Piccola premessa: fra poco vedrete delle bici che non sono Mtb e che in apparenza sono ben lontane dall’esserlo.
Ma per provare a capire cos’è il Superenduro B-Road, mettete da parte ogni pregiudizio.
Tutto sarà più facile e divertente.
SL
LA MORRA - Superenduro B-Road, ci siamo dentro.
In questo piccolo borgo nelle Langhe sta per esordire una nuova specialità che non ha ancora un nome, non ha ancora un volto e non ha nemmeno una bici che la rappresenti.
Oppure sì, quelle che vedremo domani, il giorno della gara, senza un’etichetta comune e senza una specifica tecnica che le accomuni.
Non è ciclocross, non è strada e se proprio volete saperlo non è nemmeno gravel.
Insomma, che roba è?
Ecco, siamo qui proprio per capirlo.
Anzi, per deciderlo.
Come ci si veste?
Come ci si allena?
Che cos’è insomma questo Superenduro B-Road?
Il bello è che dei circa 100 iscritti nessuno lo sa. Almeno per ora.
La sola e unica cosa che è certa è che si tratta di divertimento.
Lo ha detto anche Thomas Frischknecht, che è qui a La Morra con la sua Scott Addict Cx.
«Sono qui per fun».
Sì, come no…
E intanto ha chiesto a Enrico Guala dettagli sul tracciato.
Di sorprese questa gara, domani, ne riserverà molte.
«La prima edizione deve essere epica» ha detto Guala e il percorso, visti i 2200 metri di dislivello, lo sarà senz’altro.
Franco Monchiero è gasato.
Gioca in casa e anche se intorno non si vede ginocchiere e ammortizzatori è a suo agio.
E grazie, con l’ennesimo bicchiere di spumantino in mano chi non lo sarebbe.
Intanto il duo Monchiero-Guala si sono presi i complimenti di Frischknecht.
«Mi chiedo come non sia stato io ad organizzare questa gara…» ha ammesso la leggenda vivente della Mtb svizzera.
E magari perché non pensare a Massa Vecchia come una delle prossime location?
Frischi sorride…
Ma insomma, come ci si veste?
Zaino idrico?
Baggy short?
Lycra?
Quali scarpe?
Belle domande, nessuno sa cosa rispondere, fa spallucce e si veste come più gli aggrada.
In fondo il bello è anche questo.
Davide Bonandrini di Dsb al B-Road ci crede.
E si è fatto allestire una Santa Cruz Stigmata per l’occasione.
Freni a disco Sram da strada, gruppo Sram Red con cassetta fino al 32 e cerchi Enve da strada.
Ci sono tanti aspetti tecnici da capire e da decidere.
Si vocifera che la Speciale 2 sia la più infame di tutte.
E che la risalita verso la Speciale 3 sia micidiale. L’hanno chiamata Marco Pantani mica a caso.
Adesso gli atleti si stanno preparando alla gara di domani.
Dieta rigorosa (si fa per dire) e a letto presto (si fa per dire).
Fra poche ore parte l’edizione #1 di una specialità che anche in Federazione stanno iniziando a recepire.
Insomma, sarà bello poter dire "Io c'ero".
Ma intanto ecco le immagini riprese oggi dalla piazza di La Morra.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.