Nella classifica dell'Enduro World Series 2018, Sam Hill (Chain Reaction Cycles Mavic) ha il titolo in tasca dopo una stagione perfetta, ma Martin Maes (GT Factory Racing) è l'uomo da battere. E' fresco della vittoria al sesto round di Whistler, ha vinto l'UCI Downhill World Cup a La Bresse e ha vinto l'argento ai Campionati del Mondo Dh di Lenzerheide: sicuramente ha il potenziale per salire sul gradino più alto del podio questo weekend.
Sarà pericoloso anche Richie Rude (Yeti / Fox Shox Factory Racing), che ha vinto ad Ainsa nel 2015 e si sentirà fiducioso dopo la sua vittoria alla Clif Enduro East Series Finals del Vermont lo scorso fine settimana, che lo ha incoronato campione nordamericano dell'enduro.

Sam Hill

Nella gara femminile Cécile Ravanel (Commencal Vallnord Enduro Racing Team) darà continuità stagione perfetta, nella quale ha vinto tutte le gare in programma.
Le sue principali rivali saranno Isabeau Courdurier (Intense-Mavic Collective) e Katy Winton (Trek Factory Enduro Team) che sono rispettivamente secondo e terzo posto al momento.
Tuttavia Noga Korem (GT Factory Racing) potrebbe anche dare filo da torcere a queste tre: è salita sul podio all'ultimo round di Whistler e dopo la sua vittoria a Traillove Zermatt lo scorso fine settimana è la neo-campionessa europea di Enduro.

Cécile Ravanel

Negli U21 maschile è da tenere d'occhio Elliot Heap (Team Chain Reaction Cycles Mavic) che è stato costante per tutta la stagione. Ella Conolly ha dimostrato una forza da non sottovalutare nelle donne Under 21, vincendo tutte e sei le gare dell'Enduro World Series 2018 disputate finora.
Il campione del mondo in carica Karim Amour (Miranda Racing Team) guida la categoria Master su Michael Broderick. Nel frattempo, nella Master Women, è la campionessa in carica Mary Mcconneloug che guida la claffisica, ma è consapevole che Melissa Newell la inseguirà cercando di batterla.

Chris Ball, Amministratore delegato dell'Enduro World Series 2018, ha dichiarato: «È bello riportare l'EWS in Zona Zero e nella regione di Ainsa-Sobrarbe. Il gruppo locale di trail builders ha costantemente scoperto gli antichi sentieri del 10° secolo e ha riportato in vita una rete straordinaria, una volta utilizzata come rotta commerciale e ora perfetta per guidare la Mtb. Scoperta e sostenibilità sono principi profondamente radicati qui e la comunità è incredibile. Questa gara sarà fisicamente e tecnicamente difficile, ma sarà anche ricca di scoperte e avventure».

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