Questo articolo prende l’ennesimo spunto da qui:
I furti di bici.
Sono una piaga, per tutti.
Questa volta sono tornati a colpire Dsb, ma non è un discorso che si limita solo ai distributori.
Interessa tutti, soprattutto i negozi, i più esposti e i più bersagliati, poi gli hotel in occasione degli eventi e infine i privati.
Cantine, garage, appartamenti, lucchetti e portabici possono ben poco.
Non abbiamo la soluzione definitiva a questo problema e nemmeno la giustizia privata (tanto invocata nel post di sopra) è una soluzione percorribile.
Le ragioni di questo articolo sono molteplici e ve le esponiamo di seguito:
- Esprimere solidarietà a tutte le realtà che operano nel mondo della bicicletta e a tutti gli appassionati vittime di furti. Quello che è successo questa notte a Dsb è solo il caso più recente, ma temiamo che non sarà l’ultimo.
- Non date mai nulla per scontato: chi ruba, purtroppo, ha sempre una risorsa in più e l’unica speranza è che non abbia abbastanza tempo per completare il lavoro. Rendetegli il compito il più difficile possibile.
Cercate collaborazione con altre persone o attività: nessuno ne è immune.
Diffondete le notizie di furto e la descrizione della merce e delle bici rubate.
MtbCult è a vostra disposizione.
- Diffidate di prodotti nuovi o usati a basso prezzo: l’affare che state per fare alimenta il traffico e l’attività dei ladri, uccide le attività commerciali oneste, porta i negozi a chiudere e i meccanici a restare senza lavoro.
Senza dimenticare che la prossima vittima potreste essere voi.
- Diffondiamo la notizia, avvertiamo le Forze dell’Ordine (sempre e comunque) e teniamo sempre gli occhi aperti.
Le bici non hanno una targa, si possono smontare, si possono trasportare con facilità e costano tanti soldi: sono merce troppo ambita dai ladri.
Non sappiamo se esiste una soluzione, ma occorre cercarla.
Tutti insieme.
Ps: se per caso doveste trovare della merce sospetta in vendita su internet riconducibile al furto subito da Dsb, inviate il link del sito via e-mail a Dsb evitando di spargere la notizia sul web.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.