Mirko De Angelis, non pago del risultato ottenuto alla Hero Sudtirol Dolomites (59° assoluto), ha deciso di affrontare una nuova sfida, sempre in montagna e sempre impegnativa: la Val di Fassa Bike.
L’obiettivo?
E’ duplice: provare in vista di un evento agonistico SuperOp (di cui vi abbiamo parlato qui) e verificare sul campo di gara i benefici che dà.
Da qualche settimana ha iniziato a utilizzarlo e di uscite impegnative (su strada e fuoristrada) , nel frattempo, ne ha affrontate diverse.
Cediamo la parola a lui…
SL
A breve inizierà la seconda parte di stagione con le ultime gare del 2017.
Dopo un breve periodo di riposo, si ritorna agli allenamenti.
Il mese di agosto è sempre un mese difficile in cui si deve fare attenzione a non buttare tutto quello che si è costruito durante la prima parte di stagione.
Dopo la Hero Sudtirol Dolomites il mio prossimo appuntamento sarà la Val di Fassa Bike, uno degli eventi storici della Mtb italiana che parte e arriva a Moena il 10 settembre prossimo.
Come già successo a Selva di Val Gardena per la Hero, anche stavolta cercherò di farmi trovare preparato, ma a differenza di giugno arriverò all’appuntamento senza un obiettivo preciso.
Lascerò testa e cuore sgombri da ansie e pressioni.
Tempo di gara e classifica finale, per una volta, saranno solo dei numeri da leggere a fine gara.
E poi, si sa, i risultati migliori arrivano sempre quando meno te lo aspetti.
Lo scopo principale sarà divertirsi e vivere tutte quelle emozioni che solo scenari, come le Dolomiti, sono in grado di trasmettere.
Di sicuro sarà una gara difficile, da interpretare molto attentamente, visto il gran dislivello in pochi km: 2000 metri di aumento di quota in soli 48 km con tre salite impegnative e lunghi single track.
Insomma, fatica e divertimento non mancheranno assolutamente.
Nella preparazione della gara mi sto facendo aiutare da un nuovo coach, il SuperOp (Supercompensation Optimizer), che facilita la gestione degli allenamenti.
Per chi non lo conoscesse SuperOp è un dispositivo, Made in Italy, che consiste in uno sfigmomanometro ultrasottile da polso, cioè un misuratore di pressione sanguigna e battiti cardiaci che, al mattino, sulla base di quello che si è fatto il giorno precedente, dà indicazioni sul tipo di attività da svolgere durante la giornata.
Mi sto abituando a leggere con attenzione il responso che ogni mattina mi dà l’app per capire bene quanto e come spingere sui pedali.
E anche imparare a fidarmi delle indicazioni che dà.
Vedere il bollino verde, cioè via libera per un allenamento massimale, fa un certo effetto…
Ma approfondirò il discorso nel prossimo articolo dove vi racconterò altre sensazioni riguardanti la mia esperienza con SuperOp.
Adesso torno agli allenamenti.
Il 10 settembre e Moena si avvicinano…
Qui le ultime informazioni sulla Val di Fassa Bike 2017 e qui le info sul SuperOp