L'impegno (vero) di Bosch eBike Systems per la sostenibilità

Redazione MtbCult
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Nessun settore può oggi ignorare la questione della sostenibilità, di cui sempre di più si parla anche nel mondo della bike industry.
Per aziende complesse e strutturate la sfida non è sempre facile, ma la volontà di un cambiamento radicale è evidente in alcune realtà, come Bosch eBike Systems, la divisione del gruppo Bosch che realizza soluzioni modulari per le bici a pedalata assistita.



Dalle bici da città alle eMtb passando per le gravel e le bici da strada a pedalata assisistita, l'eBike sta diventando uno dei pilastri di una rinnovata mobilità più sana, sicura e divertente.

L'eBike contribuisce alla riduzione dell'impatto sul traffico e sul clima, è di poco ingombro, silenziosa e non produce emissioni durante l'utilizzo.
Più economica di un'automobile, consente spesso di spostarsi più velocemente nel traffico cittadino, rappresentando un'alternativa importante, specie sulle brevi distanze comprese tra 5-10 chilometri.

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Secondo una valutazione dell'Ufficio Federale per l'Ambiente Tedesco il consumo di elettricità di una eBike comporta emissioni medie di CO2 pari a 3 gr per passeggero al chilometro (pkm), contro i 166 gr di un'auto a combustione e un quantitativo tra i 58 e i 93 per i mezzi pubblici (a seconda della tipologia).

Sostenibilità come cultura aziendale

«I sistemi Bosch eBike danno già l'impulso ad una società in cui la gente viaggia in modo più sostenibile. Grazie ai nostri prodotti e alle nostre soluzioni, forniamo il nostro contributo per una mobilità a prova di futuro. Inoltre, per noi è importante continuare ad apportare miglioramenti ai nostri sistemi eBike per quanto riguarda la sostenibilità nel corso dell'intero ciclo di vita del prodotto», spiega Claus Fleischer, dirigente di Bosch eBike Systems. «Questo perché la sostenibilità non rappresenta un optional, bensì una parte integrante della nostra cultura aziendale.»

Bosch eBike Systems poggia sui tre pilastri la sua strategia per la messa in atto di una produzione veramente sostenibile: misurazione e riduzione dell'impronta di CO2, responsabilità e controllo nella catena di approvvigionamento e prolungamento della durata del prodotto per un'economia circolare.

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Impronta CO2: misurazione e riduzione delle emissioni 

In collaborazione con TÜV Rheinland, Bosch eBike Systems ha condotto un'analisi olistica dell'impronta di CO2 dell'eBike nel 2022, precisata e aggiornata nell'anno in corso.

Per ogni prodotto della sua gamma l'azienda ha calcolato l'impronta di CO2 al fine di identificare e valutare il potenziale risparmio di CO2 nei vari componenti del sistema e nella catena di approviggionamento.

L'analisi ha evidenziato che circa il 79% delle emissioni di CO2 di un'eBike è causato dai materiali usati e durante la produzione, il 13% dall'utilizzo e il restante 8% percento da trasporto, imballaggio e riciclo.

Nel complesso, l'impronta media di CO2 di un'eBike ammonta a 263 kg di equivalenti della CO2.
Se si considerano i singoli componenti dell'eBike con circa 84 kg di CO2, circa il 50 percento delle emissioni deriva dalla batteria, il 48 percento dalla drive unit e il 2 percento dal display.

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Nel caso di un viaggio di circa 515 chilometri su un'eBike invece che in auto con motore a combustione, il sistema Bosch eBike ha già ammortizzato il consumo di CO2.
Attraverso l'activity-tracking dell'app eBike Flow, le/gli eBiker che utilizzano il sistema intelligente di Bosch hanno la possibilità di visualizzare da subito il proprio risparmio di CO2 rispetto all'auto dopo ogni viaggio.

Il potenziale di risparmio di CO2 mostrato nel display è attribuibile ai componenti elettronici per il 53 percento e allo schermo per il 41 percento. §Nella Drive Unit, la scatola comporta la quota maggiore di CO2 con il 55 percento, seguita dal 17 percento dei componenti elettronici.

Nella batteria, il maggior potenziale di risparmio di CO2 deriva dalle celle (73 percento), il 12 percento è relativo alla scatola e il quattro percento al supporto delle celle.

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Riduzione delle emissioni in tutta la catena di approvvigionamento

L'impronta di CO2 rappresenta oggi per Bosch un criterio fondamentale nel processo di selezione delle aziende fornitrici, insieme ad altri criteri di sostenibilità.
Alle aziende fornitrici vengono dunque richiesti dati sulle emissioni di CO2 relative ai materiali impiegati e ai componenti acquistati.

Claus Fleischer spiega: «Grazie all'analisi congiunta con TÜV Rheinland sappiamo a quali aree possiamo e vogliamo dare la priorità per un'ulteriore riduzione dell'impronta di CO2 dei nostri sistemi eBike.
Le nostre misure pongono l'accento sull'ottimizzare i materiali e ridurre le emissioni nella produzione e nella catena di approvvigionamento. Insieme a partner e aziende fornitrici, stiamo compiendo sforzi enormi che poco a poco danno i loro frutti».

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Per fare un esempio, nella produzione della nuova CompactTube 400 di Bosch, i supporti delle celle, che rappresentano i componenti in plastica più grandi all'interno delle PowerTube, l'azienda utilizza materiali alternativi proprio al fine di ridurre l'impronta di CO2.

Si tratta di una plastica con un fattore di emissione inferiore del 64 percento rispetto a quello della plastica usata precedentemente.
Questo cambiamento di materiale sarà in futuro lo standard per tutte le batterie integrate nel telaio di Bosch eBike Systems.

