LA MORRA - In uno dei tanti vicoli di oggi.
Si affaccia una signora dalla porta. Ha sentito un po’ di movimento in strada e chiede curiosa:
«Ma che gara è?»
Eh, bella domanda…
«Ho visto bici da strada e bici da fuoristrada…» continua.
La signora sembra più preparata del previsto.
Provo a risponderle così:
«Si chiama enduro, si parte uno alla volta, ci sono dei tratti cronometrati…»
«Come nei rally!» fa lei.
Esatto, proprio come nei rally, nei quali si corre su asfalto e, se capita, anche un po’ fuoristrada.
Brava signora, ha fatto centro.
Il concetto di enduro è ancora lì, solo che è cambiata la bici.
Lo spirito è sempre lo stesso, perché l’ideatore è lo stesso: Franco Monchiero.
E qui a La Morra, insieme a Enrico Guala e alla complicità di molte amministrazioni locali, ha indovinato un concetto di gara che in Italia (e soprattutto in Italia) può attecchire alla grande e fare da traino anche per altre nazioni in Europa.
Fred Glo, l’inventore della formula enduro nel mondo, era in gara.
Ha corso e ha faticato per 110 Km e 2200 metri di dislivello come tutti.
«In Italia avete il posto e la testa giusta per fare questo. Posti magnifici, cibo, vino, strade».
Bingo?
Forse sì.
Stamattina, prima ancora di partire, già si parlava del quando e del dove per la B-Road #2.
Un successo annunciato e anche se il numero dei concorrenti a malapena ha raggiunto il centinaio, la prima edizione è stato un successo, perché il collaudo della formula ha funzionato.
Al via a La Morra c’erano addetti ai lavori, negozianti e ovviamente tanti appassionati, più o meno legati al mondo dell’enduro.
La cosa migliore da fare adesso, però, è lasciar parlare le immagini. Che vi diranno anche chi ha vinto.
Marco Rodolico, lo riconoscete? E' una vecchia conoscenza del Superenduro Mtb. Ed eccolo qui con la sua Specialized.
Franco Monchiero è molto impegnato, sin dal primo mattino, affinché tutto vada per il meglio.
Ed Enrico Guala si occupa del pubblico.
Inizia la coda per il ritiro dei numeri.
Fred Glo, controlla la starting list.
Non importa se non è elettronico, non importa nemmeno se è leggerissimo. E' il Campagnolo Rally e ancora funziona.
Pollice su per Andrea Leo. A fine gara però...
Davide Sottocornola farà da apripista. E' tesserato elite e qui non può ancora partecipare.
Manubrio da gravel, più stabilità con la presa bassa del manubrio
Ecco la Santa Cruz Stigmata di Davide Sottocornola. Appena presa.
Alex Lupato (nella foto) insieme a Sottocornola e Milivinti farà da apripista.
E mostra i suoi tatuaggi.
Andrea Bugnone ne ha qualcuno di più, però
Ecco la Supernova di Lupato
Con corone ovali O-Symetric
Thomas Frischknecht, c'è anche lui al via, ovviamente. Sta mettendo il numero sulla sua Scott.
E ogni 30 secondi riceve una richiesta del tipo "facciamo una foto insieme". Ma lui sorride sempre.
Davide Bonandrini di Dsb. La presenza di addetti ai lavori (che sono anche dei grandi appassionati) è forte.
Chiara Pastore, l'unica delle enduriste al via.
Frischknecht family al completo prima di partire. Manca solo Andry, il figlio di Thomas.
Apripista pronti per la partenza.
Frischi si lancia: partiti!
Frischi, da produttore e intenditore di vino, chiede informazioni sulle bottiglie presenti ai ristori.
Lo stile è tutto.
Il sindaco di Bossolasco, località della partenza della prima Ps, parla dell'Hotel Bellavista (alle sue spalle) e del suo incontro con Beppe Fenoglio, nato e cresciuto proprio nelle Langhe.
