COMUNICATO UFFICIALE
Noga Korem e Nicola Casadei vincono tra le Dolomiti della Val di Fassa.
Il Superenduro 2018 fa il tutto esaurito alla Drop Down di Canazei, con quasi 500 concorrenti al via e 16 nazioni in gara.
Il terreno di Gara
«La cosa più entusiasmante di correre nell'enduro in Mtb è la bellezza delle località in cui si gira». ha detto Tracy Moseley al termine del sopralluogo pre-gara nella nuova veste di EWS European coordinator.
Mai come qui in Val Di Fassa queste parole trovano il giusto riscontro e si sposano perfettamente con la maestosità della natura e dei paesaggi dolomitici che tutti i concorrenti hanno potuto ammirare durante la gara.
Il giro di boa del circuito Superenduro 2018, giunto alla sua decima edizione, si corre su una gara alpina, quella in cui la variabilità dei percorsi e del terreno è tale per cui è impossibile scommettere sul risultato: 20km divisi tra 5 prove speciali per un totale di 30 minuti di gara cronometrata in cui la differenza la fa la guida, l’interpretazione e lo stato mentale e fisico del pilota.
Due percorsi inediti e freschi di tracciatura (PS1 Ciasates e PS3 Gluhwein) con un fondo in continua evoluzione e le linee più veloci non ancora pienamente definite, altri due (PS2 Tutti i Frutti e PS4 Voltron) lunghissimi (entrambi intorno ai 10 min), in molti punti selvaggi, con sezioni aperte ed esposte al vento ed altre chiuse, nel bosco tra contropendenze e radici e l’ultimo sprint (PS5 City Show) cittadino con l’adrenalina alle stelle e l’arrivo tra le ali di folla rendono questa competizione decisamente impegnativa e richiedono la massima concentrazione.
Il team di Fassa Bike, capitanato da William Basilico, ha fatto un lavoro davvero impeccabile nel disegnare una gara di livello, all’altezza dell’esordio dell’EWS European Series e della decima stagione di Superenduro.
La competizione
Con la terza e penultima gara del Supernduro 2018 e una manciata di punti di distacco nelle posizioni alte del campionato, i piloti in lizza per il podio dovevano aprire il gas e confermare la propria forma fisica, soprattutto a fronte dei quasi 500 concorrenti al via e del carattere internazionale della manifestazioni con ben 16 nazioni rappresentate.
Tra gli agonisti uomini la gara è tutta italiana con nessun outsider straniero ad impensierire i nostri top rider.
Nicola Casadei (CMC Cycling Experience) mantiene il trend positivo di Calestano e con la vittoria di 3 speciali su 5 domina la gara e si prende la prima posizione di giornata e in campionato, dove guadagna un bel margine di 220 punti su Alex Lupato (Team Cingolani), appena fresco di titolo di Campione Italiano, quarto a Canazei.
Secondo a 26” si classifica Matteo Berta (Team Dsb Comes Fristads Airoh Ion), che interpreta meglio le ultime due prove speciali e si porta terzo in campionato a 160 punti da Lupato.
Terzo conclude Matteo Raimondi (Gb Rifar Mondraker Asd), finalmente tornato in forma dopo le noie fisiche di quest’inverno e guadagna la quarta posizione in campionato, solo 60 punti dietro Berta.
Se negli uomini per trovare il primo rider estero bisogna scendere alla 12ª posizione, nelle donne agoniste la lotta è stata pienamente internazionale e il gradino più alto del podio va alla rider Israeliana del team GT Factory, Noga Korem, che domina letteralmente la gara con la vittoria di 4 speciali su 5 e un distacco di quasi 40” dalla sua inseguitrice, la neozelandese del Team Giant Factory Off-Road, Raewyn Morrison.
Terza chiude Anita Gehrig (Norco Twins Racing) appena tornata alle gare dopo l’infortunio in Chile, dopo una battaglia agguerrita con la nostra campionessa italiana Jessica Bormolini (Gb Rifar Mondraker Asd), che con questa quarta posizione guadagna qualche punto sulla leader di circuito Laura Rossin (Soul Cycles Racing Team) quinta a Canazei, e si porta in terza posizione nella classifica generale del Superenduro 2018.
