E' giunta al termine la Absa Cape Epic 2018: un prologo e sette tappe che hanno toccato i sentieri più tecnici e gli scenari più belli del Sud Africa.
La marathon a tappe (e a coppie) più dura e affascinante al mondo ha regalato tante emozioni ai partecipanti: chi partecipa alla Cape Epic racconta di aver vissuto qualcosa di indescrivibile e a dir la verità qualcosa si intuisce già dai video e dalle foto che si trovano on line.
A proposito, iniziamo subito con un recap della Cape Epic 2018:
Nino e la (mala) sorte
La Cape Epic 2018 è stata ricca di emozioni, ma anche di colpi di scena.
Il primo ha riguardato senz'altro Nino Schurter, che ha preso il via come lo scorso anno insieme al suo compagno al team Scott-Sram, Matthias Stirnemann.
La coppia svizzera era partita con l'intento di replicare il dominio dello scorso anno, invece si è dovuta arrendere sin da subito alla sfortuna, o meglio ai malanni fisici.
Nello specifico, a quanto pare Stirnemann deve aver contratto un virus intestinale o comunque un'infezione che lo ha debilitato già dal prologo, dove la coppia del team Scott-Sram non era già brillantissima.
L'esito finale c'è stato nella prima vera tappa, dove Nino era costretto a rallentare continuamente per attendere il suo compagno: hanno chiuso insieme al 28° posto, ma con la consapevolezza che forse era meglio mollare e recuperare.
E' finita così, con l'amaro in bocca, la Cape Epic 2018 di Nino & Co, che dopo la sconfitta allo sprint nella prima prova di Coppa del mondo Xc, se ne torna a casa da una trasferta Sud Africana non proprio fortunata...
Kulhavy e Grotts, una vittoria sudata
Mai come quest'anno, la lotta per la vittoria è stata sudata e combattuta.
La Cape Epic 2018 non ha avuto dei leader incontrastati, ma tante coppie che si sono alternate nelle vittorie di tappa, evidentemente il livello atletico e tattico dei vari atleti era abbastanza livellato.
A spuntarla dopo 8 giorni di fatica nella polvere Sud Africana, sono stati Jaroslav Kulhavy e Howard Grotts, del Team Investec Songo Specialized, che hanno superato di soli 9'38 secondi totali i Canyon Topeak (Alban Lakata e Kristian Hynek): vuol dire che il distacco nelle varie tappe è stato sempre abbastanza contenuto.
Sul terzo gradino del podio si è piazzato il Team Cannondale Factory Racing di Manuel Fumic ed Enrique Avancini, con un distacco di circa 13'.
Anche tra le donne, in testa alla classifica troviamo due Specialized Epic, quelle di Annika Langvad e Kate Courtney, che nella classifica femminile non hanno avuto rivali ed hanno conquistato 7 tappe su 8: solo nell'ultima sono giunte in quarta posizione.
La Cape Epic 2018 ha regalato quindi uno scontro tra specialisti di Xc e marathoneti che hanno combattuto in un contesto particolare ed entusiasmante.
Ma che bravi i Trek-Selle San Marco!
A lottare per la vittoria assoluta c'erano anche i nostri. A rappresentare l'Italia nelle posizioni di vertice sono stati soprattutto Michele Casagrande e Fabian Rabensteiner del Team Trek-Selle San Marco.
La formazione veneta ha dimostrato già in passato di avere le potenzialità per far bene in una gara come la Cape Epic, ne è la prova il terzo posto assoluto di Porro e Ferraro nel 2016, ma anche le super prestazioni che hanno sfoderato Casagrande e Rabensteiner quest'anno.
I due azzurri, in teoria avrebbero dovuto correre “in appoggio” ai capitani Porro e Ferraro, ma dopo la prima tappa hanno capito di averne di più, quindi sono diventati i capitani del Team Trek-Selle San Marco.
Durante la Cape Epic 2018, Casagrande e Rabensteiner hanno conquistato ben tre podi assoluti (due terzi ed un secondo posto) e soprattutto una vittoria nella tappa finale di 60 km con 2000 metri di dislivello.
Una tenacia ed una condizione invidiabili, quindi. Chapeau ragazzi!
Per la cronaca, Damiano Ferraro e Samuele Porro hanno chiuso in 16ª posizione nella generale, con risultati altalenanti, ma una condizione in crescita nel finale.
Spunta l'azzurro anche tra i Masters
Nella classifica della Cape Epic 2018 riservata agli over 40 (che in realtà include sia gli élite, sia gli amatori), la spunta la coppia Wilier Force 7C 2 formata dall'ex iridato marathon, Massimo Debertolis e dal ceco Ondrej Fojtik, che hanno letteralmente dominato dalla prima all'ultima tappa.
A parte un settimo posto nella 4ª tappa, la coppia italo-ceca ha vinto 5 tappe ed è arrivata due volte seconda, piazzandosi al 27° posto nella generale.
Che dire, mica male per essere dei “Masters”...
A proposito di Team Wilier Force 7C, la formazione di punta composta da Johnny Cattaneo e Luis Mejia è stata costretta al ritiro dopo la quinta tappa, in cui il bergamasco è caduto rimediando uno stiramento muscolare più “rognoso” del previsto.
Una Cape Epic 2018 non proprio fortunata neanche per loro, quindi...
Il protagonista numero uno? Lo spettacolo!
A prescindere dai risultati, la Cape Epic 2018 è stata come sempre spettacolare e mediaticamente esplosiva.
Su YouTube, sui social e a volte anche in Tv, la gara a tappe sudafricana è stata la protagonista della scorsa settimana sportiva.
Un evento che è cresciuto moltissimo, che coinvolge allo stesso tempo i top riders e gli amatori di tutto il mondo, un appuntamento al quale chi ama le imprese “epiche” (appunto) deve partecipare almeno una volta nella vita.
Al via c'erano anche altri italiani, meno famosi ma pur sempre “eroici” già solo per aver deciso di partecipare.
Bravi tutti! E arrivederci al prossimo anno, Cape Epic...
Tutte le classifiche della Cape Epic 2018 le trovate qui.
Per informazioni cape-epic.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.