Marco
via e-mail
Ciao redazione, ho visto il nuovo Shimano Xtr e non capisco perché debba avere due tipi di mozzo posteriore. Uno a 11v e uno a 12v. Ma quello a 11v è compatibile con il pacco pignone attuale?
Non capisco perché fare due mozzi diversi.
Ciao grandi!
Risponde Simone Lanciotti
Il nuovo Shimano Xtr è un gruppo che, nelle intenzioni del marchio giapponese, si rivolge alle competizioni Xc ed enduro e per questo motivo ha adottato una serie di accortezze che in apparenza possono sembrare poco significative.
E il mozzo ne presenta alcune, come tu stesso hai notato.
Il nuovo Shimano Xtr porta al debutto (ahimè) un nuovo standard di cassetta, che è differente da quella Shimano 11v attuale e da quella Sram XD, specifico per il nuovo disegno del pacco pignoni Shimano.
Avendo in mente le esigenze di chi fa agonismo ad altissimo livello, Shimano ha pensato ad un mozzo posteriore compatibile 12v (con battute di 148 o 142 mm) e ad un mozzo posteriore compatibile 11v (sempre con battute di 148 o 142 mm) ma con flange più distanti fra loro di 4,7 mm.
Come vi mostriamo nella foto in basso.
Questa maggiore distanza (come spiegato nell'articolo di presentazione dello standard Boost) permette una campanatura più regolare ai raggi della ruota posteriore, a tutto vantaggio della precisione di guida e della solidità della ruota nella guida in discesa.
Parliamo di un dettaglio che, su ruote del diametro di 29”, può farsi sentire e che Shimano ha pensato per l’ambito enduro.
Sempre sull’ambito mozzi, vale la pena menzionare che oltre ai mozzi compatibili con raggi a testa curva (cioè quelli più diffusi da sempre) ha previsto anche dei mozzi per raggi a testa dritta, sempre con attacco disco CenterLock.
Lo scorrimento è affidato, in tutti i casi, al classico schema a coni e sfere, adeguatamente aggiornato e ancor più affinato.
Le novità che il nuovo Shimano Xtr introduce sono molteplici e per tale ragione se avete altre domande da porci vi invitiamo ad inoltrarle all’indirizzo di redazione.
Fra non molto avremo modo di provarlo per bene e di capirne virtù e limiti.
Perciò restate sintonizzati…
Per informazioni RideXtr.com
Condividi con
Tags
Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.