LA THUILE – Ieri aveva sfrecciato sulle prime due Prove Speciali prima che una caduta consentisse a Rene Wildhaber di chiudere in testa la giornata. Oggi Damien Oton si è rifatto con gli interessi. A La Thuile, stavolta sotto il sole, può festeggiare la prima vittoria nell’Enduro World Series.
Oton è il quarto vincitore diverso in quattro gare del mondiale, a testimonianza di un livello altissimo e di un equilibrio che ci trascineremo fino a Finale Ligure.
Tra le donne, invece, la gara combattuta (almeno per le prime tre-quattro posizioni) si risolve spesso sempre alla stessa maniera. Cioè con la vittoria di Tracy Moseley, capace di rimontare una bravissima Anne Caro Chausson.
La domenica bestiale di La Thuile è partita sotto i migliori auspici. Qualche nuvola sì, ma cielo aperto e temperature più alte. Senza il maltempo, è la difficoltà del tracciato a prendersi di nuovo la scena.
Le forze rimaste, non moltissime. Le ultime tre Ps, lunghe ed esigenti. La Ps4, ancora la Superkappa, ha messo a dura prova il fisico dei rider. Idem le altre due, Piloni Basso e Mulino, con tratti molto ripidi. In fondo campioni e amatori sono arrivati visibilmente provati. Ma soddisfatti dei trail e dell'organizzazione di La Thuile, giudicata al limite della perfezione.
Sul filo dei secondi
Oton, partito all’alba con meno di 2” di ritardo da Wildhaber, ha chiuso al terzo posto la Superkappa, a 14” da un superlativo Joe Barnes e a 5” da Francois Bailly-Maitre.
Risultato che gli ha permesso di passare al comando della generale grazie al distacco accumulato da Wildhaber, sesto.
Nella Ps5, vinta da Martin Maes su Graves e Lau, Oton ha limitato i danni con un nono posto, prima di tornare a ruggire nella Ps finale, teatro di una sfida incredibile sui sentieri della Mulino e infine sulla pista di Dual Slalom a pochi metri dallo striscione del traguardo.
Oton è riuscito a difendere i pochi secondi di margine sui rivali. Il francesino di Devinci, 3°, ha concesso qualche centesimo a Bailly-Maitre, 2° dietro a Jared Graves. E così ha potuto esultare precedendo sul podio lo stesso Bailly-Maitre e Barnes. Quarto Wildhaber, poi Graves, Nicolai, Leov, Lau, Barelli e Garcia.
Tre volte Moseley
In campo femminile, incredibile gara di Tracy Moseley, determinata a recuperare il gap che sabato sera la separava da Anne Caro Chausson e da Cecile Ravanel. E’ nella Superkappa che la Moseley ha fatto il vuoto e costruito la vittoria, precedendo la Chausson di 44” e la Ravanel, vittima di una caduta, di 45”.
Sulla Piloni Basso, la britannica di Trek Factory Racing ha perso solo 2” dalla rivale di Ibis, prima di guidare in maniera impeccabile nell’ultima Ps che l’ha proiettata verso il terzo successo consecutivo. Chi la ferma più?
Calma piatta
La prestazione degli azzurri è rimasta identica a quella del primo giorno. Il verdetto di La Thuile è sempre quello dei round precedenti: c’è ancora da lavorare per raggiungere il livello dei top rider stranieri.
L’unico ad entrare nei top 30 è stato Davide Sottocornola, 26° nella Ps5. In classifica generale il migliore è Denny Lupato, 42°. A seguire Sottocornola (44°), Vittorio Gambirasio (53°), Manuel Ducci (59°), Matteo Raimondi (62°), Michele De Stefanis (68°), Francesco Fregona (69°).
Tra le donne, Laura Rossin è 20ª, davanti a Valentina Macheda (21ª), Chiara Pastore (23ª) e Gaia Ravaioli (30ª).
Ecco un breve fotoreport della giornata di oggi.
Di seguito le classifiche della gara di La Thuile:
Ovviamente non finisce qui.
La Thuile ha ancora molto da raccontare...
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Redazione MtbCult
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