L'emozione intorno a questo evento è fortissima. Il percorso ha stupito molti top rider, perché l'orografia del posto non lasciava presagire difficoltà simili.
Enrico Guala, uno degli inventori del Superenduro e promotore dell'Enduro World Series, è molto emozionato:
«E' sia un privilegio sia una grande responsabilità dare il via all'Ews. Siamo in ballo da sei anni con il Superenduro e ci sentiamo pronti per un evento mondiale. Mi sembra ieri quando Franco Monchiero mi chiamò per propormi quest'idea dell'enduro. Gli ultimi sette mesi della mia vita sono stati dedicati proprio all'Ews e insieme a Chris Ball, Fred Glo e Darren Kinnaird abbiamo creato una cosa grandiosa e il supporto di tutti, dalle località all'industria della Mtb in generale, è stato incredibile. Il 2013 è l'anno in cui tutto cambia per chi ha corso nell'enduro negli ultimi anni. Adesso tutti avranno la possibilità di competere a livello mondiale e di essere incoronati campione del mondo».
Il percorso di Punta Ala, come detto, è più difficile del previsto, ma assolutamente degno di un evento di caratura mondiale. Chi conosce bene il tracciato lo suddivide idealmente in due parti: la prima più tecnica dove emergeranno le doti di guida (favoriti i downhiller), mentre la seconda avvantaggerà i rider più potenti. Occorre anche gestire bene le energie perché 62 km e 1600 metri di dislivello non sono affatto da sottovalutare.
Guida pulita, gestione accorta delle energie e astuzia saranno il mix vincente.
La durata totale delle speciali è di circa 20 minuti, ma i trasferimenti si annunciano molto impegnativi.
Previsto il Red Bull Time Rush alla terza speciale, la Rock-Oh, che aumenterà lo spettacolo per il pubblico.
Il 18 e 19 maggio si avvicinano...
Per informazioni enduroworldseries.com
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Redazione MtbCult
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