Quanto posso fidarmi di un telaio in fibra di carbonio?

Simone Lanciotti
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Quanto posso fidarmi di un telaio in fibra di carbonio?

Simone Lanciotti
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Maurizio
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Buonasera a tutti, io sono intenzionato all'acquisto di una biammortizzata, avrei preso in considerazione una Ghost Kato Fs 8 in alluminio oppure una Gt Sensor Carbon PRO. Due bici totalmente diverse nel telaio, ma montate bene entrambi.
La mia paura è la fragilità che gira attorno al mito "carbonio”: qualcuno può aiutarmi nel capire quali pregi o difetti si aggirano intorno al carbonio.
Grazie e buona serata.

Risponde Simone Lanciotti
Il carbonio non sarebbe diventato un “mito” se fosse stato fragile...
L’industria della Mtb lo ha universalmente adottato per svariati motivi.
La fibra di carbonio non è solo una manovra di marketing che serve a giustificare prezzi più elevati.
Questo materiale è effettivamente superiore all’alluminio e in generale alle leghe metalliche sotto diversi punti di vista.
Questi sono i principali:

- rapporto leggerezza/rigidità
- rapporto leggerezza/solidità strutturale
- elasticità modulabile in base a esigenze specifiche (in base alle caratteristiche costruttive della fibra di carbonio)
- longevità meccanica
- resistenza agli impatti (in base alle caratteristiche costruttive della fibra di carbonio)
- migliore assorbimento delle vibrazioni

Ovviamente, c’è fibra di carbonio e fibra di carbonio e nell’articolo in cui abbiamo spiegato come si costruisce un telaio in fibra (ti consigliamo di leggerlo se non lo avessi già fatto) ci si può rendere conto di quanto sia delicata la fase produttiva.
E di quanto la qualità dei materiali impiegati influisca in maniera netta sulle prestazioni finali del telaio.
Tanta tecnologia e tanta manodopera, però, innalzano i costi e infatti fra la Ghost (2599€) e la Gt (4599€) che hai individuato ci sono ben 2000€ di differenza che non dipendono solo dalla presenza della fibra di carbonio.
Gli allestimenti fra le due bici sono abbastanza simili fra loro, ma la Gt può contare su una garanzia a vita sul telaio, mentre la Ghost si “limita” a 5 anni.

Perché scegliere il carbonio?
I benefici maggiormente avvertibili su un telaio in fibra di carbonio sono due: leggerezza e facilità di guida.
Spieghiamoci meglio: la maggiore facilità di guida deriva da un migliore assorbimento degli impatti e quindi da un comfort superiore.
Il carbonio riesce a dissipare meglio le vibrazioni e in sella si ha la sensazione di un migliore controllo del mezzo. Ecco spiegata la maggiore facilità di guida.
Quindi, se cerchi un mezzo più leggero, più piacevole da guidare e hai un budget superiore da spendere, allora opta per un telaio in carbonio.

Perché scegliere l’alluminio?
La lega d’alluminio (o lega leggera) è in pratica l’unica alternativa al carbonio sui telai a doppia sospensione.
L’alluminio consente di raggiungere livelli di leggerezza discreti, ha tanta rigidità, reazioni più brusche e, in generale, un costo inferiore al carbonio.
Il telaio in alluminio è una scelta indicata per chi cerca reattività e/o ha un budget ridotto da spendere.

La zona di sterzo di un telaio Mondraker Foxy Carbon durante il processo produttivo.

La zona di sterzo di un telaio Mondraker Foxy Carbon durante il processo produttivo.

Sulla solidità del carbonio…
L’abbiamo detto: c’è carbonio e carbonio. Esteticamente è difficile distinguere quello di buona fattura da quello di qualità mediocre.
I marchi di spicco rappresentano di per sé una garanzia, ma nella scelta affidati a chi ti offre una garanzia estesa, sia esso un artigiano o un brand di riferimento.
Il carbonio è solido e non si rompe più frequentemente di uno in alluminio, anzi.
Sta a te adesso scegliere.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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