Uno spazio di riflessione, di confronto, di condivisione, di prospettive.
Un'occasione di esplorazione, di test, di divertimento.
Un momento denso di stimoli e di idee in una località che si sta trasformando in una delle mete italiane al top per la Mtb.
Per gli appassionati delle ruote grasse e per gli operatori del settore l'evento di tre giorni organizzato nel comprensorio della Paganella - i Dolomiti Paganella Bike Days - ha rappresentato un'esperienza davvero piacevole, complice anche il bel tempo estivo.
Il programma era molto fitto, a cominciare dal convegno di apertura sull'evoluzione della Mtb come veicolo di sviluppo turistico e territoriale, per passare ai tour guidati lungo i single trails della Paganella, i corsi di guida gravity oriented per biker di livello medio, e poi ancora corsi di meccanica, una kids area per i piccoli biker e naturalmente la Bike & e-bike Test Area, allestita sulle sponde del Lago di Molveno.
Diamo uno sguardo ai numeri: 570 Bike Pass venduti e più di 5000 passaggi di biker sugli impianti di risalita della Bike Area. E poi i ventidue tour gratuiti con le guide della Bike Academy sold out.
Ben 80 riders coinvolti nel tour “Bear Trail”, itinerario enduro che attraversa i migliori single trails della Paganella con uno sviluppo di 59 km e 30 coraggiosi per il “Sunrise Bike Trip”, l'appuntamento con i biker che hanno scelto di fare colazione e godersi l'alba spuntare sulle cime delle Dolomiti del Brenta in sella alla loro bici.
Sul successo dei Bike Days così si è espresso Luca D'Angelo, Direttore dell'APT Dolomiti Paganella: «Un'edizione perfetta quella dei Dolomiti Paganella Bike Days 2017, dove veramente lo #spiritsofmtb si è sentito concretamente. Un convegno internazionale denso di stimoli ed idee, tutti i tour guidati sold-out ed un Sunrise Bike Trip sulla Cima della Paganella che rimarrà ben saldo nei ricordi dei partecipanti! Ma la cosa principale è il feedback molto positivo che ci arriva dai manager delle altre destinazioni bike presenti all'evento, dai più importanti media nazionali e sopratutto da tutti i rider presenti. Feedback che ci sprona a fare ancora meglio e sviluppare, diversificando, la rete dei trail della nostra Bike Area.»
Il comprensorio Dolomiti Paganella da anni è attivo nella realizzazione di un progetto di sviluppo e trasformazione del territorio incentrato sulla Mtb. L'obiettivo è quello di raggiungere il pubblico più vasto possibile, dai bike addicted fino alle famiglie con bambini, con un'offerta molto variegata e ampia.
Il primo passo è stato realizzare percorsi accessibili a tutti, per tutti i livelli e le discipline.
Poi creare una rete diffusa di servizi mirati: specifica segnaletica, mappe, tracce gps, servizio di BiciBUS, shuttle, noleggi attrezzature, impianti di risalita, guide, corsi, bike hotel, pacchetti vacanza.
E ancora, mettere in piedi un'attività di informazione/educazione con comunicazioni ad hoc e cartellonistica sul campo, sia per neofiti sia per biker più esperti.
Tutto questo senza dimenticare il coinvolgimento indispensabile della comunità e la diffusione di una cultura della sostenibilità.
Proprio nel convegno iniziale di venerdì 9 giugno diversi sono stati gli interventi sul tema della mountain bike come concreta opportunità di sviluppo del territorio montano.
Ad esempio, Dominik Linser e Darco Cazin di “Solden Bike Republic” hanno raccontato la case history della località alpina austriaca, protagonista di una imponente riqualificazione in chiave sostenibile, che ha trasformato un comprensorio sciistico in un'area Mtb-friendly.
Anche Graeme McLean di Scotland MTB ha spiegato alla platea come la pratica della mountain bike in Scozia sia un grosso volano di sviluppo turistico ed economico: basti pensare che dai 119 milioni di sterline di indotto nel 2009 si è passati nel 2015 a 257 milioni di sterline.
Naturalmente la base di una bike destination di successo sono i sentieri, che devono essere specifici, divertenti e sicuri.
Amedeo Gadotti e Robert Cocquyt di Trail Logig, società di trailbuilding, hanno portato l'esempio di Squamish in Canada, piccola cittadina che senza aiuti governativi, da località famosa per la commercializzazione di legname nel 1995, è passata ad essere considerata la mecca della mountain bike, con una popolazione raddoppiata, 48 società legate al business della Mtb, una rete di sentieri infinita (se ne contano 327) e un indotto creato dalla Mtb pari a quasi 10 milioni di dollari nel 2016.
A contribuire all'evoluzione della Mtb e della platea dei praticanti, c'è naturalmente anche l'e-bike.
Ecco cosa ne pensa il nostro direttore Simone Lanciotti:
A dimostrazione che un progetto ben strutturato e ben comunicato può realmente cambiare la vocazione di un territorio, i numerosi partecipanti ai Dolomiti Paganella Bike Days hanno potuto sperimentare alcuni tra i percorsi di una rete di 400 km di estensione, hanno potuto seguire i vari corsi tenuti dalle guide qualificate, hanno potuto conoscere ed apprezzare le bellezze naturalistiche e paesaggistiche di questo angolo di Dolomiti.
Tra i partecipanti c'era anche un nostro inviato, che ci ha confermato l'atmosfera frizzante e rilassante che si respirava durante tutto l'evento, la bontà dell'offerta e soprattutto ci ha fornito le foto che vedete nell'articolo, a testimonianza di quanto raccontato finora.
Per maggiori informazioni: www.dolomitipaganellabike.com.
Qui tutti i nostri precedenti articoli dedicati alla Dolomiti Paganella Bike Area.
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Sull'autore
Veronica Micozzi
Mi piace leggere, scrivere, ascoltare. Mi piacciono le storie. Mi piace lo sport. Mi piacciono le novità. E riconosco la sana follia che anima i seguaci della bici. Credo di aver capito perché vi (ci) piace tanto la Mtb, al di là della tecnica, delle capacità, dell’agonismo: è per quella libertà, o illusione, di poter andare ovunque, di poter raggiungere qualsiasi vetta, di poter superare i propri limiti che solo le due ruote sanno regalarti…