Ecco perché l'oro di Marco Radaelli nel BMX è un bel segnale

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Ecco perché l'oro di Marco Radaelli nel BMX è un bel segnale

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Marco Radaelli è il primo italiano di sempre a vincere un titolo iridato nella BMX, categoria juniores.
La notizia è di quelle che fa bene, non solo alla BMX, ma al ciclismo in generale.
La BMX è la disciplina dalla quale all'estero molto spesso decollano i campioni, dalla Mtb alla strada, mentre in Italia stenta a prendere piede.
Il successo di Marco Radaelli e dello staff Azzurro che lo ha supportato meritano attenzione.
Così come la merita questa specialità che, lo ricordiamo, è nel novero delle discipline olimpiche.
Complimenti Marco e che questa sia solo la prima di tante vittorie mondiali
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COMUNICATO UFFICIALE

PAPENDAL (OL) - L’Italia del BMX, all’inizio del nuovo quadriennio olimpico, entra nella storia di questa disciplina con il titolo mondiale di Marco Radaelli, che tra gli juniores domina in volata una finale nella quale Matteo Tugnolo, già vice campione europeo a Zolder, chiude la quarto posto.
Alla vigilia del Mondiale di Papendal il CT Tommaso Lupi aveva ricordato come questo gruppo di juniores fosse competitivo e in grado di sbocciare prima o poi.
Solo la pandemia, lo scorso anno, con lo stop dell’attività, aveva impedito di raccogliere già qualche risultato importante a livello internazionale.


Aver portato in finale due azzurri e un titolo mondiale dimostra quanto questa previsione fosse veritiera.
Solo 24 ore fa un quarto posto nella categoria cadetta avrebbe avuto il sapore di una vittoria; la giornata invece si chiude con un titolo iridato che dà slancio e entusiasmo a tutto il movimento e premia il lavoro di questi anni, a dimostrazione che la qualificazione alle Olimpiadi è stato solo il primo passo verso un rilancio di questa specialità.
Non c'è sicuramente modo migliore per ripartire e per programmare il prossimo quadriennio.

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Radaelli e Tugnolo

Oggi Marco Radaelli, già campione europeo cruiser nelle categorie giovanili, ha interpretato al meglio la stupenda e veloce pista di Papendal.
Ha vinto con autorevolezza le tre run della sua manche, volando ai quarti in compagnia degli altri due azzurri che rappresentano il futuro di questa specialità: Matteo Tugnolo e Leonardo Cantiero. 
Cantiero si ferma alle semifinali, uscendo di pista durante la seconda linea. In finale giungono Tugnolo e Radaelli, in compagnia del favorito, il neozelandese Bearman, dei francesi Rousseau, Carlier e Geisse, dell’americano Polk, del finlandese Lindberg.

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In finale partono subito in testa il neozelandese e il francese Rousseau, bene Tugnolo e Radaelli.
Alla prima curva il 18enne di Garlate entra all’interno e prende la ruota del francese. All’inizio della terza linea il neozelandese, forse troppo sicuro di se, sbanda e perde la testa, lo superano il francese e l’azzurro che nel finale esprime il massimo sforzo e supera l’avversario.

Arrivano anche i complimenti del Presidente FCI, Cordiano Dagnoni. “Alle Olimpiadi avevamo capito che c'era da lavorare per migliorare e questo successo conferma comunque che abbiamo gli uomini su cui puntare per il futuro e sperare di far bene a Parigi 2024”.

A proposito di Radaelli: “Lo avevo incontrato alla Coppa Europa di Verona e sicuramente si tratta di un atleta prestante. La nuova generazione sta crescendo bene ed il risultato di squadra è impreziosito dal 4° posto di Tugnolo che sancisce il valore del gruppo”.

Chiude gli interventi il Presidente del settore fuoristrada, Massimo Ghirotto“Posso affermare che questo è un successo del lavoro del CT Tommaso Lupi, non a caso avevamo ottenuto la qualifica olimpica a Tokyo2020 con Giacomo Fantoni”. 
Ghirotto svela un restroscena: “Nei giorni scorsi ero stato al Centro Federale di Verona ed avevo notato che c'era molta fiducia per il Mondiale, ma anche scaramanzia, e quindi si è tenuto un profilo basso”.

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Marco Radaelli con il CT Tommaso Lupi

CHI E' MARCO RADAELLI: 
"Ho 18 anni e vivo a Garlate in provincia di Lecco. Frequento la scuola superiore A. Badoni e sono al 4°anno. Ho iniziato a gareggiare in BMX all'età di 5 anni grazie a mio nonno che mi ha trasmesso la sua grande passione per il BMX. Ho accettato il suo suggerimento e mi è piaciuto molto tanto da diventare il mio unico sport".

Il futuro: "L'obiettivo tra gli Elite non lo so ancora poiché dall'anno prossimo non sarò elite ma bensì Under23. Quello che voglio è migliorarmi e dare sempre tutto".

Il suo CV sportivo: "La mia società iniziale si chiamava Team il Biciaio, ma dopo qualche anno mio padre attuale presidente della società in cui sono iscritto si è staccato, creando insieme ad altre figure come Gianluca Bonanomi e Gianluigi Spreafico il team Bicimania Garlate".

I risultati più importanti:

2014 1° al Campionato Europeo di Bmx in Danimarca, Roskilde
2016 7° posto finale Campionato Mondiale categoria cruiser in Colombia, Medellin
2017 1° posto al Campionato Europeo in Francia, Bordeaux
2017 7° posto finale campionato del mondo di bmx negli stati uniti , Rock Hill
2018 1° posto al campionato europeo categoria cruiser in Francia, Sarrians
2019 5° posto campionato del mondo di bmx in Belgio, Zolder
2019 1° posto categoria cruiser al campionato europeo in Lettonia, Valmiera e 4° posto categoria allievi (bmx) al campionato europeo in Lettonia,Valmiera
2021 1° posto al campionato del mondo categoria junior

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