Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto tante domande sulla Epic 8 di Specialized, che abbiamo presentato qualche settimana fa sia sul sito che sul canale YouTube.
La scomparsa del Brain ha destabilizzato tanti fedeli clienti del marchio di Morgan Hill ed ha aperto le porte a chi non ama le sospensioni automatiche, ma ha generato anche tanta curiosità intorno a questo nuovo progetto.
Le numerose domande sulla Epic 8 che ci avete fatto ci hanno spinto ad approfondire il discorso con Specialized stessa.
Ad esempio, perché è stato tolto il Brain?
Quali modifiche “strutturali” sono state fatte sul telaio?
Cambia il comportamento tra i modelli con e senza Flight Attendant?
Abbiamo posto queste ed altre domande a Silvio Coatto (Specialized Italia), che con il supporto di Brian Gordon (Product Manager del progetto Epic 8) ci ha risposto fornendoci delle informazioni molto interessanti.
- Per molti la vera Epic è quella con il Flight Attendant, perché ha le sospensioni automatiche che sono un segno distintivo della full da gara di Specialized. Nello specifico, perché è stato tolto il Brain?
- Tutto è nato dal successo della Epic Evo: i corridori erano più contenti di usare la Evo con sospensioni tradizionali rispetto alla Epic con il Brain, siamo partiti da lì per creare la nuova Epic 8. Ma è importante sottolineare che abbiamo creato un pacchetto sospensioni personalizzato, che dona un comportamento ottimizzato per le gare e una reattività in pedalata molto simile a quella che si aveva sulle bici con il Brain. Abbiamo scelto la soluzione che ritenevamo più opportuna per una bici da gara, poi non è detto che in futuro non ritorni il Brain.
- Caratteristiche del telaio: si è parlato di una nuova costruzione del carbonio, soprattutto nella zona di fissaggio per l'ammortizzatore. Com'è cambiata questa zona? Questa modifica strutturale interessa anche altre zone del telaio?
- Le modifiche principali a livello strutturale sono state fatte sul tubo orizzontale. Prima l'ammortizzatore veniva fissato su due “triangolini” di carbonio che venivano incollati sul telaio, questo richiedeva l'utilizzo di più materiale e il peso aumentava. Il nuovo stampo ha una struttura unica, le fibre di carbonio si prolungano dalla parte superiore del top tube fino al supporto dell'ammortizzatore. In questo modo è possibile sfruttare meglio le proprietà del materiale, aumentando la solidità e diminuendo il peso. Non a caso, solo nella zona di fissaggio dell'ammortizzatore sono stati risparmiati 24 grammi.
Ovviamente è cambiato il tubo obliquo, che è forato per ospitare il vano portaoggetti Swat, di conseguenza si è lavorato anche sulle altre zone del tubo stesso per mantenere la rigidità e solidità.
Nelle altre zone del telaio è stato ottimizzato l'impiego dei materiali, ma non ci sono stati dei cambiamenti troppo marcati.
- Queste modifiche sul metodo costruttivo sono presenti anche sui telai non S-Works in fibra Fact 11M?
- Sì, su tutti i telai della nuova Specialized Epic 8.
- Nello specifico in cosa differisce la fibra Fact 12M dalla 11M?
- Sui telai S-Works, realizzati in carbonio Fact 12M, le fibre sono di qualità maggiore e con un miglior rapporto rigidità-peso. I telai in carbonio Fact 11M si utilizzano delle fibre meno pregiate e per mantenere le stesse caratteristiche, prestazionali e strutturali, bisogna utilizzare più strati. Esteticamente sono uguali, perché gli strati vengono aggiunti dall'interno, ma il peso è leggermente superiore.
Inoltre, i telai S-Works hanno un link dell'ammortizzatore in carbonio e delle viti in titanio, che fanno risparmiare altri 15 grammi.
Nello specifico, il telaio S-Works in carbonio Fact 12M pesa 1780 grammi con ammortizzatore SIDLuxe incluso (76 grammi in meno del precedente Epic Evo), mentre il telaio in carbonio Fact 11M pesa circa 1930 grammi, sempre con ammortizzatore incluso.
- Si è parlato anche di un miglior assorbimento delle vibrazioni (-12%). Questo è dovuto alla struttura del telaio o al mix tra nuovo telaio e schema sospensivo ottimizzato?
- Dipende dall'unione di taratura e cinematica delle sospensioni, quindi non è legato alle caratteristiche del carbonio. Oltre a questo, sono state ridotte le oscillazioni indotte dal pedale per fornire maggiore efficienza in pedalata. In poche parole, abbiamo ottenuto il meglio in entrambe le situazioni.
- A proposito di schema sospensivo: cosa è cambiato nella disposizione dei vari link e perni?