L'impegno dei fornitori

Oltre all'ambito dei materiali e dei prodotti, Bosch eBike Systems si focalizza anche sulla Corporate Carbon Footprint delle aziende fornitrici dirette e ne fa un importante criterio per quanto riguarda le decisioni nel processo di acquisto.

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Con la partecipazione al sistema globale di divulgazione dei dati ambientali messo a disposizione dall'organizzazione no-profit CDP, l'azienda è in grado di registrare e valutare gli sforzi delle sue aziende fornitrici dirette per l'adozione di misure di tutela del clima.

Le aziende fornitrici con ranking CDP basso che non adottano un impegno volontario SBTi6 rispetto agli obiettivi dell'Accordo sul clima di Parigi ricevono una valutazione peggiore nel processo di acquisto.

Le aziende fornitrici che prendono parte al CDP rappresentano al momento il 97% del volume d'acquisto di Bosch eBike Systems. Entro il 2025 si prevede il raggiungimento della totalità dei fornitori.

Un altro importante metodo di riduzione delle emissioni di CO2 è l'uso di energia verde. Bosch eBike Systems si aspetta dalle proprie aziende fornitrici che convertano la loro produzione in modo da utilizzare energia derivante da fonti rinnovabili per ridurre le emissioni.

Responsabilità e trasparenza nel processo di acquisto

Bosch eBike Systems non si limita a rispettare gli obblighi di legge previsti dalla normativa sulla catena di approvvigionamento e a controllare e qualificare solo le proprie aziende fornitrici dirette.

Si sforza infatti di includere nella valutazione l'intera catena di approvvigionamento per evitare potenziali rischi nell'approvvigionamento delle materie prime.

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Ciò vale specialmente per le materie prime delle celle della batteria, tracciate completamente risalendo fino alle miniere. In futuro, tale approccio sarà esteso anche alle drive unit e ai display.

Per quanto riguarda la tutela dell'ambiente, Bosch eBike Systems si aspetta che le sue aziende fornitrici creino e sviluppino un sistema di gestione ambientale secondo la norma ISO 14001. A partire da quest'anno, il 100% delle aziende fornitrici dirette ha già un certificato.

Economia circolare: ricondizionamento e riciclo al termine del ciclo di vita del prodotto

La vita utile di un'eBike è un fattore determinante per valutare il contributo che essa può dare alla riduzione dell'impatto sull'ambiente dei trasporti.
Un prodotto duraturo darà un contributo maggiore e ammortizzerà meglio il suo impatto produttivo sull'ambiente.
Ciononostante, è inevitabile che i prodotti arrivino prima o poi alla fine del proprio ciclo di vita.

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Qui entra in gioco la strategia di economia circolare tramite la quale Bosch eBike Systems desidera migliorare la sostenibilità dei prodotti nel corso di tutto il ciclo di vita.
Questa include l'approvvigionamento, la produzione, l'uso, la restituzione, il ricondizionamento e il riciclo dei materiali.

Già dal 2014, Bosch eBike Systems investe specificamente nel riciclo dei suoi motori attraverso il ricondizionamento.
In questo modo, le unità di trazione Bosch eBike difettose che si qualificano in seguito a dei test sono sottoposte a uno scrupoloso processo di ricondizionamento.
In questo processo sono revisionate totalmente sotto l'aspetto tecnico e, dopo un test finale, sono pienamente funzionali e disponibili per la rivendita specializzata.

«Impegnandoci nel ricondizionamento, mandiamo un chiaro segnale del nostro impegno di oltre 10 anni nei confronti della tutela dell'ambiente e della promozione della mobilità sostenibile», afferma Claus Fleischer. Quest'anno la gamma di ricondizionamento viene ampliata con altre Drive Unit.

Per avere la possibilità di riutilizzare preziose materie prime dopo la fine del ciclo di vita del dispositivo, è necessario un riciclo corretto delle batterie.
Bosch eBike Systems adotta metodi di riciclo nuovi e sostenibili in tutto il mondo, che rendono il recupero estremamente efficiente.

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Nei processi dell'industria tedesca GRS, materie prime preziose possono essere recuperate per poco meno del 71% ed essere riutilizzate per nuovi prodotti.

Il sostegno ai processi di recupero

L'impegno è quello di utilizzare sempre più materiali riciclati, non solo rispettando gli obblighi di legge nei vari paesi di vendita, ma lavorando a stretto contatto con i suoi partner dove tali obblighi non esistono a progetti pilota per creare e soluzioni ad hoc.
Al momento l'azienda supporta sistemi di raccolta di batterie in 18 Paesi, che da quest'anno includono la Repubblica Ceca e il Regno Unito.

Con le misure così adottate Bosch eBike Systems fornisce un contributo agli obiettivi principali di sostenibilità del Gruppo Bosch.
Con oltre 400 sedi in tutto il mondo, il Gruppo Bosch è neutrale in termini di emissioni CO2 dal 2020.

Allo stesso tempo, l'azienda desidera contribuire alla protezione del clima al di fuori della sua sfera di influenza immediata e ridurre in modo sistematico le emissioni a monte e a valle, con lo scopo di ridurle del 15 percento entro il 2030.

«Sappiamo di dover affrontare ancora alcune sfide nel nostro percorso verso un futuro sostenibile. Ci sta molto a cuore agire nel segno della responsabilità e sostenibilità in qualità di azienda e ciò è già parte integrante della pratica quotidiana in molte aree di Bosch eBike Systems. Sia i piccoli che i grandi miglioramenti sono già risultati in un impatto positivo e vogliamo raggiungere risultati sempre migliori in futuro», sono state a tale proposito le parole di Claus Fleischer.

Per maggiori informazioni sulla strategia per la sostenibilità ambientale di Bosch eBike Systems e per tutte le fonti dei dati citati cliccate QUI.

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