Nei giovani ancora una volta lo scontro, con una speciale vinta a testa, è stato tra i due ragazzi del Team Ancillotti: Andrea Garella, che dopo la vittoria di Calestano, fa il bis qui in Val di Fassa e Francesco Mazzoni.
Sul terzo gradino del podio sale Mattia Guglielmi, Ponente Gravity Team.
Tra gli amatori negli uomini il più veloce per 93 centesimi è stato Davide Dalpian (Cmc Cycling Experience), davanti a Fabio Di Renzo (Ancillotti Factory Team) e Alessio Vercelli (Team Locca).
Nelle donne prima è Bruna Benedusi (Raptors Bike Asd), seconda Irene Savelli (Team Dsb Comes Fristads Airoh Ion) e terza Nicki Moore.
Tra i team continua il dominio del Team Ancillotti, che per la terza volta consecutiva sale sul gradino più alto del podio delle squadre, dimostrando valida la strategia di puntare sui giovani.
La gara e-Bike è stata vinta da Alessandro Bonarotti (Bikegarage Speedwheel-Sv Focus Mgo) che mantiene la prima posizione in campionato, seguito da Marco Dorigatti (5.1 Bike Team) e Andrea Belluomini (M6G Bikestore Racing Team).
Per scaricare le classifiche complete cliccate qui.
Le dichiarazioni
Nicola Casadei, team CMC Cycling Experience: «Qui in Val di Fassa è stata veramente una bella gara, molto fisica perché nelle speciali c’era molto da pedalare. Tra altitudine e pedalato è stato un bel mix di cose che hanno reso la competizione davvero impegnativa. Sono arrivato in fondo abbastanza stremato».
Noga Korem, GT Factory Team: «E’ stato un week-end davvero fantastico. Ero venuta qui principalmente per divertirmi, ma anche per rientrare in modalità gara in vista della EWS in Slovenia del prossimo fine settimana, considerando che ero ferma da un mese e mezzo. Appena arrivata ho visto questi incredibili panorami e mi sono innamorata del posto. La gara è andata bene, mi sentivo in forma, a mio agio sulla bici. Non avevo altri obbiettivi se non quelli di divertirmi e trovare il ritmo giusto sulla bici, sono contenta che sono anche riuscita a vincere la gara».
Chris Ball, Enduro World Series managing director: «Questo weekend è stato la prima gara in assoluto della serie europea EWS e non poteva esserci un inizio migliore su questi trail e con questa organizzazione. Canazei e la Val di Fassa hanno messo in piedi una manifestazione dagli standard di un mondiale, mostrando già da ora che il prossimo anno sarà incredibile con l’arrivo di EWS insieme ai nostri affiatati partner di Superenduro. Abbiamo parlato con i trail builder locali e hanno già delle ottime idee su come aggiungere qualche piccola chicca a questo incredibile posto per mettere in piedi per luglio 2019 una gara che si preannuncia spettacolare».
William Basilico, responsabile del Comitato Organizzatore Fassa Bike: «Preparare una gara di questo livello è un processo che dura un anno intero e gran parte del lavoro sulle prove speciali viene svolto in un arco di tempo molto stretto in quanto si è costretti ad attendere lo scioglimento della neve. Ottenere dai concorrenti feedback così positivi come quelli che tutto il comitato organizzatore Fassa Bike ha ricevuto in questi giorni ci riempie di gioia e di soddisfazione e ci indica che siamo sulla strada giusta per raggiungere un livello mondiale».
La curiosità
La terza prova del Superenduro 2018, che sulla carta si presentava “leggera” con uso di impianti e relativamente pochi chilometri, aveva lasciato pensare che la Fassa bike Drop Down non richiedesse un grosso impegno fisico ai rider. Invece il design, la lunghezza e la natura delle speciali ha dimostrato il contrario.
Soprattutto i tratti di speciale “freschi” hanno consumato grandi energie a tutti i rider, confermando ancora una volta, che l’enduro è una disciplina alquanto complessa da giudicare e comprendere guardando i dati e per questo di grande fascino e difficile interpretazione agonistica.
Per informazioni superenduromtb.com
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Redazione MtbCult
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