Biomeccanica sulla Mtb da trail o enduro: ha senso oppure no?

Daniele Concordia
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Biomeccanica sulla Mtb da trail o enduro: ha senso oppure no?

Daniele Concordia
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Filippo
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Ha senso fare una visita biomeccanica sulla Mtb da trail/enduro?
La stragrande maggioranza delle persone fanno da sole, ma io credo che un tecnico trovi la posizione migliore, oltre che per una pedalata efficace anche per evitare dolori articolari e di schiena, a prescindere dalla disciplina.
Qual è il vostro pensiero a riguardo?

Risponde Daniele Concordia
Ciao Filippo, la tua domanda non è affatto banale e mi trovi in parte d'accordo.
Dico “in parte”, perché il concetto di biomeccanica cambia molto in base alla disciplina praticata.
Restando nell'ambito Mtb ed escludendo la strada, che ha un concetto di biomeccanica ancora diverso, possono esserci differenze in termini di assetto anche tra ciclisti che praticano Xc, Marathon o che magari non fanno gare, nonostante la bici utilizzata sia spesso la stessa.
Nel trail/enduro, le esigenze sono ancora diverse.



In generale, se la parte pedalata e la performance hanno il ruolo più importante, è fondamentale avere un assetto redditizio ed “economico”, ovvero in grado di far spendere meno energie col passare dei chilometri.
Nelle situazioni in cui si presta maggiore importanza alla guida, sia con obiettivi agonistici, sia per il semplice divertimento, la ricerca dell'assetto ideale è un po' meno scientifica, ma pur sempre importante per sfruttare al massimo la Mtb.

Ed ecco che arriviamo a parlare del trail riding o dell'enduro, discipline in cui non si mantiene quasi mai una posizione fissa, ma ci si muove spesso sulla bici.
Allo stesso tempo, nelle salite di montagna o nei trasferimenti tra una PS e l'altra nelle gare di enduro bisogna poter contare su un mezzo comodo e il più pedalabile possibile, cosa che spesso risulta difficile a causa delle bici non leggerissime, dalle protezioni indossate, magari dal casco integrale e da altri fattori che penalizzano la parte pedalata.

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Ma pensandoci bene, un assetto meno stancante e più redditizio in salita può far arrivare più freschi all'imbocco della discesa, affrontandola con maggior lucidità.
Non solo, durante la discesa stessa si dovrebbe avere un bilanciamento dei pesi perfetto, cosa non proprio scontata e difficile da ottenere per chi non ha molta esperienza e quindi non riesce ad “ascoltare” le proprie sensazioni. E il bilanciamento si ottiene anche con le giuste regolazioni dei punti di appoggio (sella, pedali e manubrio).
È vero che sulle bici moderne la ricerca dell'assetto è molto più intuitiva, grazie al forte sviluppo che c'è stato sul fronte delle geometrie, ma una figura professionale che osservi in modo critico dall'esterno potrebbe essere utile.

Quindi, anche secondo me fare una visita biomeccanica sulla Mtb da trail o enduro potrebbe essere una buona abitudine, ma bisognerebbe affidarsi ad un tecnico sufficientemente esperto nel settore fuoristrada e in grado di distinguere le differenze tra le varie discipline.
A mio avviso, su una bici da trail i fattori da osservare con maggior interesse sono: la sella (regolazione, ma anche modello giusto), la zona manubrio (altezza, larghezza e lunghezza attacco, ma anche la regolazione dei comandi) e il bilanciamento dei pesi in posizione da discesa (in piedi sui pedali).
La configurazione corretta e personalizzata di questi fattori garantisce di solito una maggiore sicurezza e padronanza con la propria Mtb.

Biomeccanica sulla Mtb da trail
La posizione delle leve freno, insieme a quella della leva del telescopico, può incidere in modo importante sul comfort, sulla sicurezza e sulle prestazioni.

Anche scarpe, pedali e tacchette andrebbero osservate, ma principalmente per essere sicuri di avere la massima stabilità e il giusto comfort nelle lunghe pedalate.
Da questo punto di vista, vi consigliamo di valutare la realizzazione di solette personalizzate.
Ne abbiamo parlato qui:

Per concludere, quindi, su una bici da trail serve un assetto armonioso e confortevole, che è garantito dalla posizione, ma soprattutto dalle sospensioni: i due fattori vanno a braccetto, quindi insieme al controllo biomeccanico sarebbe opportuno far controllare che forcella e ammortizzatore siano in buono stato e regolati a puntino.

Se non hai troppa confidenza con le sospensioni e le loro regolazioni, dai uno sguardo a questo articolo:

Qui gli altri articoli che parlano dell'assetto in sella.

Qui gli altri articoli sulla biomeccanica.

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Sull'autore
Daniele Concordia

Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.

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