La strana storia della Mtb da enduro

Simone Lanciotti
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La strana storia della Mtb da enduro

Simone Lanciotti
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La strana storia della Mtb da enduro… è davvero strana.
10-12 anni fa era la bici del momento, quella che arrivò ad influenzare anche le Mtb da Xc con le sue geometrie sempre più audaci.
Era versatile, capace, abbastanza leggera (13-14 Kg) e soprattutto bastava che appartenesse alla categoria delle “Mtb da enduro” per diventare subito strafiga.

E adesso?

Da un po’ di anni si sono spenti i riflettori e la strana storia della Mtb da enduro sembra ormai avviata verso l’epilogo.
O forse no.
Forse qualcuna rimarrà, magari quelle più audaci e capaci di rompere gli schemi convenzionali (mi viene da pensare alla Trek Slash di ultima generazione), ma forse esistono già tante alternative più furbe alle Mtb da enduro.

La strana storia della Mtb da enduro
Ottobre 2012: Specialized, durante l'ultima tappa del Superenduro a Finale Ligure, presenta ai principali media di tutto il mondo la prima Enduro 29, ovvero la prima con ruote da 29" ad avere un successo enorme. Questa Mtb ha sancito il definitivo ingresso delle "ruotone" in campo Mtb. Qui il test della versione S-Works
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Settembre 2023: Trek presenta la sesta iterazione della Slash, ovvero la Mtb da enduro compie un ulteriore passo in avanti. Sospensione posteriore da 170 mm con schema high pivot, ruote 29-27,5 pollici e sospensioni di ultima generazione. Qui la gamma completa Slash

Tutta colpa della Mtb da XC

Il titolo è provocatorio, ma è abbastanza vicino alla realtà.
Le cose stanno così: la Mtb da enduro 10 anni fa era la tipologia di bici che stava ricevendo la spinta evolutiva più forte.
Su geometrie, sospensioni e componenti.
In scia c’erano la Mtb da Xc e le trail bike, categoria, quest’ultima, ampiamente bistrattata e sottovalutata in Italia in quegli anni.

Ad un certo punto l’evoluzione dell’enduro cambia rotta e addirittura si interrompe.

Sono gli anni in cui la disciplina diventa sempre più elitaria e difficile (con l’EWS è diventata una specialità internazionale) e per questo le Mtb da enduro diventano sempre meno pedalabili e sempre più votate alla discesa (ricordate la Specialized Enduro del 2019?).

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Il sottoscritto durante il primissimo test con la Specialized Enduro di nuova generazione: la sospensione posteriore a 6 punti di infulcro aveva una chiara vocazione da discesista. Che in salita...

Ma non basta: a partire dal 2015 le e-Mtb irrompono sul mercato, cambiando tutto.
Se una volta cercavi e compravi la Mtb da enduro ad un certo punto ti sei ritrovato a desiderare la e-Mtb da enduro.
O magari a spostare l’attenzione verso una Mtb da trail riding che nel frattempo è diventata molto capace, molto versatile e molto più da enduro di una Mtb da enduro.

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Una foto realizzata durante il test della Specialized Epic Evo del 2022: qui il video Alcuni le chiamano Mtb da down country, ma in sostanza sono delle Mtb a doppia sospensione con escursione di 110-120 mm e una geometria "lower, longer and slacker".

A complicare (piacevolmente) le cose ci si mettono anche le Mtb da Xc che sono diventate dei piccoli mostri efficienti e super capaci e le gare di Coppa del mondo ne sono una dimostrazione lampante ed entusiasmante.
Si salta, si affrontano pendenze aspre e rock garden e l’enduro sembra davvero molto, molto vicino.

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E' con questa Santa Cruz Blur (qui i dettagli) che Daniele Braidot riesce a fare quel salto e passaggi anche ben più difficili durante una gara di cross country.

A cosa serve una Mtb da enduro se con una da Xc posso farci queste cose?

Quando gli appassionati hanno cominciato a pensare questo la Mtb da enduro è entrata nell’oblio.
O quasi, perché, comunque, qualche marchio ancora ci crede.

La strana storia della Mtb da enduro

Quindi la Mtb da enduro è finita?

No, non ancora, sebbene rispetto al passato il volume di vendite si sia ridotto di molto.
La cosa più strana è che la Mtb da enduro sia diventata una sorta di vittima sacrificale di se stessa: ha ispirato i modelli di bici con sospensioni meno generose e le nascenti Mtb elettriche fino a essere “fagocitata” da loro stesse.

La strana storia della Mtb da enduro
La Ibis Mojo Hdr è una delle prime a montare ruote da 26 pollici e, con un adattatore, passare alle ruote da 27,5 pollici (come nella foto): è il 2014 e questa è una delle Mtb da enduro di riferimento. Guardate quanto è "in piedi" l'angolo di sterzo: 67,5°. Qui l'articolo test completo
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Sempre 2014, ma questa è la Santa Cruz Nomad C di Steve Peat (qui i dettagli). Ruote da 27,5" e passaggio dei cavi esterno. Soprattutto quello del primo reggisella telescopico Fox, il Doss. Altri tempi... Aprite l'articolo e scoprite il peso che il meccanico di Peat, Jason Marsh, dichiarò per questa bici

Ho usato la parola “strana”, ma in realtà in tutto ciò non c’è nulla di strano: la Mtb è da sempre la bici che evolve più rapidamente, al punto da essere diventata la bici che guida l’evoluzione sotto tantissimi aspetti tecnici, fino ad influenzare (fortemente) anche il mondo road e gravel.
Forse non ci sarà un futuro per le bici da enduro, ma di sicuro si continuerà ad utilizzare le Mtb con quello spirito o con quella modalità di gara.

Magari con mezzi come la Orbea Occam SL (un ibrido strano fra la full da Xc e la full da trail riding) che in mani esperte diventano molto efficaci.
Quindi, mettetevi l’anima in pace: se siete biker è anche perché vi piace sperimentare e scoprire cose nuove, dalle gomme ai sentieri, dalle sospensioni alle app.

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Trek Powerfly Plus 7 (qui il test): è il 2016 è questa è una delle prime e-Mtb con escursione "generosa". Motore, batteria, trasmissione e sospensione stanno ancora cercando una convivenza che si possa definire accettabile. Le dimensioni degli elementi della sospensione seguono gli standard delle Mtb da enduro-trail dell'epoca, ma su un'elettrica non sono più adeguati. Basta guardare l'immagine successiva...
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Thok Gram RC (qui il test), 2023: il colpo d'occhio dice tantissime cose su come le e-Mtb da enduro siano evolute in 7 anni. Le prestazioni e la confidenza di guida sono aumentate in modo netto e con esse l'integrazione fra le parti, la solidità e l'ampiezza delle scelte oggi possibili.
Nell'ambito delle Mtb con escursione generosa, negli ultimi anni lo sforzo dello sviluppo dei produttori di bici si è concentrato sulle e-Mtb e il risultato è evidente in questa foto.

A pensarci bene la Mtb da enduro è già diventata la bici da bike park per intercettare le necessità di chi vive in prossimità di strutture con sistemi di risalita oppure è ancora la bici per chi vuole divertirsi in lunghe discese in montagna.
Ma con un fisico e determinazione da biker veri.
La strana storia della Mtb da enduro, quindi, non è ancora finita…

Qui tutti i nostri articoli sulle Mtb da enduro e qui invece l'archivio dei contenuti sulle Mtb da Xc

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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