Migliorare i propri record è un risultato che non capita tanto spesso, ma quando succede è un piacere mettersi ad analizzare il perché e il come.
Ed è quello che ho fatto ieri, quando, tornato da un’uscita con una trail bike biammortizzata 650b Plus (non a pedalata assistita), mi sono ritrovato due King of Mountain (Kom) di Strava su una delle discese che faccio di solito (se non conoscete Strava, cliccate qui).
Splendida sensazione!
La prima domanda è stata: di chi è il merito?
Parlando di bici, il grosso del merito è di chi sta in sella, poi viene la bici.
Anzi, a pensarci bene, non è tanto la bici utilizzata, quanto la tipologia di ruota, cioè il 650b Plus, montata su questa bici.
Riconosco che questo standard (l’ennesimo standard…) l’ho accolto con un po’ di freddezza (leggete qui), anzi, credo di non averlo capito del tutto all’inizio, ma ora, ora che l’ho usato sui miei sentieri e anche in gara (alla cieca), senza alcun timore di essere smentito dico che rappresenta un grande vantaggio nella guida offroad.
Anzi, arrivo a pensare che sia uno vantaggio quasi sleale per quanto confidenza, velocità e sicurezza di guida riescano ad aumentare.
Limare secondi su un segmento Strava non è facile.
Ok, sulla rilevazione dei tempi fatta con il Gps possono esserci dei dubbi, ma comunque, ciò che conta è la facilità con cui si riesce a guidare a velocità che con una qualunque altra bici risulterebbe davvero impegnativo.
Sono stato per settimane con il sedere sopra la Specialized Turbo Levo Fsr e quindi mi sono abituato tanto al motore elettrico, quanto alle gomme 650b Plus.
Poi, per capire l’effetto che questa tipologia di bici avesse avuto sulle mie gambe (avevo perso tono muscolare?), sono ritornato su una Evil The Following mettendo le ruote su uno dei sentieri abituali.
Risultato?
Differenza abissale: la bici è più nervosa, sicuramente più agile e leggera, ma molto meno stabile.
Sempre divertente, ma più impegnativa in generale.
E pensare che questa bici è una gran bici e che con essa alla prima uscita lo scorso anno avevo centrato un Kom sullo stesso sentiero di ieri.
A livello muscolare non avevo perso un bel niente a conferma del fatto che sulle e-bike comunque ci si può allenare per bene (a patto di saperle usare…).
Ma il test continua.
Ieri sono salito su una Specialized Stumpjumper Fsr Expert Carbon 6Fattie (foto in basso) e ho rifatto lo stesso percorso e gli stessi sentieri.
Quindi, ruote 650b Plus, ma senza motore.
Risultato?
In salita, rispetto a ruote da 29x2,35”, la ruota motrice diventa più rumorosa e sembra di disperdere watt a non finire, ma in realtà si paga qualcosa solo se si ha fretta di salire.
Io, ieri, me la sono presa abbastanza comoda, pensando, durante la lunga salita su asfalto, al piacere di guida sul single track.
E così è stato.
Prima della discesa, ho sgonfiato le gomme fino a 1,00 bar davanti e a 1,2 bar dietro, e sono partito.
Tastandole con il pollice sembrerebbero fin troppo sgonfie, ma è così che vi si svela tutto un altro mondo.
Le traiettorie diventano più facili e i limiti si spostano tanto, ma tanto più in là.
"Effetto WOW!” garantito.
Il 650b Plus ha cambiato il mio modo di guidare, al punto da sentirmi al sicuro anche in una gara di enduro e senza ricognizioni.
Mi considero per capacità di guida un biker appena sopra la media, non un fenomeno, ma uno capace di gestire tante situazioni con la sufficiente freddezza.
Spero questo possa aiutarvi a capire il mio livello.
Ebbene, le ruote 650b Plus hanno elevato le mie capacità, perché mi hanno svelato nuove traiettorie, quelle che una volta vedevo fare solo a quelli che sanno guidare davvero.
Su questo standard molti marchi stanno lavorando per migliorare gomme, cerchi e sospensioni, quindi a breve spero proprio di vedere belle novità.
Trail bike 650b Plus = nuove bici da enduro?
Domanda interessante.
Risposta: dipende dal percorso, ma l’equazione non è così fuori luogo come i puristi potrebbero pensare.
Alla prima del Superenduro a Massa Marittima una full da 130-135 mm di corsa con ruote 650b Plus mi è sembrata più che sufficiente.
Io credo che una chance al 650b Plus in chiave enduro vada concessa e il team Ibis ufficiale lo farà già quest'anno (leggete qui).
E il problema forature?
Durante un mese di test in condizioni davvero varie (dalla neve alle rocce appuntite) ho forato un gran numero di volte, soprattutto all’inizio (una volta per ogni uscita).
Poi ho tolto la camera d’aria, ho trasformato le gomme in gomme tubeless e il problema è sparito.
Per la cronaca non mi è ancora mai capitato di pizzicare o di distruggere la gomma e ho-abbiamo sempre usato gomme da 3,0” di larghezza, di marca Specialized e Schwalbe.
Morale della favola…
Date una chance a questo formato di ruota.
Di standard nuovi ne troverete di continuo (purtroppo), ma questo riesce a spiccare fra tutti, a patto di:
- togliere le camere d’aria (e mettere il lattice, of course);
- trovare la pressione giusta che generalmente è intorno a 1,0-1,2 bar (per capirlo bastano poche uscite e la voglia di sperimentare);
- lasciar scorrere di più la bici in discesa;
- frenare più tardi;
- in salita, anziché concentrarvi sulla larghezza della gomma, focalizzatevi sul piacere di guida in discesa.
Dopo di che potreste non tornare più indietro.
Qui tutti gli articoli pubblicati sull'argomento 650b Plus.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.