COMUNICATO UFFICIALE
La Südtirol Dolomiti Superbike 2019, in programma il prossimo sabato 13 luglio a Villabassa (Bz), presenterà al via una marea di fuoriclasse delle ruote artigliate, e tra di essi ci saranno anche il campione italiano nonché vincitore della passata edizione Samuele Porro e il colombiano Leonardo Paez, vincitore dell’edizione 2016 e dell’edizione 2006, quando la Südtirol Dolomiti Superbike era anche UCI World Cup Marathon.
Per Porro si tratta del secondo successo consecutivo al Campionato Italiano (quarto complessivo) e dunque sarà la seconda edizione consecutiva in maglia tricolore per il comasco alla Dolomiti Superbike.
Porro è inoltre fresco argento al Campionato Europeo UEC Marathon tenutosi lo scorso weekend in Norvegia, dietro a un altro concorrente in lizza per il titolo della prossima Dolomiti Superbike, il portoghese Tiago Ferreira, accompagnato anche dalla nuova campionessa europea tra le donne, Mara Fumagalli.
«Sono soddisfatto anche perché è un periodo molto importante - afferma Porro - e dopo l’Europeo ci sarà la Dolomiti».
- Com’è iniziata la tua carriera?
- Per caso, dopo un intervento alla cartilagine del ginocchio sinistro che non mi ha permesso di continuare a fare atletica, facendo fisioterapia ho dovuto iniziare con la MTB per rinforzarmi.
- Quali sono le peculiarità della gara? Come mai secondo te è così frequentata e amata dai bikers di tutto il mondo?
- Sicuramente per l’organizzazione impeccabile e i luoghi meravigliosi, credo che, per quanto dura, possa essere divertente per chiunque, non ha tratti troppo tecnici o salite troppo difficili, è proprio un percorso bello da fare.
- Quali sono le difficoltà principali del percorso?
- I punti dove si deciderà la gara sono sul tratto di ciclabile che lascia spazio a tatticismi, chi vorrà provare a scappare dovrà stare bene e fare una gran gara.
- Un pronostico? Pensi di vincere anche quest’anno? Mensi e Ragnoli li ritroverai anche alla Dolomiti Superbike assieme a Paez.
- Non so, vedremo, la scorsa edizione arrivammo in cinque in una manciata di secondi, penso a qualcosa di simile quest’anno, il livello dei top rider si è livellato e siamo in molti a giocarci il titolo, si vince sempre con meno margine.
- Ottimo il livello dei bikers italiani...
-Siamo migliorati parecchio, ora siamo consapevoli delle nostre potenzialità, noi italiani siamo tutti dell’88, abbiamo svolto un corretto processo di maturazione e il nostro rapporto è sano e genuino, condividiamo anche consigli sugli allenamenti.
- Come ti alleni?
- In pre stagione si stacca, in inverno a casa in palestra, a gennaio in Spagna per i primi carichi importanti rifinendo la preparazione con alcune gare.
E per uno dei principali avversari del biker comasco, il colombiano Leonardo Paez, cos’è la Südtirol Dolomiti Superbike?
«Una gara molto veloce, con anche pianura, bisognerà aspettare l’ultima salita e vedere come stanno gli altri. L’ho vinta già due volte e ora vediamo come va».
- Punti al tris personale?
- Speriamo di sì, ce la metterò tutta.
- E quest’anno in squadra hai anche un amico...
- Avere un compagno così forte è molto importante, Diego (Arias Cuervo, ndr) ce la metterà tutta e vorrà far bene anche lui, ci sosterremo a vicenda.
- Chi temi di più dei tuoi rivali?
- Urs Huber va forte, così come Lakata, mentre tra gli italiani Ragnoli è avversario tosto, Porro è campione in carica quindi vanno a lui i favori del pronostico, Tiago Ferreira e molti altri. C’è come sempre da combattere, l’importante sarà stare bene e avere un pizzico di fortuna che non guasta mai.
I bikers duelleranno lungo due percorsi di 60 km e 1.785 metri di dislivello (ore 8.45) e di 113 km e 3.357 metri di dislivello (ore 7.30).
Per informazioni ed iscrizioni DolomitiSuperbike.com
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Redazione MtbCult
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