Campionato italiano enduro: Lupato e Rossin brillano, ma...

Simone Lanciotti
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Campionato italiano enduro: Lupato e Rossin brillano, ma...

Simone Lanciotti
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ROCCA DI PAPA - Alex Lupato si becca il secondo titolo italiano di enduro (vincendo tutte e tre le Ps) e anche Laura Rossin conferma la maglia tricolore nella categoria femminile.
Il teatro di questa sfida sono stati Rocca di Papa e Monte Cavo, ovvero due scenari molto cari agli appassionati di Mtb di Roma.
Boschi di castagno e pendenze morbide, con 4 Ps impegnative, soprattutto in termini di energie da profondere sui pedali, anche durante la Ps stessa.
Sì, un contesto diverso rispetto ai trail liguri, piemontesi o lombardi, ma che alla fine ha fatto emergere davvero le qualità dei rider, sia atletiche che tecniche.
C’era tanto da pedalare e il fondo battuto in qualche occasione ha lasciato interdetti i rider, ma il Bike Store Racing Team ha saputo abbinare bene i tratti pedalati a quelli tecnici con il risultato che se si prendevano sotto gamba le Ps si finiva facilmente per terra.
La giornata torrida sulla montagna dei biker romani, però, è stata funestata anche da una serie di inconvenienti che ne hanno compromesso il regolare svolgimento.
L’organizzazione, infatti, a causa di cavalli vaganti e di escursionisti a piedi sui trail ha dovuto annullare la Ps4 creando non poco dissenso fra i concorrenti, già provati da una segnaletica carente nelle precedenti Speciali.
Ma di questo vi parleremo più avanti.
La gara di Rocca di Papa, comunque, è stata combattuta e nessuno ha sottovalutato l’impegno: in ballo c’era una maglia tricolore e tutti i big dell’enduro italiano hanno onorato l’evento dando il massimo.

Caldo, mamma che caldo
E’ stato il primo weekend d’estate italiano e qui sui Castelli Romani, a un tiro di schioppo da Roma, sembrava di essere nel pieno di una giornata di agosto.
In tanti sono partiti con il casco integrale, senza zaino idrico (è questa la nuova tendenza?), pronti a una battaglia durissima, perché pedalare a manetta in Speciale non è proprio cosa facile.
Partenza alle 8,30.
Partono prima le donne.
E adesso lasciamo parlare le immagini.

Niente zaino idrico per molti. La camera d'aria e l'occorrente si mette sul telaio.

Niente zaino idrico per molti. La camera d'aria e l'occorrente si mettono sul telaio.

Davide Sottocornola è tornato al Fox Float Ctd, più fermo in compressione e più indicato per un percorso come questo.

Davide Sottocornola è tornato al Fox Float Ctd, più fermo in compressione e più indicato per un percorso come questo.

Jacopo Orbassano, deciso a fare bene. Finirà 15º assoluto.

Jacopo Orbassano, deciso a fare bene. Finirà 21º assoluto.

Manuel Ducci è ancora infortunato e si concentra su Valentina Macheda. Stanno sistemando il paraschiena con sacca idrica integrata della Evoc.

Manuel Ducci è ancora infortunato e si concentra su Valentina Macheda. Stanno sistemando il paraschiena con sacca idrica integrata della Evoc.

Bruno Zanchi, guarda chi si rivede...

Bruno Zanchi, guarda chi si rivede...

Il reggisella non telescopico di Martino Fruet.  «Ma ho con la 4 a brugola...».

Il reggisella non telescopico di Martino Fruet.
«Ma ho la 4 a brugola in tasca...».

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Bruno Zanchi firma il foglio di partenza.

Bruno Zanchi firma il foglio di partenza.

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Chiara Pastore non riesce a trattenere lo sdegno per la carenza della segnaletica. Alcune frecce sono state rimosse e quelle presenti, talvolta, erano poco visibili.

Chiara Pastore non riesce a trattenere lo sdegno per la carenza della segnaletica. Alcune frecce sono state rimosse e quelle presenti, talvolta, erano poco visibili.

Chiara Pastore.

Chiara Pastore.

Valentina Macheda, 3ª assoluta.

Valentina Macheda, 3ª assoluta.

Stile da vendere per Laura Rossin.

Stile da vendere per Laura Rossin.

Marco Milivinti in Ps2.

Marco Milivinti in Ps2.

Vittorio Gambirasio sulla Ps2.

Vittorio Gambirasio sulla Ps2.

Davide Sottocornola, 3º assoluto.

Davide Sottocornola, 2º assoluto.

Denny Lupato, 4º assoluto.

Denny Lupato, 5º assoluto.

Bruno Zanchi, 7º assoluto.

