ROCCA DI PAPA - Alex Lupato si becca il secondo titolo italiano di enduro (vincendo tutte e tre le Ps) e anche Laura Rossin conferma la maglia tricolore nella categoria femminile.
Il teatro di questa sfida sono stati Rocca di Papa e Monte Cavo, ovvero due scenari molto cari agli appassionati di Mtb di Roma.
Boschi di castagno e pendenze morbide, con 4 Ps impegnative, soprattutto in termini di energie da profondere sui pedali, anche durante la Ps stessa.
Sì, un contesto diverso rispetto ai trail liguri, piemontesi o lombardi, ma che alla fine ha fatto emergere davvero le qualità dei rider, sia atletiche che tecniche.
C’era tanto da pedalare e il fondo battuto in qualche occasione ha lasciato interdetti i rider, ma il Bike Store Racing Team ha saputo abbinare bene i tratti pedalati a quelli tecnici con il risultato che se si prendevano sotto gamba le Ps si finiva facilmente per terra.
La giornata torrida sulla montagna dei biker romani, però, è stata funestata anche da una serie di inconvenienti che ne hanno compromesso il regolare svolgimento.
L’organizzazione, infatti, a causa di cavalli vaganti e di escursionisti a piedi sui trail ha dovuto annullare la Ps4 creando non poco dissenso fra i concorrenti, già provati da una segnaletica carente nelle precedenti Speciali.
Ma di questo vi parleremo più avanti.
La gara di Rocca di Papa, comunque, è stata combattuta e nessuno ha sottovalutato l’impegno: in ballo c’era una maglia tricolore e tutti i big dell’enduro italiano hanno onorato l’evento dando il massimo.
Caldo, mamma che caldo
E’ stato il primo weekend d’estate italiano e qui sui Castelli Romani, a un tiro di schioppo da Roma, sembrava di essere nel pieno di una giornata di agosto.
In tanti sono partiti con il casco integrale, senza zaino idrico (è questa la nuova tendenza?), pronti a una battaglia durissima, perché pedalare a manetta in Speciale non è proprio cosa facile.
Partenza alle 8,30.
Partono prima le donne.
E adesso lasciamo parlare le immagini.
E infine, le scuse
Forse avremmo dovuto aprire questo articolo proprio con le scuse di Achille Valente, uno degli organizzatori dell’evento, per tutte le cose che non hanno funzionato durante il corso della gara.
Ma non lo abbiamo fatto, perché alla fine la gara si è svolta e perché i concorrenti, nonostante l'approccio iniziale difficile sul percorso romano, hanno trovato il modo migliore di interpretarlo e di dare spettacolo.
Alla fine il campionato italiano c'è stato.
Difficile additare un solo individuo come responsabile e/o colpevole per tutto ciò che non ha funzionato, perché non sarebbe corretto.
Oggi è stata una giornata di sport che, fortunatamente, si è conclusa bene, lasciando non pochi strascichi negli animi dell’organizzazione, dei concorrenti, delle autorità locali, ma anche in Fci.
Tavole con chiodi lungo il percorso, fettucce e indicazioni (fra l’altro spesso di piccole dimensioni) rimosse a poche ore dal via, persone ignare sul percorso e addirittura cavalli a passeggio che hanno costretto i rider a rallentare o addirittura fermarsi.
Oggi se ne sono viste di tutti i colori, ma non è stata una giornata da dimenticare.
Anzi.
Con Franco Monchiero e con tanti rider dell’enduro italiano si è avuto modo di parlare proprio della necessità di innalzare il livello di attenzione verso l’organizzazione delle gare, di una più attenta selezione delle località ospitanti le gare che contano e soprattutto di una maggiore considerazione dell’enduro a livello federale.
L’enduro, nonostante a Rocca di Papa ci fossero “solo” circa 150 partenti, non è più una disciplina per pochi.
Sta crescendo in maniera capillare e ha bisogno di un’attenzione crescente.
Cliccate qui per scaricare le classifiche del campionato italiano enduro 2014.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.