella federazione ciclistica statunitense.
Lo riportiamo qui di seguito:
- Dare la precedenza agli altri escursionisti non motorizzati.
- Procedere con cautela durante i sorpassi e avvisare con il giusto anticipo del proprio arrivo.
- Tenere sempre sotto controllo la propria velocità.
- Rimanere sempre all’interno del percorso tracciato.
- Non disturbare o spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici.
- Non lasciare rifiuti a seguito del proprio passaggio.
- Rispettare le proprietà private e pubbliche.
- Essere autosufficienti.
- Non intraprendere mai da soli escursioni in zone isolate.
- Rispettare il principio del minimo impatto con la natura.
Anche IMBA (International Mountain Bicycling Association) si è occupata del tema della pratica “sostenibile” della mountain bike e questo è il decalogo stilato:
- Rispetta la natura e gli animali
- Pianifica le tue uscite
- Resta sul sentiero ovvero percorri solo sentieri accessibili
- Non modificare il sentiero e non lasciare tracce
- Rispetta gli altri fruitori del sentiero
- Guida con prudenza e mantieni il controllo del mezzo
- Dai la precedenza correttamente
- Sorpassa con rispetto
- Sostieni le associazioni che si occupano di mantenere i sentieri
In particolare, riguardo alla condivisione pacifica dei sentieri, IMBA invita i biker a dare la precedenza a tutti gli utenti (non motorizzati ovviamente), quindi escursionisti a piedi o a cavallo.
Nei sentieri a doppio senso i ciclisti che procedono in discesa dovrebbero dare precedenza a quelli che stanno salendo.
Guardate anche quali sono i consigli che le guide di Dolomiti Paganella Bike forniscono in questo video ai biker che si apprestano a pedalare sui trail del loro comprensorio (uno dei più famosi d'Europa):
Qualcuno può pensare che siano regole troppo stringenti, che limitano il divertimento, ma a rifletterci bene per rendere possibile la convivenza tra biker ed escursionisti a piedi non servono tanti divieti.
Serve solo una cosa: che chi frequenta la montagna la ami e la rispetti. E rispetti, quindi, tutti quelli che incontra sul suo sentiero.
E voi, cosa ne pensate?
Per approfondire l'argomento, potete dare uno sguardo qui sul sito del CAI e qui sul sito di IMBA Italia.
(Foto di apertura: Dolomiti Paganella Bike, Alex Luise)
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Sull'autore
Veronica Micozzi
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. E riconosco la sana follia che anima i seguaci della bici. Credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la Mtb, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…