Durante la gara Xc maschile di Rio 2016 Peter Sagan è stato vittima di due forature.
La prima, nella fase iniziale della gara insieme a Marco Aurelio Fontana, e la seconda, nella fase finale della gara, come vi mostra questo video di uno spettatore:
Diciamo che qualcosa è andato storto nel superamento di quello scalino di roccia, causa, forse, scarsa lucidità e/o una confidenza con la Mtb non proprio ottimale.
Difficile dirlo.
La cosa che rammarica è che a causa delle forature è mancato il vero e tanto atteso confronto fra Peter Sagan e Nino Schurter, ovvero fra due campioni del mondo, uno del ciclismo su strada e l'altro della mountain bike.
Oppure, potremmo dire che è stato proprio questo il risultato del confronto fra i due: la padronanza del mezzo dei due atleti è stata la vera discriminante nella gara di Rio 2016, prima ancora della prestazione atletica.
Infatti, Nino Schurter trascorre tutta la stagione in sella alla Mtb e Peter Sagan, che di talento nella guida ne ha a iosa, fa la stessa cosa su una bici da strada.
Il risultato è che la padronanza del mezzo, dove per mezzo si intende la Mtb, non può essere la stessa fra i due.
E questo è quanto è emerso nella gara di Rio 2016 e in qualche modo è confermato dallo stesso Peter Sagan: leggete le sue parole in un post su facebook riguardo la gara di Rio 2016:
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.