Cosa succede a Strava?
Se siete tra i tanti utilizzatori della piattaforma on line di condivisione degli allenamenti più conosciuta al mondo, quasi sicuramente avrete ricevuto una mail che annuncia cambiamenti importanti.
La notizia positiva è che Strava verrà ulteriormente implementata e sviluppata, offrendo sempre nuove funzionalità ai suoi utenti.
La notizia “negativa” è che gran parte di queste funzionalità diventeranno a pagamento.
La versione gratuita continuerà ad esistere, ma con opzioni di utilizzo minimali.
COSTI E PROVA GRATUITA
La mail inviata a tutti gli utenti Strava è una sorta di lettera aperta dei fondatori Mark Gainey e Michael Horvath, che annunciano la nuova strategia per gli anni a venire.
Strava vuole continuare a crescere e sviluppare altre funzionalità, non prevede pubblicità, ma per garantire standard qualitativi di alto livello necessita di un contributo da parte degli utilizzatori.
Il costo dell’abbonamento (che resta uguale a quello attuale) è di 59,99 euro l’anno, oppure di 7,99 euro al mese.
Viene snellita anche la procedura per abbonarsi, con l’eliminazione degli attuali pacchetti e del marchio Summit. Da ora in poi si potrà semplicemente scegliere se usare la versione gratuita o quella a pagamento.
Il passaggio non avverrà in modo brusco, poiché Strava ha previsto una prova gratuita di due mesi per i nuovi utenti e per tutti coloro che fino ad ora hanno usato la piattaforma in versione gratuita.
COSA CAMBIERA’
I cambiamenti annunciati sono tanti, ma in sintesi alcune funzioni che erano gratuite adesso sono riservate esclusivamente agli abbonati.
La novità che tocca più da vicino la maggioranza degli utenti è quella relativa alla visualizzazione delle classifiche dei segmenti: con la versione gratuita, infatti, adesso si possono visualizzare solo le prime 10 posizioni della classifica.
Di seguito riportiamo l’elenco pubblicato da Strava relativo alle nuove funzionalità su abbonamento, a quelle che diventano a pagamento e a quelle che rimangono disponibili nella versione gratuita:
Nuove funzioni su abbonamento
- Aggiornamento della funzione Percorsi con piani e raccomandazioni su iOS e Android
- Visualizzazione della cronologia completa dell'allenamento sul Registro allenamento su iOS
- Analisi dell'allenamento oggi disponibile per tutti i tipi di attività
- In arrivo: un modo completamente nuovo di gareggiare sui segmenti…
Nuove funzioni su abbonamento precedentemente gratuite
- Classifiche segmenti complete (prime 10 posizioni visualizzabili anche nella versione gratuita)
- Comparazione, filtro e analisi con la funzione Prestazioni segmento
- Pianificazione dei percorsi su strava.com
- Corse abbinate: analisi delle prestazioni su corse identiche ripetute nel corso del tempo
- Registro allenamento su Android e Strava.com
- Comparazioni e tendenze mensili delle attività
Funzioni che rimangono gratuite
- Visualizzazione dei primi 10 uomini e delle prime 10 donne di ciascun segmento
- Ricerca, esplorazione e creazione di nuovi segmenti
- Possibilità di contrassegnare i segmenti
- Visualizzazione dei risultati delle proprie attività ottenuti durante un giro (KOM, CR, PR)
GIUSTO? SBAGLIATO? QUALE FUTURO?
Non spetta a noi giudicare se la scelta di Strava sia giusta o sbagliata.
La cifra richiesta per l’abbonamento non è esagerata, ma ognuno valuterà se è disposto o meno a spenderla in relazione all’uso che fa di questa piattaforma e a quanto la ritiene indispensabile.
Chi la utilizza “solo” per consultare le classifiche e la considera semplicemente uno strumento statistico, probabilmente ne potrà fare a meno.
Chi la usa come archivio delle proprie attività, per pianificare giri e uscite in bici (funzione che è stata molto migliorata ultimamente) e per analizzare i propri allenamenti (in abbinamento con un misuratore di potenza), difficilmente ci rinuncerà.
Zwift e le altre App di allenamento indoor, con cui abbiamo preso confidenza durante il lockdown, ci hanno insegnato che i prodotti e i servizi di qualità hanno un prezzo.
Anche Strava sta andando in questa direzione poiché, come hanno sottolineato i fondatori, dietro a un'app di questo genere ci sono 180 persone che lavorano e lo sviluppo di funzioni e progetti è costoso.
Probabilmente, nel prossimo futuro, ci dovremo abituare al fatto che anche sul web molte cose non saranno più gratuite.
Di contro, speriamo, che a guadagnarne sarà la qualità dei prodotti/servizi.
Magari ne utilizzeremo un numero inferiore, ma scegliendo quelle che reputiamo davvero necessarie alle nostre esigenze.
Voi cosa ne pensate?
Quanto siete disposti a pagare dei servizi-prodotti online?
Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.
Qui tutti i nostri articoli sul mondo Strava
Per maggiori informazioni e per scoprire tutti i cambiamenti: strava.com
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Sull'autore
Nicola Checcarelli
Ho iniziato a pedalare da bambino e non ho più smesso. Ho avuto la fortuna di fare della bici il mio lavoro, ricoprendo vari ruoli in testate di settore, in Regione Umbria per la promozione del turismo in bici, in negozi specializzati. La mia vocazione è per la bici da strada, di recente anche il gravel e infine la Mtb