Bruno Zanchi, 8º assoluto.

Martino Fruet, 34º.

Martino Fruet, 19º assoluto.

Francesco Colombo, 5º assoluto.

Francesco Colombo, 10º assoluto.

Francesco Fregona, 14ª assoluto, ma vincitore del titolo tricolore.

Francesco Fregona, 9º assoluto, ma vincitore del titolo tricolore M1.

Stefano Chiri.

Stefano Chiri.

Chiara Pastore, determinatissima in questo passaggio. Conclude in 2ª posizione assoluta.

Chiara Pastore, determinatissima in questo passaggio. Conclude in 2ª posizione assoluta.

Laura Rossin in azione sulla Ps3. E' l'unica ragazza a non aver messo il piede a terra in questo tratto.

Laura Rossin in azione sulla Ps3. E' l'unica ragazza a non aver messo il piede a terra in questo tratto.

Vittorio Gambirasio, 8º assoluto.

Vittorio Gambirasio, 4º assoluto.

Alex Lupato in Ps3.

Alex Lupato in Ps3.

Matteo Raimondi, 11º assoluto.

Matteo Raimondi, 6º assoluto.

Andrea Gamenara in Ps3, 6º assoluto.

Andrea Gamenara in Ps3, 7º assoluto.

Stefano Chiri, l'atleta di casa, solo 19º. Troppo amareggiato per il sabotaggio alla gara.

Stefano Chiri, l'atleta di casa, solo 20º. Troppo amareggiato per il sabotaggio alla gara.

3-2-1-via.

3-2-1-via.

Immortalatemi con il campione.

Immortalatemi con il campione.

Occhio alle classifiche.

Occhio alle classifiche.

Ciò che resta del ristoro dopo gara.

Ciò che resta del ristoro dopo gara.

Pastore e Rossin. E al terzo posto Macheda, assente alla premiazione.

Pastore e Rossin. E al terzo posto Macheda, assente alla premiazione come protesta contro l'organizzazione.

Sottocornola, Lupato e Milivinti.

Sottocornola, Lupato e Milivinti.

Tutti i campioni italiani enduro 2014 sul podio di Rocca di Papa.

Tutti i campioni italiani enduro 2014 sul podio di Rocca di Papa.

Alex Lupato, quante ne hai di queste medaglie?

Alex Lupato, quante ne hai di queste medaglie?

Laura Rossin, finalmente un sorriso...

Laura Rossin, finalmente un sorriso...

E infine, le scuse
Forse avremmo dovuto aprire questo articolo proprio con le scuse di Achille Valente, uno degli organizzatori dell’evento, per tutte le cose che non hanno funzionato durante il corso della gara.
Ma non lo abbiamo fatto, perché alla fine la gara si è svolta e perché i concorrenti, nonostante l'approccio iniziale difficile sul percorso romano, hanno trovato il modo migliore di interpretarlo e di dare spettacolo.
Alla fine il campionato italiano c'è stato.

Achille Valente apre le premiazioni rivolgendo le scuse dell'organizzazione a tutti i concorrenti.

Achille Valente apre le premiazioni rivolgendo le scuse dell'organizzazione a tutti i concorrenti.

Difficile additare un solo individuo come responsabile e/o colpevole per tutto ciò che non ha funzionato, perché non sarebbe corretto.
Oggi è stata una giornata di sport che, fortunatamente, si è conclusa bene, lasciando non pochi strascichi negli animi dell’organizzazione, dei concorrenti, delle autorità locali, ma anche in Fci.
Tavole con chiodi lungo il percorso, fettucce e indicazioni (fra l’altro spesso di piccole dimensioni) rimosse a poche ore dal via, persone ignare sul percorso e addirittura cavalli a passeggio che hanno costretto i rider a rallentare o addirittura fermarsi.

Le tavole con chiodi trovate sul percorso di gara. Siamo sicuri di vivere in un Paese civile?

Le tavole con chiodi trovate sul percorso di gara. Siamo sicuri di vivere in un Paese civile?

Oggi se ne sono viste di tutti i colori, ma non è stata una giornata da dimenticare.
Anzi.
Con Franco Monchiero e con tanti rider dell’enduro italiano si è avuto modo di parlare proprio della necessità di innalzare il livello di attenzione verso l’organizzazione delle gare, di una più attenta selezione delle località ospitanti le gare che contano e soprattutto di una maggiore considerazione dell’enduro a livello federale.

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L’enduro, nonostante a Rocca di Papa ci fossero “solo” circa 150 partenti, non è più una disciplina per pochi.
Sta crescendo in maniera capillare e ha bisogno di un’attenzione crescente.

Cliccate qui per scaricare le classifiche del campionato italiano enduro 2014.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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