Dal prossimo anno sarà operativa un nuova fabbrica Shimano a Singapore, con un investimento del marchio giapponese di circa 180 milioni di dollari.
E’ quanto Taizo Shimano, presidente del noto marchio di componenti, ha dichiarato a Nikkei Asia.
Questo investimento andrebbe ad ampliare l’impianto produttivo che già esiste a Singapore (nello Jurong Innovation District) e lo ha classificato come “la fabbrica del futuro”, che dovrebbe entrare a regime entro la fine del 2022.
Qui Shimano prevede di concentrare la produzione di componenti di alto livello per il reparto trasmissione delle bici.
Secondo Nikkei Asia questo impianto sarebbe dovuto essere completato entro il 2020, ma la disponibilità di operai (ridotta per le restrizioni dovute al Covid19) ha posticipato fortemente l’entrata in funzione della fabbrica.
Shimano inoltre ha deciso di investire altri 118 milioni di dollari nelle sue fabbriche in Giappone, a Osaka e Yamaguchi, per espandere la loro capacità produttiva.
E intende farlo implementando le strumentazioni (cioè l’hardware) ma anche i software, al fine di renderle ancora più efficienti.
In questa maniera, dichiara Shimano, “la produzione totale quest’anno sarà 1,5 volte maggiore rispetto a quella del 2019”.
Per l’industria della bici, e per Shimano in particolare, la pandemia ha aumentato in modo significativo il numero di utenti, sia quelli che usano la bici per gli spostamenti di tutti i giorni, sia quelli che la usano con finalità sportive.
Tanto per dare un’idea, in termini di ricavi netti nel 2020 Shimano ha contato 63 miliardi di Yen, ovvero circa 480 milioni di euro, circa un 22,5% in più rispetto all’anno precedente.
Per l’anno 2021, Shimano prevede un ricavo netto che aumenterà al 25,4%, ovvero 79 miliardi di Yen.
Inoltre, nell’anno 2020 le vendite dei componenti per bici hanno rappresentato per il colosso giapponese l’80% delle vendite.
Questi dati confermano ulteriormente che la grande richiesta di componenti (da chi produce le bici a chi ripara le bici) è un fatto che Shimano non sta affatto sottovalutando.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.