ALBINO - La storica sede della Scott Sports Italia di Albino (Bg) ha ospitato ieri la presentazione del Racing Team 2016, condotta dallo speaker Fabio Balbi e orchestrata dall’inossidabile Mario Noris, che con Scott ha iniziato la sua collaborazione nel 1989, all’inizio come atleta (è stato Azzurro anche alla prima edizione dei Campionati del mondo di Mtb nel 1990), fino a ricoprire l’attuale carica di responsabile vendite, oltre che di direttore sportivo del team.
Dopo una breve introduzione fatta da Mirko Celestino, dallo scorso anno testimonial del marchio Scott, è stato Noris a illustrare alla platea di giornalisti e sponsor il densissimo calendario per l’imminente stagione agonistica, che prenderà il via agli inizi di marzo con la Bardolino Bike, per proseguire con numerosissimi impegni sui campi di gara italiani ma non solo.
Ci saranno anche Transalp e Swiss Epic, due durissime competizioni itineranti di più giorni che ogni anno attirano un numero crescente di partecipanti, tanto da doverne limitare le iscrizioni.
Momento importante della stagione saranno anche i Campionati italiani, “quelli che assegnano la maglia tricolore che porterai in tutte le gare per un anno” ha affermato Noris, e lui lo sa bene, visto che ha indossate tre.
E’ poi arrivato il momento di ringraziare i fidati meccanici Ivan Cominelli e Guido Camozzi, e tutti i ragazzi che fanno parte del team e che “non solo rappresentano, ma sono Scott“ ha affermato Ivano Camozzi, responsabile marketing della filiale italiana.
Il presentatore ha poi invitato i sei atleti a salire singolarmente sul palco per le presentazioni e per le foto di gruppo.
Nell’occasione sono state presentate anche le bici ufficiali con cui gli atleti, a seconda delle competizioni, affronteranno la stagione di gare.
La hardtail Scott Scale RC, disponibile nelle due versioni con ruote da 27,5” o 29”, che dallo scorso anno non ha subito grosse variazioni, tranne per la forcella che non sarà più RockShox ma Fox, nel caso specifico una 32 Float Factory da 100 mm, che abbinata a componentistica Syncros e ruote Carbon XR 10 potrà vantare un peso dichiarato di 8,6 kg.
Stessa componentistica Syncros e sospensioni Fox per la full Scott Spark RC (ruote da 27,5” o 29”), che utilizzerà anteriormente una Fox 32 Float Factory e, per la sospensione posteriore, l’ammortizzatore dedicato Nude, con medesime escursioni anteriore e posteriore che varieranno da 100 mm per le 27,5” ai 120 mm per le 29”. Il tutto per un incredibile peso, sempre dichiarato ma molto realistico, di 9,2 kg.
La presentazione del team è stata anche l’occasione per fare due chiacchiere con i atleti ponendo loro domande sulla preparazione invernale, sugli obiettivi del 2016 e sui propri pregi e difetti in sella.
Cristiano Salerno
«La mia preparazione è stata molto simile a quella che effettuavo quando correvo su strada, con un occhio di riguardo al potenziamento della parte superiore del corpo, più sollecitata nella Mtb: le gambe in salita contano decisamente ma anche lucidità e buona condotta di guida in discesa possono fare la differenza.
Nelle gare si parte per vincere, magari da gregario su strada, ma qui il discorso è diverso e spero di ritrovarmi a fine stagione con qualche buon risultato.
In salita non ho problemi, posso essere competitivo con i più forti, mentre ho ancora qualche problema nelle discese “bagnate”, dove temo ancora fango e radici, problema che spero di poter risolvere con l’esperienza».
Federico De Giuli
«La preparazione è stata la mia classica, con uscite alternate strada e Mtb, oltre a corsa in salita e palestra.
L’obiettivo 2016 è quello di rientrare sempre tra i primi dieci delle gare più importanti, puntando molto sui Campionati Italiani. Mi ritengo forte nei tratti in salita, quelli lunghi in cui spesso pedalo in piedi, mentre devo decisamente migliorare in discesa. Quello di correre in Scott è un sogno che per me è diventato realtà».
Franz Hofer
«Ho effettuato una buona preparazione invernale sulla bici. Avrei preferito allenarmi praticando sport alternativi come sci di fondo e sci alpinismo, proprio per staccare completamente dalla bici, ma la scarsità di neve in Alto Adige, dove risiedo, non me lo ha permesso.
Il mio obiettivo per il 2016 è quello di raggiungere un buono stato di forma, in modo tale che possa tornare a credere pienamente nelle mie potenzialità per poter puntare in alto.
I campionati italiani sono sempre un mio obiettivo, ma vorrei anche mettermi in luce nella Transalp e nella Swiss Epic, vincendo qualche tappa.
Il mio principale difetto è l’incostanza nei risultati ma sono certo che, non appena mi sarò sistemato, tornerò a vincere. Amo e mi sento forte nei percorsi tecnici».
Paolo Colonna
«Ho effettuato una buona preparazione in Puglia, dove vivo, lavorando grazie ad un clima fantastico, oltre che sulla bici anche in palestra. Attendo le prime gare per fare il punto della situazione.
Dopo la mia esperienza su strada, nel 2015 ho avuto una stagione altalenante, ma anche qualche buon risultato, che vorrei confermare, visto che credo di poter far bene. Il mio motto qui è “non mollare mai”, al contrario di quando correvo su strada e, in prossimità del traguardo, se non ero nel gruppo dei primi cedevo.
Devo essere più deciso nelle salite, cercando di restare con i più forti e migliorare in discesa. Spero di riuscire a vincere qualche gara e ottenere un buon piazzamento ai Campionati Italiani».
Nicoletta Bresciani
«Ho effettuato la preparazione invernale che prediligo, ovvero praticando ciclocross, che mi permette di mantenere la tecnica per la Mtb che pratico nel resto dell’anno. Per il 2016 punterò alle marathon, cercando piazzamento entro i primi cinque posti nel Campionato Italiano.
In sella prediligo la discesa, mentre in salita soffro ancora, ma sono certa che migliorerò con il passare del tempo».
Juri Ragnoli
«La preparazione invernale si è basata su esercizi a corpo libero in palestra e a casa, con pesi e attrezzi “di fortuna”, per aumentare la forza esplosiva delle gambe, senza tralasciare la parte alta del corpo.
Anche un po’ di corsa a piedi alternata con uscite in bici.
L’obiettivo principale per 2016 è il Campionato italiano marathon, che lo scorso anno non è andato gran che, e poi le principali gare marathon in Italia. Spero in una convocazione nazionale per il mondiale di giugno in Francia, e di far bene in coppia con Franz Hofer alla Swiss Epic, per concludere la stagione con la Roc d’Azur.
Quando sono in sella prediligo le salite lunghe ma non disdegno anche le discese tecniche che mi esaltano, ma in passato ho sofferto della mancanza di concentrazione nell’attività ciclistica, e per questo ho deciso di abbandonare la ricerca universitaria per dedicarmi completamente alla mountain bike».