Scot Nicol di Ibis, c'è anche lui. Ha portato la sua Hakkalugi ed è felicissimo di questa formula. Molto americana, ma, soprattutto, molto italiana. In America, caro Scot, non si mangia né si beve così bene...
Tante tipologie di bici in gara
Se erano bici da strada, oggi quasi tutte avevano i freni a disco.
Per non perdere il carico per strada ecco una soluzione molto pratica.
In bocca al lupo... crepi!
Bossolasco: i Frischknecht c'erano.
Guala richiama gli atleti alla partenza della prima prova Speciale.
Ed eccoci in gara. La Ps 1 prevedeva un primo tratto su sterrato in discesa, poi una salita su asfalto.
Bugnone, da vero biker, si è lanciato...
Andrea "Faggiano" Pirazzoli sta per iniziare la sua epopea di cadute (su asfalto) e forature (su asfalto).
La Stigmata in discesa sa il fatto suo.
Fine Ps2. E subito verso lo start della Ps3.
Pirazzoli, ma cosa combini? La bici è scivolata in curva ed è finita sul gardrail. Ed ecco cosa è successo.
Stefano Corino, ecco il vincitore della prima Superenduro B-Road. Ha corso con una Gt Grade con gomme superslick.
Gomme da strada oppure...
...gomme da gravel?
Sullo sterrato le gomme più larghe sono un vantaggio, ma oggi, con la netta preponderanza di asfalto, una bici da strada era avvantaggiata.
Andrea Leo in partenza alla Ps3.
Assaggio di nocciole. E che nocciole...
Ancora foto per Frischi...
Non si stanca mai.
Pirazzoli dopo la Ps2.
A qualcuno va anche peggio.
Stili a confronto.
Controllo orario
Guala fa di nuovo l'appello.
Frischknecht sulla lunga salita della Ps3. E' stata micidiale.
I tornanti della Ps3. Qualcuno se li sognerà anche stanotte...
Finita la salita della Ps3 c'è una lunga discesa. Qui siamo su un tratto su erba. Guardate le diverse posizioni in sella.
Bonandrini stile da pro'
Campagna
Ristoro Ps3. E sulla bici ci sono ancora tutti i pezzi...
Questa Ps si è fatta sentire...
Monchiero-Guala: tutto sta andando per il meglio
Ps4. Bici schierate prima della partenza. Fa caldo. Si cerca l'ombra. Sta per partire la Ps con più sterrato di tutte.
Corino, che stile. Questo scatto gli deve essere valsa la vittoria, visto che il distacco su Bugnone è di soli due centesimi di secondo...
Ed ecco Bugnone
Pirazzoli ha una certa confidenza con le gomme strette, visto che è spesso impegnato nelle gare in circuito con le fixed.
E c'è chi non vuole mollare la Mtb...
Fra i vigneti. Un vero spettacolo, anche con un caldo inaspettato.
Scot Nicol tiene duro. Passo regolare e tanta voglia di portare a conclusione questa gara.
Si commenta da sola.
Fred Glo cerca un aggancio alla moto. Non si può!
Arrivati. Ultima curva prima del traguardo.
Ed ecco Stefano Corino, un local di un certo talento nella guida e anche molto preparato fisicamente.
Olè!
Corona da 34 per Frischknecht. Avrebbe preferito qualche dente in più perché in pianura il 34x10 è troppo corto. Capito che motore...
Le gomme slick della Gt Grade di Corino. Scelta vincente.
Stefano Corino. Lo rivedremo anche alla B-Road #2?
Giangi's Bike: definirlo un team è riduttivo. Grandissimi!
Di seguito la classifica generale (cliccate per ingrandire):
Ci sarà una Superenduro B-Road #2? Ci potete scommettere.
Resta solo da capire dove e quando.
Ma ci sarà.
E quando sarà definita la nuova data, sbrigatevi a prendere un posto nella griglia di partenza...
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia.
E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina.
Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.
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