- La differenza principale riguarda il link della sospensione posteriore, che è posizionato più basso, così come il fissaggio dell'ammortizzatore stesso. Questo genera un rapporto di leva diverso, che richiede più forza per far partire ammortizzatore. In sostanza si ha una curva di compressione meno progressiva e un maggior supporto iniziale.
- Tuning ammortizzatore: si è parlato in modo specifico delle modifiche fatte nella parte aria (camera positiva più voluminosa ed eliminazione token), meno di quella idraulica. Oltre ad optare per le tre posizioni, come si è lavorato da questo punto di vista?
- Le modifiche più importanti sono state fatte nella posizione intermedia, che chiamiamo Magic Middle. Qui abbiamo una prima parte più dura, ottenuta grazie al lavoro sulle basse velocità di compressione (qui spieghiamo cosa sono, ndr) e una parte centrale più lineare, che diventa progressiva nel finale. In questo modo, quando ci si alza sui pedali l'ammortizzatore resta sempre sostenuto, reattivo e permette di trasferire tutta la forza a terra.
Al contrario, la posizione aperta dell'ammortizzatore genera una curva molto lineare, con un freno idraulico quasi inesistente. Per amplificare questa caratteristica si è lavorato anche sulla parte aria aumentando il volume della camera positiva, nella quale non si utilizzano i token e nemmeno lo spessore presente nel SIDLuxe di serie, ma viene inserito un “jounce bumper”, ovvero un tampone di fine corsa che viene utilizzato anche sulla Epic World Cup.
- Anche la forcella ha un tuning specifico?
- Sì, stessa cosa dell'ammortizzatore, soprattutto nella modalità Magic Middle.
- Tra i modelli con e senza Flight Attendant cambia qualcosa sul comportamento delle sospensioni?
- No, cambia solo l'attivazione iniziale (elettronica o meccanica, ndr), che sui modelli S-Works con Flight Attendant è comunque legata alle impostazioni del sistema. Se lo disattivi e vai in modalità manuale, il comportamento è uguale a quello che si avrebbe con il comando meccanico TwistLoc a tre posizioni.
- Geometrie: invertendo il flip chip da High (di serie) a Low, quanto cambia l'angolo sella? E il reach quanto si accorcia? Sulla tabella non è specificato...
- In posizione High, il piantone misura 76 gradi, mentre in posizione Low ha un angolo di 75,5 gradi. Il reach misura 445 mm in posizione High (telaio taglia M), mentre in posizione Low si accorcia di mezzo centimetro, arrivando a 450 mm. In generale, il reach è più lungo di 15 mm su tutte le taglie.
- Molte aziende, sulle bici da Xc stanno realizzando dei tubi piantone super verticali, oltre i 76,5/77 gradi. Perché Specialized non è andata oltre? C'è un motivo specifico o è dovuto a qualche limite costruttivo?
- Abbiamo visto e analizzato il trend delle altre aziende, ma il fatto di avere una Mtb più reattiva, che si siede meno, permette di non estremizzare questo parametro. Inoltre, i dati forniti dal sistema di posizionamento Retul non invitano ad andare oltre.
In questi casi è importante distinguere la geometria statica da quella dinamica, perché i numeri sulla carta contano fino a un certo punto, bisogna vedere come variano questi numeri mentre si pedala o si guida in discesa. Senza dimenticare, infine, che non tutte le aziende misurano l'angolo piantone nello stesso modo.
- Ci sono eventuali aspetti che Specialized vuole evidenziare?
- Ricollegandoci alla domanda precedente, ci teniamo a precisare che la Epic 8 ha un vantaggio davvero unico in termini di “geometria dinamica”.
Confrontandola con la precedente Epic Evo, vediamo che la nuova Epic 8 ha un angolo sterzo più aperto (- 0.7°) e un movimento significativamente più basso (- 8mm). Ciò che siamo riusciti a ottenere con la Epic 8 è un altro scenario, è il “meglio di entrambi i mondi”.
Grazie alla nuova cinematica (curva di leva e antisquat ottimizzati) abbiamo una bici che rimane più alta durante la pedalata. Il risultato è che la geometria dinamica della nuova Epic 8 indica un movimento centrale più basso di soli 3 mm mentre si pedala, quindi le possibilità di urtare rocce o radici con i pedali mentre si pedala non sono maggiori rispetto alla precedente Epic Evo.
Sull’altro versante, quando si scende (non si pedala) il rider sfrutta al meglio i vantaggi del movimento centrale più basso di 8 mm per curve sicure e stabilità superbe. Ciò significa che la Epic 8 offre tutti gli aspetti positivi di una geometria più bassa/più aperta, ma non gli svantaggi dei pedali che toccano e delle difficoltà in curva in salita.
Qui sotto, i dettagli e le prime sensazioni in sella alla Specialized Epic 8 S-Works:
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.