COMUNICATO STAMPA

La sfortuna ha preso d’assalto gli azzurri proprio nel Team Relay ai mondiali di Hafjell, specialità in cui l’Italia ha sempre corso da protagonista. Il Dt Pallhuber schiera nell’organico Luca Braidot, l’élite che ha preso il posto di Marco Aurelio Fontana. Luca è il primo frazionista azzurro e parte a tutta: "Stava andando fortissimo - spiega Pallhuber - era un piacere vederlo correre. Lui in testa e gli avversari ad inseguire".

Poi la sfortuna prende il sopravvento: l’azzurro è costretto a fermarsi a causa di una foratura. Risale in sella, tenta di pedalare nonostante la foratura e compie ben 2,5 km a piedi trainando la sua bike. Nulla da fare, l’azzurro perde ben 2 minuti al primo dei 4 giri in programma.

E’ la volta poi dello junior Pellizzon che fora anche lui perdendo altro tempo prezioso, anche se al traguardo giunge 18° recuperando qualche posizione.
La terza frazionista azzurra è Eva Lechner, ma la musica sembra essere la stessa: anche per lei una foratura e le lancette dell’orologio che continuano a scandire il tempo che passa. L’ultimo a partire è l’U.23 Andrea Righettini che chiude 17°.

Eva Lechner.

“Perdere tempo prezioso fin dal primo giro significa uscire dalla gara. Un grandissimo peccato per tutti gli azzurri, motivati e in condizione. Guardiamo avanti, perché con la giovane di talento Chiara Teocchi potremmo trovare il riscatto" dice Pallhuber.

L’Italia chiude 17ª nella staffetta a 4’30" dalla Francia che conquista il titolo iridato in 52’02” davanti alla Svizzera, argento a 45”, e alla Repubblica Ceca, bronzo a 55”.

Buone notizie per l’azzurrino del Trial Alessio Povolo, che dalle semifinali Junior 20" approda alla finale a 8 con un splendido sesto posto. Qualche errore di troppo per l’altro azzurro Andrea Pilo, solo 19°. Niente finale nemmeno per i due élite Francesco Policante e Alessandro Bertola, che hanno chiuso rispettivamente 23° e 24°.

Oggi le gare juniores: alle ore 13 le donne con Chiara Teocchi e Serena Tasca. Alle 15 tocca a Moreno Pellizzon e Alessandro Naspi.

Per informazioni www.federciclismo.it e www.mtbworldchamps.com