10 anni di MtbCult: proprio il 18 marzo, una decade fa, alle ore 14:00 veniva messo online MtbCult.it. Comparvero i primi video test e con essi il chiaro obiettivo di parlare di tecnica, meccanica, novità e uso della Mtb.
Oggi a distanza di dieci anni il nostro archivio annovera quasi 10000 articoli (9852 per la precisione) e in essi è racchiusa una porzione importante dell’evoluzione tecnica del nostro mezzo preferito.
Non è facile riassumere questa decade (e certamente qualcosa mi scorderò), ma la ricorrenza del decennale è l’occasione per farlo.
Torniamo indietro di 10 anni e cominciamo con un fatto: ancora si parlava di 26 pollici…
2013 - C’erano ancora 3 diametri
Tre i diametri ruota e bici molto diverse da oggi.
L’enduro è in forte crescita e stava acquisendo notorietà a livello globale.
Il 2013 è anche l’anno della prima stagione di Enduro World Series: si comincia in Italia, a Punta Ala.
La prima trasmissione monocorona, lo Sram XX1, inizia a diventare il nuovo standard per le Mtb, dall’Xc all’enduro e arrivano anche le opzioni più economiche rispetto al modello di punta.
2014 - E’ l’anno delle 650b
Le ruote da 27,5 pollici di diametro sono sempre più popolari.
Iniziano a vedersi sempre di più anche in ambito enduro (ricordate la Santa Cruz Nomad 650b?) e con esse anche i cerchi in fibra di carbonio diventano sempre più affidabili (Enve spinge molto forte).
Nell’estate di quell’anno Schwalbe presenta ai media di tutto il mondo il Procore, ossia l’antesignano dei sistemi anti-pizzicatura che ancora oggi troviamo sul mercato.
Questo è anche un anno “complicato” per la rivoluzione degli standard: dalla battuta posteriore di 135 mm si è passati a 142 e nel 2014 Trek presenta quella da 148 mm (chiamata Boost) a cui si abbina quella da 110 mm (in luogo di quella da 100) all’anteriore.
In un attimo i telai e le ruote diventano vecchi, scatenando non poca indignazione fra gli appassionati. Shimano presenta il primo gruppo a 11 velocità, l’XTR, e introduce anche la prima versione elettromeccanica DI2.
Fra le specifiche tecniche compaiono le 3 opzioni di corone: singola, doppia e tripla.
2015 - L’anno delle e-Mtb e del gravel
Mentre il monocorona dilaga su tutte le tipologie di Mtb, il 2015 è l’anno della consacrazione delle e-Mtb e delle bici gravel. Specialized in gran segreto fa provare a Leogang la prima Turbo Levo (foto in basso) che attira definitivamente l’attenzione di tutti gli appassionati sul concetto e-Bike.
Yamaha e soprattutto Bosch hanno un vantaggio di esperienza e conoscenze non trascurabile in questo settore e in Europa sono le drive unit più diffuse.
A febbraio Santa Cruz presenta la Stigmata, la prima gravel bike con telaio in fibra di carbonio e accende i riflettori a livello mondiale sul concetto gravel.
Nel frattempo i diametri di ruota per le Mtb si avviano a diventare due: 27,5 e 29 pollici.
Le e-Mtb introducono il formato Plus, ovvero una gomma da 27,5x3,0 pollici di larghezza con un volume d’aria molto generoso pensato per incrementare la confidenza di guida e imitare il fenomeno fatbike (ma riducendo le complicazioni di una vera ruota da fatbike).
Ma il loro successo durerà solo qualche stagione.
Il 23 dicembre 2015 Ohlins fa il suo debutto in ambito Mtb con la prima forcella ammortizzata (la RXF 34) dopo aver introdotto il primo ammortizzatore a molla (il TTX) nel 2013.
2016 - Arrivano le 12 velocità
Sram continua la sua progressione e dopo aver ampliato la gamma delle trasmissioni 1x11 è pronta per l’1x12: si chiama Eagle ed estende il range di sviluppo metrico dei pignoni, mandando definitivamente in pensione il deragliatore anteriore e la doppia corona.
Il 2016 è anche un anno di cambiamenti continui sul fronte degli standard della Mtb: la battuta Boost è diventata finalmente il nuovo riferimento e anche fra gli ammortizzatori si sente la necessità di uniformare i valori di corsa e interasse delle unità ammortizzanti posteriori.
RockShox alla Sea Otter Classic svela lo standard metrico, ad oggi ancora utilizzato, ufficializzando l’attacco trunnion per gli ammortizzatori quale opzione utilizzabile dai produttori di bici.
