Tom Pidcock critica il percorso olimpico di Parigi.
Il campione del mondo in carica, nonché vincitore delle Olimpiadi di Tokyo è atterrato in Francia un paio di giorni fa ed ha girato sul percorso che lunedì 29 luglio sarà teatro di sfida dell'XCO maschile.
Durante la conferenza stampa ufficiale dei Giochi, però, Pidcock ha criticato il percorso olimpico, giudicandolo troppo semplice.
«È un circuito insipido e penso che avrebbero potuto fare un lavoro migliore per disputare un'altra gara di Mtb. Non è il miglior circuito del mondo, ma è uguale per tutti, quindi… ”
Poi ha continuato spiegando che: «Amiamo la Mtb per i percorsi che puoi percorrere, per i posti in cui puoi andare. Quando scendi semplicemente da una bella collina di ghiaia non è proprio andare in mountain bike... Su un tracciato come questo non devi pensare molto, c'è una traiettoria, tu devi seguirla e basta».
Con queste dichiarazioni, Tom Pidcock conferma di essere un vero biker nel DNA e, anche se non corre molto spesso in Mtb, ogni volta che torna tra di noi è capace di attirare l'attenzione con delle dichiarazioni schiette, senza giri di parole.
E pensandoci bene, Tom non ha tutti i torti riguardo al percorso di Parigi...
Decisamente più "morbida" è stata invece l'altra inglese Evie Richards, che riguardo al percorso di Parigi ha detto: «Non voglio dire che non sia abbastanza difficile. Penso che, per noi atleti, un circuito naturale le cui condizioni cambiano sia qualcosa di attraente, è dove ci piace competere. Ma penso anche che gli organizzatori abbiano fatto del loro meglio, considerando la vicinanza a Parigi. Immagino che non sia facile improvvisare un percorso di mountain bike ovunque».
«Se fossi il designer lo renderei più naturale, ma percorsi così artificiali sono ormai la normalità per le Olimpiadi. È un circuito diverso rispetto a quelli su cui corriamo di solito in Coppa del Mondo, ma è normale, perché le gare di Coppa si svolgono da qualche parte sulle Alpi o in località più favorevoli alla Mtb. Qui siamo molto vicini al centro della città...».
Qui sotto, un approfondimento sugli avversari degli azzurri e i possibili outsider per le gare XCO di Parigi:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.