Conoscete “Dolomites Heart”?
Dolomites Heart è un'associazione formata da un gruppo di amici che vivono nella zona dell'Agordino, sulle Dolomiti Bellunesi.
Da tempo si occupano della cura dei sentieri della zona, per poi girarci con le loro bici da enduro, ma dopo i nubifragi che hanno colpito i loro boschi lo scorso ottobre, il loro compito è diventato ancora più importante: riportare in vita i sentieri, offrendo di nuovo ai riders la possibilità di girarci!
Nelle prossime righe, i ragazzi di Dolomites Heart si raccontano meglio...
DC
COMUNICATO UFFICIALE
“No dig no ride” è un motto usato dai riders di bmx e dirt jump e sta a significare che se non ti dai da fare con il badile, i salti non si costruiscono da soli e quindi non hai niente su cui girare con la tua due ruote. Questa è esattamente la situazione in cui ci siamo trovati noi riders dell’Agordino, cuore delle Dolomiti, all’indomani dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il Nord-Est dell’Italia lo scorso ottobre. Il territorio è stato completamente devastato da piene eccezionali dei torrenti e da un vento fortissimo.
Passata l’emergenza, dopo che i servizi essenziali sono stati ripristinati e si è tornati alla “normalità”, noi di Dolomites Heart, un gruppo locale di appassionati di Mtb abbiamo iniziato a verificare la situazione dei nostri amati sentieri, di cui da diversi anni ci prendiamo cura.
Bè lo scenario che ci siamo trovati davanti è stato apocalittico e nessuno di noi ha nascosto un certo sconforto e preoccupazione.
Praticamente la nostra rete sentieristica era completamente ricoperta da un groviglio di alberi schiantati, anche di notevole diametro e in molti punti i ruscelli, solitamente asciutti in estate, con la forza della loro piena avevano spazzato via interi tratti di sentieri.
L’unica possibilità che ci era rimasta di usare le nostre mountain bike era l’ asfalto!
Per fortuna la passione ci ha spronati a reagire a questa situazione drammatica e, armati di motoseghe, badili, picconi e rastrelli siamo partiti dai percorsi più facilmente raggiungibili, cercando di ripristinarli nel modo migliore possibile.
Le difficoltà non sono mancate poiché in molti casi la devastazione era tale da rendere impossibile il ripristino di alcune parti dei sentieri, quindi abbiamo fatto di necessità virtù, e molti trails sono stati modificati creando nuove sezioni o ripristinando vecchi tratti, ormai in disuso.
La voglia di ritornare in bike era tanta e già dopo una quindicina di giorni avevamo liberato alcuni chilometri di sentieri della zona Passo Duran-Agordo: salire con il furgone carico di bici, invece che di attrezzi, per poter fare finalmente una discesa è stato quasi commovente.
Fatto sta che il nostro entusiasmo si è rivelato contagioso e si sono viste nuove facce che sono venute a darci una mano con i sentieri, accelerando di molto i lavori.
L’arrivo dell’inverno ci ha sicuramente rallentato, ma a quote più basse abbiamo continuato la nostra opera di ripristino e ovviamente a girare in bike.
Ora si sta affacciando la primavera e con essa nuove sfide, da un lato dovremo affrontare i trails della zona di Gosaldo Rivamonte e Voltago, comuni sui quali il vento ha causato danni devastanti, mentre dall’altro affronteremo la sfida di diventare una ASD riconosciuta dal CONI, così da poter dialogare in modo migliore con i vari enti e istituzioni locali e nazionali.
Chissà che da tanta distruzione non possa nascere qualcosa di bello e, perché no, migliore di ciò che è stato fino ad adesso.
Per informazioni visitate il sito DolomitesHeart.com e la pagina Facebook ufficiale.
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Redazione MtbCult
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