Franco Monchiero sta lavorando ai progetti annunciati a inizio mese, ovvero il Gravel Road Series e un inedito circuito di gare riservato alle Mtb a pedalata assistita, il cui nome sarà e-Enduro.
Dal momento dell’annuncio Monchiero ha iniziato a ricevere candidature per ospitare le tappe dei nuovi circuiti e, come previsto, la maggior parte dell’interesse si è concentrato proprio su quest'ultimo.
Franco Monchiero ha in mente un format di gara un po’ differente rispetto a quello che in questo momento è l’enduro e la formula di gara replicherà il concetto di rally-enduro in campo moto e per tale ragione le Prove Speciali non saranno più solo in discesa, ma anche in salita.
«Io credo che le e-bike aprano le porte a un modo del tutto nuovo di intendere e di usare la bici - spiega Franco Monchiero in un’intervista telefonica - E me ne accorgo su me stesso: quando esco con la e-bike non vado a fare solo i soliti giri che sono abituato a fare con la bici da enduro (che, per inciso, continuo a usare), ma mi ritrovo a fare dei sentieri in salita.
Sentieri che una volta non avrei mai immaginato di affrontare in salita e questo mi ha fatto pensare…».
La formula che Franco Monchiero vuole introdurre con il circuito e-Enduro è molto particolare, perché le Speciali, cioè i tratti di percorso cronometrati che decideranno la classifica finale, saranno, appunto, anche in salita.
«Ma non salite facili, larghe e comode, ma robe da guidare, dove si devono vedere le capacità del biker in modo che non sarà la potenza del motore a fare la differenza, ma il “manico”, come è giusto che sia.
Per questo dico che e-Enduro sarà diverso da qualunque format già esistente e per questo motivo torneremo a valorizzare dei sentieri che con una Mtb, oggi, hanno poco appeal, ma lo acquistano con una e-bike, soprattutto in salita.
Stiamo vivendo, secondo me, un momento in cui le Mtb a pedalata assistita iniziano a cambiare le abitudini di molti appassionati e inaugurano un nuovo concetto di “conquista in Mtb”.
E’ vero, c’è il motore, ma la guida in salita sui sentieri richiede molto impegno e le e-bike non ti regalano nulla.
Ci devi mettere del tuo.
Mi viene in mente un video con Mark Weir (guardate in basso, ndr) nel quale si vede l’americano pedalare con una e-bike soprattutto in salita. E lo fa proprio come piace a me.
Le gare del circuito e-Enduro, in pratica, non saranno altro che la proiezione in chiave agonistica di ciò che ogni utente farebbe o vorrebbe fare con una Mtb a pedalata assistita».
Ma Franco Monchiero aggiunge anche dell’altro che riguarda un aspetto che molti appassionati di e-bike avranno sperimentato durante le loro uscite: quando finisce la batteria non è che detto che sia finita la voglia di stare in bici.
La fatica nelle braccia e nelle gambe c’è, ma il desiderio di continuare, spesso, è più forte e, a guardar bene, è proprio questo uno degli aspetti più piacevoli delle e-bike: uscire in bici senza tornare a casa sfiniti.
«E questo dettaglio - continua Franco Monchiero - sarà una delle caratteristiche del circuito e-Enduro. Voglio che la gente si diverta, prima di tutto, e poi che abbia modo di confrontarsi con percorsi e situazione nuove, senza che ci sia una reale necessità di fare ricognizioni giorni e giorni prima dell’evento.
Chi partecipa deve concentrarsi solo su una cosa: divertirsi.
Le Mtb a pedalata assistita, secondo me, hanno insite nel loro Dna l’avventura e l’esplorazione grazie proprio all’assistenza elettrica.
e-Enduro terrà in considerazione anche tutto questo».
Le date e le location dei due circuiti verranno rese note fra non molto, ma nel frattempo, visto il fervore che c’è intorno alle e-bike, parlare con Monchiero è servito ad avere qualche dettaglio in più sui suoi progetti.
Gravel Road Series ed e-Enduro saranno delle novità molto interessanti per la prossima stagione.
Intanto, Franco Monchiero, insieme a Davide Bonandrini e Cristian Trippa, suoi partner nel progetto di creazione, sviluppo e realizzazione dei due circuiti, hanno inaugurato i rispettivi siti web che vi invitiamo a visitare.
Per informazioni GravelRoadSeries.it ed e-Enduro.it
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.