Shimano presenta la sua prima drive unit per e-Mtb: si chiama Steps e presenta una forte integrazione con le trasmissioni Xtr e Deore Xt DI2.
Il reggisella telescopico inizia ad uscire dai recenti dell’enduro e delle trail bike e si affaccia anche nell’Xc: il KS Zeta insieme allo Specialized Command Post Xcp sono fra i primi ad avere un’escursione ridotta (30-50 mm) e un peso intorno ai 400 gr.
Garmin presenta la serie Edge 820 ed Edge 820 Explore, i primi con schermo touchscreen, un vero supporto nella navigazione e l’interazione con la rete.
Nel settembre del 2016 nasce eBikeCult.it, la rivista dedicata alle e-Mtb.
I misuratori di potenza per Mtb diventano sempre più popolari e introducono nuove metodiche di allenamento: Srm guida tutti, ma Quark e Rotor non stanno guardare.
2017 - La vendita online delle bici
I marchi Rose e Canyon sono fra i pochissimi a vendere le bici online. Nel 2016 si aggiunge anche YT Industries e acquista subito una certa popolarità.
I marchi più grossi non restano a guardare e Focus Italia Group dà la possibilità agli utenti di acquistare le proprie bici su internet, con una formula che coinvolge e collega la rete vendita (senza escluderla).
Continua l’espansione delle ruote da 29” (salgono a bordo delle bici da Dh in Coppa del mondo), dei gruppi Sram 1x12 (presentato il GX Eagle) e delle ruote con cerchi in fibra di carbonio (le Reserve di Santa Cruz stravolgono i riferimenti dell’epoca).
Trek presenta il sistema RE:aktiv Thru Shaft e alza l’asticella per le prestazioni dell’ammortizzatore separando i circuiti idraulici di alte e basse velocità di compressione e rebound.
I loro ammortizzatori hanno un interasse molto generoso e prestazioni di alto livello, sebbene afflitti da rendimento incostante.
Le e-Mtb diventano sempre più popolari e rappresentano una fetta sempre più consistente delle vendite totali di Mtb, specialmente in Europa.
In America permane una forte ritrosia (dovuta anche alle restrizioni di accesso sui sentieri) verso le e-Mtb.
Rocky Mountain stupisce tutti presentando la linea Powerplay, ossia e-Mtb del marchio canadese, costituita da motore, software e comandi interamente sviluppati in casa.
2018 - La Mtb “contagia” le bici da strada
Dopo Sram anche Shimano adotta le 12 velocità e lo fa studiando un pacco pignoni che parte, al pari di Sram, dal pignone da 10 denti e arriva fino a 51 denti, ampliando la gamma di sviluppi metrici permessa dal pacco pignoni.
Continua l’evoluzione degli inserti anti-pizzicatura che diventano specifici per il tipo di specialità e per le misure di cerchio e gomma.
Aumenta la capacità delle batterie delle e-Mtb e nel 2018 si inizia ad abbandonare la misura di 500 Wh e si sale verso i 700 Wh.
Cambiano anche gli standard delle ruote: la misura Plus con sezione da 3,0” è ormai abbandonata, mentre resiste quella da 2,8-2,6”.
Il diametro 29” anche in campo e-Mtb prende sempre più piede: la Specialized Turbo Levo Gen 2 lo conferma.
Fox presenta il sistema Live Valve, ossia la gestione elettromeccanica delle sospensioni della Mtb.
In quel momento è il sistema più raffinato, sebbene imponga di alloggiare la batteria dei servomotori all’esterno del telaio e di cablare tutti gli elementi del sistema Live Valve.
Il 2018 è anche l’anno in cui sulle bici da strada si vedono sempre di più i freni a disco, i telai con il perno passante e le gomme tubeless.
I tempi sono maturi per aggiungere un’altra rivista al nostro gruppo editoriale e il 1 giugno 2018 parte BiciDaStrada.it: nel giro di pochi anni diventa il riferimento in Italia per la tecnica e le novità del mondo road.
2019 - Il cross country sale di livello
Il 2019 è l’anno del sistema AXS di Sram, ovvero dei gruppi elettromeccanici senza fili per Mtb (e bici da strada).
Introducono il concetto di pulizia delle linee della bici e spingono di fatto la bike industry ad implementare il passaggio interno dei cavi sul telaio.
Nel frattempo il livello tecnico del cross country sale in modo netto e si conferma sempre più come una disciplina non più focalizzata solo sulle prestazioni sui pedali, ma anche e soprattutto sulla capacità (e sulla spettacolarità) di guida.
