LOURDES - Ci siamo quasi: la stagione 2015 della Coppa del mondo sta per partire.
Proprio ieri abbiamo fatto una ricognizione a piedi sul percorso per scoprirlo nei dettagli.
Anche Claudio Caluori ne ha fatta una, come suo solito, insieme a Loic Bruni. Intanto ve la mostriamo, poi seguiteci a piedi.
E adesso si torna su per scoprire tutti i dettagli del tracciato insieme alle foto di Christophe Bortels di VojoMagazine.
SL
Si parte. I piloti non avranno molto tempo di godersi il paesaggio dal cancelletto di partenza.
La partenza vista da un'altra angolazione.
Un piccolo tunnel che passa sotto la funicolare che serve a portare in cima i rider.
Usciti dal tunnel, ecco la prima curva del percorso.
E qui iniziano le cose difficili. Pietre e tante traiettorie possibili.
Questa immagina descrive bene la pista di Lourdes: la funicolare e le rocce.
Questo fiore ha i minuti contati...
Le prime pietre
Un piccolo kick naturale sulle rocce più alte.
La parte finale del primo tratto di pietre.
Un po' di velocità per i rider su un tratto battuto e largo.
Ma ecco che tornano di nuovo le pietre...
Le tavole sul ponte verranno appena sfiorate.
Qui inizia la sezione chiamata "le Toboggan"
Battezzata "il muro", ecco una delle sezioni più impressionanti della pista.
E dopo "il muro" ecco una bella sponda. Alla quale si dovrà dare molta fiducia...
E ancora pietre
Nel sottobosco torna una sezione veloce, battuta e larga. Ma breve.
Ritornano le rocce.
Tante le linee possibili in questo passaggio.
Un passaggio in stile bike park con un piccolo gap.
Poi un secondo, seguito da una curva in appoggio.
Vi abbiamo già detto di qualche passaggio su rocce? 🙂
Roadgap numero 1
L'atterraggio del primo roadgap.
Roadgap numero 2
Atterraggio del roadgap #2 su terreno molle e ripido. Sarà uno spettacolo.
Brendan Fairclough se la ride. Il percorso gli piace: «Ripido, naturale e a tratti da pedalare».
The kick...
...e l'atterraggio su radici
Non manca la contropendenza
Difficile davvero rendere un'idea della pendenza in questa immagine.
L'uscita del sottobosco. Ma la pista non è ancora finita.
Il kick di questo salto si trova dove vedete il tizio con la maglietta bianca. E l'atterraggio è a destra in basso nell'immagine.
La ricognizione a piedi è essenziale, specialmente su una pista come questa che offre così tante possibilità di traiettorie.
Ancora una sezione in stile bike park.
Pendenza...
E ancora pendenza...
Sempre pendenza
Uno stepdown di taglia più che adeguata
E ancora un po' di rocce. Era da un po' che non si rivedevano...
Si intravede la linea d'arrivo.
L'ultima vera curva.
Attenti all'ultimo salto. Qui ci si arriva a manetta.
Atterraggio sulla ghiaia? O forse sull'erba? I piedi di Josh Bryceland tremano già...
E infine la linea del traguardo.
E fra qualche ora inizia lo spettacolo. Domenica sarà un grande spettacolo.