Ammortizzatore verticale o orizzontale: cosa cambia?

Simone Lanciotti
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Ammortizzatore verticale o orizzontale: cosa cambia?

Simone Lanciotti
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Giuseppe
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Salve ragazzi, innanzitutto mi devo complimentare per la vostra professionalità. Vorrei che mi spiegaste la differenza tra la posizione orizzontale e verticale dell'ammortizzatore e, visto che amo lo sterrato, quale delle due è meglio per attutire le asperità del terreno. Il mio obiettivo è ridurre i danni vertebrali. Ad ogni modo vi ringrazio per avermi dato la possibilità di scrivervi. Saluti da Peppe.

Risposta di Simone Lanciotti
A livello di capacità di assorbimento degli impatti e di comfort le due posizioni dell'ammortizzatore non comportano reali differenze.
A livello di geometrie del triangolo anteriore, invece, può cambiare molto.

Santa Cruz (in foto la Bronson) con la geometria Vpp è uno dei marchi che ha sposato la posizione orizzontale (o assimilabile a tale) dell'ammortizzatore.

Santa Cruz (in foto la Bronson) con la geometria Vpp è uno dei marchi che ha sposato la posizione orizzontale (o assimilabile a tale) dell'ammortizzatore.

La posizione orizzontale (o assimilabile a tale) di solito è la più comunemente impiegata per ottenere un triangolo anteriore più basso e più compatto, ovvero, come dicono gli americani, per ridurre l'altezza dello standover. Che in italiano si traduce, in gergo, come l'altezza del cavallo (per capire di cosa si tratta guarda la foto in fondo a questo articolo).
Uno standover più basso migliora la maneggevolezza della bici e la sua guidabilità perché sposta verso il basso il baricentro.

Canyon ha dimostrato con diversi modelli di preferire la posizione verticale dell'ammortizzatore. Con uno studio attento sulla forma del tubo orizzontale e del leveraggio della sospensione è riuscita a dare alla nuova Spectral uno standover contenuto.

Canyon ha dimostrato con diversi modelli di preferire la posizione verticale dell'ammortizzatore. Con uno studio attento sulla forma del tubo orizzontale e del leveraggio della sospensione è riuscita a dare alla nuova Spectral uno standover contenuto.

Anche la posizione verticale, comunque, permette di arrivare al medesimo risultato.
Le due soluzioni solitamente vengono adottate in base alle necessità funzionali della sospensione posteriore e all'assetto in sella che si è deciso per una data bici.
Nella scelta della posizione dell'ammortizzatore anche l'estetica conta, ma solo se ha una ragione di "brand identity" e soprattutto se ha una motivazione tecnico-funzionale. Prendi ad esempio le Santa Cruz o le Ibis: a chi conosce bene la Mtb basterebbe la loro silhouette per capire di quale bici si tratta.
Infine, se hai problemi vertebrali ti consigliamo di optare per modelli di bici biammortizzate che abbiano un travel di almeno 120 mm e ruote da 29 pollici, per assicurarti il maggiore comfort possibile.

Per quanto riguarda lo standover, ecco l'illustrazione grafica di cosa si tratta.

Ecco spiegata l'altezza dello standover o "altezza del cavallo".

Ecco spiegata l'altezza dello standover o "altezza del cavallo".

Se avete altre domande scriveteci qui.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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