Nino Schurter è uno degli autori più eclatanti di questa evoluzione.
Il travel delle forcelle da Xc sale e si spinge oltre la soglia dei 100 mm.
L’enduro inizia a perdere seguito e le stesse Mtb da enduro riducono sempre più la loro popolarità a causa della crescente attenzione verso le e-Mtb da enduro: è un vero e proprio boom.
Stenta a decollare, invece, l’enduro agonistico a pedalata assistita.
I metodi di allenamento diventano, anche a livello amatoriale, sempre più raffinati grazie al crescente utilizzo dei misuratori di potenza (Srm introduce quello integrato nel pedale) e al supporto sempre più diffuso di preparatori qualificati.
2020 - Il mondo si ferma, la bici no. Anzi...
Il 2020 è l’anno della pandemia, ma è anche l’anno in cui la bici a livello mondiale conosce un’impennata di popolarità clamorosa.
La richiesta di bici, nuove ed usate, è alle stelle e la produzione è ancora fortemente limitata dalle restrizioni Covid-19.
L’evoluzione della bici rallenta e si limita ad affinare e perfezionare gli standard fino ad allora usati.
Il 2020 è anche l’anno delle e-Mtb leggere: a febbraio la Specialized Turbo Levo SL e a ottobre la Orbea Rise.
E’ la bici spagnola, però, ad acquisire una popolarità enorme e di fatto dà inizio all’epoca delle e-Mtb con assistenza elettrica e peso ridotti.
2021 - Geometrie più omologate. Finalmente
Il cross country prende spunto dall’enduro in quanto a geometrie e le Mtb ed e-Mtb da trail riding (120-150 mm di escursione) acquisiscono una popolarità che in Italia non avevano mai avuto.
Si assiste a una sorta di omologazione delle geometrie che permette, finalmente, di avere un numero mai così ampio di Mtb facili da guidare sin da subito.
La confidenza di guida è un fattore cruciale tenuto sempre più in considerazione da chi costruisce Mtb ed e-Mtb.
L’anno post-pandemia è anche l’anno del calo di partecipazione alle gare amatoriali e l’anno del boom di piattaforme come Komoot che permette di esplorare e inventare nuovi percorsi.
La Mtb vive una stagione molto intensa e vede l’ingresso di un gran numero di nuovi praticanti.
Scott presenta la nuova Spark e ridefinisce gli standard dell’Xc.
Garmin, dopo Srm, introduce il misuratore di potenza Rally integrato nel pedale, RockShox stupisce tutti con le sospensioni a gestione elettronica Flight Attendant e Yeti fa il suo attesissimo ingresso nel mondo e-Mtb presentando la 160E.
2022 - Le e-Mtb guidano l’evoluzione
Il 2022 è l’anno in cui scoppia la bolla: il boom della bici si affievolisce e i marchi di bici iniziano più seriamente a interrogarsi sull’opportunità di rimodellare il proprio modello di business e di vendita.
L’evoluzione tecnica continua e la si vede soprattutto nelle e-Mtb, settore nel quale entra un nuovo e valido player: TQ.
Il marchio tedesco fa il suo debutto con la Trek Fuel Ex-E che diventa subito la e-Mtb leggera più evoluta e raffinata (sebbene non leggerissima).
Debutta Rockrider (cioè Decathlon) con una gamma di Mtb di livello superiore a un prezzo molto competitivo.
In campo e-Mtb Bosch sbaraglia tutti con lo Smart System e le prestazioni della modalità Tour+.
In campo Xc l’escursione delle sospensioni sale ancora e raggiunge i 120 mm: le gare sono sempre più avvincenti da seguire e le Mtb da Xc si avvicinano sempre più a quelle da trail, i cui telai confermano l’adozione di geometrie sempre più simili fra loro (finalmente).
Con la pandemia alle spalle e nuove guerre all’orizzonte la bike industry si interroga sulla sostenibilità effettiva del proprio ciclo produttivo e si aprono nuove sfide.
E domani?
Ci aspettano ancora tantissime cose.
Novità.
Domande.
Esperienze.
Curiosità.
Questa bici è fantastica e sono certo che continuerà a farci sorridere e a darci soddisfazione.
Anzi, se proprio lo volete sapere proprio fra qualche giorno si scriverà un’altra pagina importante per la storia del nostro sport.
Guardate qui sotto e, come sempre, restate connessi con noi:
Da parte mia e di tutto lo staff un grande grazie a tutti i lettori e a tutta la bike industry per l'entusiasmo con cui ci seguono ogni giorno.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.