CAMPOCHIESA DI ALBENGA - La Orbea Oiz di Chiara Teocchi è stata la prima bici a tagliare il traguardo della gara Elite femminile dell'XCO Coppa Città di Albenga, gara internazionale C1 in cui la bergamasca del Team Orbea Factory Racing ha dominato dopo una lotta contro Giada Specia e Martina Berta, rispettivamente seconda e terza.
Qui sotto l'intervista che le abbiamo fatto dopo il traguardo:
Dopo la gara, la Orbea Oiz di Chiara Teocchi era sul cavalletto ancora infangata, ma ci sembrava il momento giusto per fare qualche scatto e parlarvi delle scelte tecniche, delle pressioni e degli altri dettagli.
Innanzitutto, il telaio è in taglia S (Chiara è alta circa 155 cm) e con una colorazione "Factory" che inizialmente era dedicata solo al team ufficiale, ma che ora è disponibile per tutti.
Il gruppo è uno Shimano XTR completo, con corona anteriore da 32 denti e pedivelle da 165 mm.
Ovviamente, anche i pedali sono Shimano XTR e sulla pedivella destra si nota il misuratore di potenza 4iii Precision.
Al posteriore troviamo una cassetta 10-51.
Anche i freni sono XTR, con dischi da 160 mm avanti e dietro: scelta comprensibile, visto che Chiara è molto leggera (circa 55 kg).
Vicino alla leva freno si nota il comando remoto Orbea Squidlock, che aziona sia le sospensioni, sia il reggisella telescopico, che sono marchiati FOX.
Il telescopico è un Transfer SL con escursione di 75 mm, sul quale è montata una sella Pro Stealth Team Carbon.
La forcella è una FOX 34 Step Cast Factory da 120 mm, che Chiara gonfia ad una pressione di 60 psi.
L'ammortizzatore è un FOX Float SL Factory, sempre con travel di 120 mm, gonfiato ad una pressione di 100 psi.
Le ruote sono delle Oquo MP30 LTD, con cerchi in carbonio dal canale di 30 mm e mozzi DT Swiss 240.
Il Team Orbea Factory Racing utilizza delle gomme Maxxis.
Per la gara di Albenga, Chiara Teocchi ha scelto una Rekon Race da 2.40" WT davanti e una Aspen da 2.40" WT con mescola MaxxSpeed dietro.
Anche con il fango, al posteriore ha scelto una copertura votata alla scorrevolezza, ma con inserto al suo interno, nello specifico un PTN R-Evolution.
Le pressioni? Molto basse, ma consone al peso dell'atleta: 1.05 bar all'anteriore e 1.15 bar al posteriore.
Chiudiamo con la zona manubrio, in cui troviamo un dettaglio interessante, ovvero l'attacco personalizzato da Orbea solo per i riders ufficiali.
Nello specifico, Chiara Teocchi ha richiesto uno stem da 60 mm con un'inclinazione di -20 gradi.
La piega è una OC (marchio di Orbea) in carbonio con backsweep di 9 gradi, tagliata a 70 cm.
Okay, ma quanto pesa la Orbea Oiz di Chiara Teocchi?
Chiara e il suo meccanico confessano di non averla mai pesata (in realtà non pesano nessuna bici del team), ma dichiarano un valore inferiore ai 10 kg: circa 9,8 kg con pedali inclusi.
Trattandosi di un telaio taglia S, il più piccolo e quindi anche il più leggero, il valore dichiarato potrebbe corrispondere a quello reale o discostarsi di pochi grammi.
Qui sotto, il test della Orbea Oiz:
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Per altre informazioni Orbea.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.