È stata un’edizione baciata dal sole e da temperature quasi estive quella della Coppa del Mondo Enduro e-EDR ed EDR di Finale Ligure lo scorso week end.
La venue ligure è ormai una tradizione della disciplina, avendo ospitato la competizione ininterrottamente dal 2013 ad oggi.
Come sempre la tappa di Finale si è distinta come particolarmente impegnativa dal punto di vista fisico, con cinque prove speciali per un totale di 18 km su un totale di 57 di percorso, trasferimenti compresi. I metri di dislivello sono stati 1.600 di ascesa e 2.600 di discesa.
I risultati dell'EDR di Finale Ligure
La partenza della prima speciale dalla celeberrima Base Nato e la quinta sull’iconica DH Uomini hanno incorniciato una giornata di gara impegnativa che ha visto trionfare lo statunitense campione in carica Richie Rude (Yeti / Fox Factory Race Team) fra gli uomini e la britannica Harriet Harnden (Trek Factory Racing Gravity) tra le donne.
Sul podio maschile seguono Charlie Murray e Martin Maes. Quarta posizione per l’italiano Mirco Vendemmia che regala una prova straordinaria.
Tra le donne la vincitrice del circuito 2023 Isabeau Cordurier che ha annunciato in conferenza stampa che l'anno prossimo si prenderà una pausa dalle corse per metter su famiglia, chiude al secondo posto. Dietro di lei completa il podio Ella Conolly. Per l’Italia Nadine Ellecosta chiude all’ottavo posto.
Questi i risultati della giornata di sabato 11 maggio, mentre per la prima volta a chiudere il week end di gara è la competizione delle e-bike, che si è tenuta quindi nella giornata di domenica. Sono stati 43 gli atleti al via tra uomini e donne (contro i 120 della prova "muscolare" del sabato).
Debutta la prova elettrica di domenica
La gara di domenica comprendeva nove prove speciali divise di due circuiti rispettivamente di quattro e cinque speciali tra i quali era possibile sostituire la batteria. Il percorso misurava nel complesso 84 km per 3.600 metri di dislivello negativo su alcuni dei trail più celebri della Finale Outdoor Region come Ingegnere e Supergroppo.
Tra le prove riservate al circuito elettrico sono state particolarmente impegnative le power stage in salita, di cui l’area di Finale offre grande varietà per l’investimento che da anni sta portando avanti proprio nei confronti delle e-bike.
Tra gli uomini la competizione è stata serrata da subito, con pochi secondi di differenza a separare i contendenti per le prime posizioni. Solo il vincitore Ryan Gilchrist (Yeti / Fox Factory Race Team) è riuscito a vincere due diverse speciali nel primo loop assicurandosi così una posizione di relativo controllo che gli ha permesso di chiudere la gara in prima posizione.
Dietro di lui il portoghese José Borges e il francese Cecce Camoin. Primo degli italiani Andrea Garibbo che chiude in 17° posizione.
Tra le donne la sfida per la classifica finale si è giocata sin dal principio tra la leggenda Tracey Moseley e la campionessa in carica 2023 Florencia Espineira (Orbea Fox Enduro Team). Quattro le prove speciali vinte rispettivamente da entrambe, con una sola prova lasciate alle avversarie, che è stata la finalese d’adozione Alia Marcellini su Haibike.
Il podio femminile risulta alla fine così composto: Florencia Espineira, Tracey Moseley, Laura Charles. Marcellini termina la prova in quinta posizione.
Il secondo appuntamento con l’enduro sarà il prossimo week end a Bielsko-Biala, in Polonia, una location che fa il suo debutto ospitando anche la seconda data del calendario di coppa del mondo downhill.
Tra i commenti post gara abbiamo notato che diversi sono stati gli atleti che hanno lamentato per questa prima prova EDR ritmi troppo serrati. In particolare tempi stretti per i trasferimenti avrebbero impedito agli atleti di alimentarsi adeguatamente, prepararsi per le tappe ecc. Non sono forse un caso i numerosi ritiri a fondo classifica.
Qualche commento negativo anche per i passaggi brutali di alcune power stages, che hanno visto in particolare le donne in difficoltà, con la stragrande maggioranza delle atlete costrette a mettere piede a terra. Qualcuno sui social si chiede se certe scene siano un bene o un boomerang per lo sport.
La risposta non è semplice, soprattutto per una disciplina così giovane, che non va forse tanto paragonata a quanto siamo abituati a vedere nell'enduro quanto ad esempio a sport motoristici come il trial, dove scene come questa sono nella norma. Che poi questo incontri o meno il favore del pubblico è qualcosa che si capirà forse solo nel tempo.
Qual è la vostra opinione in merito? Vi invitiamo a farci sapere come la pensate nei commenti!
Foto e classifiche: UCI Mtb World Series
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