Come si sceglie la scarpa da Mtb?
Quasi sempre la scelta la si fa considerando il tipo di attività che facciamo in Mtb.
Se sei un biker Xc scegli una scarpa da Xc.
Se pratichi enduro vai su una scarpa da enduro.
In sostanza, sembrerebbe che ogni tipologia di Mtb vorrebbe la sua tipologia di scarpa e questo approccio certamente funziona, ma se guardiamo i cataloghi delle scarpe da Mtb la grande proposta che troviamo potrebbe far nascere qualche dubbio.
Come mai ci sono così tanti modelli fra cui scegliere?
E’ solo un fatto di differenziazione dei prezzi oppure c’è dell’altro?
Ovviamente sì, c’è molto altro da considerare ed ecco perché abbiamo deciso di realizzare questo vademecum sulla scelta della scarpa da Mtb.
In questo articolo e nel video in basso vedrete solo scarpe Specialized, ma gli 8 criteri elencati di seguito sono validi per qualunque marca di scarpa.
Partiamo con il video e poi proseguite la lettura dell’articolo:
Le scarpe da Mtb di oggi differiscono per vari fattori:
1 - Sistema di chiusura
2 - Rigidità della suola
3 - Leggerezza
4 - Tasselli sotto la suola
5 - Protezione dagli impatti
6 - Comfort della calzata
7 - Protezione atmosferica o ventilazione
8 - Prezzo (anche se non è una motivazione tecnica)
Quindi, come si sceglie la scarpa da Mtb?
Per rispondere iniziamo a considerare le due discipline agonistiche della Mtb che si collocano agli estremi: cross country ed enduro.
C’è anche la DH, certo, ma quasi sempre le scarpe da enduro sono valide anche per la DH.
Xc ed enduro richiedono scarpe molto diverse fra loro, e fra poco spiegheremo in cosa differiscono, ma le loro caratteristiche le rendono quasi sempre immediatamente riconoscibili.
Le cose si complicano un po’ quando iniziamo a considerare le scarpe che si trovano nel mezzo: un po’ da enduro, un po’ da escursionismo, un po’ da Xc e, in generale, molto versatili e potenzialmente interessanti per una fetta di utenti molto vasta.
Molto più vasta di quanto si possa pensare.
L’obiettivo di questo articolo, appunto, è fare in modo che la scelta della scarpa da Mtb sia fatta in modo consapevole.
Analizziamo gli 8 fattori che contraddistinguono le moderne carpe da Mtb.
1- Sistema di chiusura
Nel complesso sono 4 i sistemi di chiusura oggi presenti sulle scarpe da Mtb: Boa, chiusura micrometrica, velcro e lacci.
Più una combinazione di questi 4 sistemi.
La vera differenza fra questi 4 sistemi è la superficie di tomaia coinvolta nella chiusura.
Maggiore è la superficie coinvolta, maggiore è il comfort che ne deriva, perché i punti di pressioni sul collo del piede sono ridotti, ovvero, sono distribuiti su una superficie maggiore.
Vediamo le caratteristiche tecniche dei 4 sistemi:
- Il Boa è molto rapido, si può regolare anche stando in sella, ha un ingombro contenuto (cioè è meno esposto al rischio di impatti) ed è molto rapido nell’allentare la tensione per sfilare la scarpa.
- La chiusura micrometrica è comparsa prima del Boa ed è oggi meno utilizzata che in passato. Permette una chiusura molto precisa, ma al contrario del Boa non sempre si riesce ad allentare la tensione con facilità e rapidità.
Nel complesso ha un ingombro simile al Boa ed è usata sulle scarpe performance.
- Il velcro è molto leggero, è molto rapido da regolare, ma non tiene a lungo la tensione impostata e per un uso prestazionale è il sistema meno indicato.
- I lacci, infine, sono efficaci, spesso serve il doppio nodo, non si possono regolare stando in sella e non sono soggetti a rotture. Se la cavano comunque bene anche in ambito performance.
Qual è il più confortevole di questi 4?
Ovvero, quale di questi 4 applica la forza della chiusura su una superficie maggiore del collo del piede?
Il migliore è il Boa, seguito dai lacci, chiusura micrometrica e infine velcro.
2 - Rigidità della suola
Questo è uno dei primi fattori che creano una vera differenza fra una scarpa e l’altra.
Maggiore rigidità = maggiore trasferimento di potenza sul pedale = migliore efficienza di pedalata
Alla rigidità, però, corrispondono anche:
Maggiore rigidità = maggiore rischio indolenzimenti del piede = minore comfort
Ma non solo: l’articolazione del piede e quindi la scarpa sono direttamente coinvolti tanto nella guida, quanto nell’assorbimento degli impatti in discesa.
Più la suola è rigida, minore sarà la propensione della scarpa a flettere e ad assorbire l’impatto.
Per questa ragione le scarpe da Dh-enduro hanno una suola con bassa rigidità e uno spessore maggiore, proprio per filtrare una parte delle sollecitazioni che arrivano al piede.
3 - Leggerezza
La leggerezza e la rigidità sono i fattori che caratterizzano le scarpe rivolte alla performance Xc.
Una scarpa leggera avvantaggia la pedalata (minore inerzia, maggiore prontezza) ed è un must per l’ambito agonistico Xc.
Una scarpa riesce ad essere leggera grazie all’adozione di una suola in fibra di carbonio, di una tomaia più sottile, di una tassellatura della suola meno estesa e di protezioni e rinforzi più sparuti.
Va da sé che una scarpa così sia da preferire per ambiti agonistici dove, fra l’altro, il comfort non risulta troppo penalizzato perché la durata della gara è intorno alle 2 ore.
Una scarpa del genere può anche essere utilizzata per uscite più lunghe, ma in tal caso è da valutare con più attenzione la voce comfort ovvero una scarpa meno focalizzata sull'efficienza di pedalata.
Ben vengano quindi suole meno rigide e con tassellatura più estesa per facilitare la camminata e magari anche con maggiori rinforzi sulla punta della scarpa.
4 - Tasselli sotto la suola
Se una scarpa è rivolta alla prestazione sui pedali oppure no lo si può capire osservando la suola.
Quella da Xc ha tasselli molto pronunciati, ma poco estesi.
Quella da enduro-trail ha tasselli meno pronunciati ed estesi su tutta la suola.
Con le prime si pensa solo a pedalare forte con il pedale ben agganciato per un circa un paio d’ore; con le seconde a pedalare, a guidare con il pedale anche sganciato e, come spesso capita, anche a camminare e a indossarle per svariate ore.
Quindi, la differenza è abissale.
5 - Protezione dagli impatti
Pressoché tutti i modelli di scarpe per Mtb prevedono un rinforzo sulla punta.
I modelli più orientati alla guida in discesa hanno protezioni più estese che includono soprattutto una tomaia e una suola di maggiore spessore.
Questo assicura alla scarpa maggiore resistenza ad abrasioni ed impatti, migliorandone il comfort.
6 - Comfort della calzata
Si comincia, come detto, dalla rigidità della suola, passando poi per la morbidezza e la ventilazione (vedi punto seguente) della tomaia, lo spessore della suola e l’imbottitura intorno alla caviglia.
Le scarpe che hanno il comfort come obiettivo principale adottano perlopiù un sistema di chiusura con Boa, a lacci o con una combinazione di entrambi.
Non va dimenticata la soletta interna: spessore e conformazione aiutano in modo sostanziale il comfort della calzata.
7 - Ventilazione o isolamento
Tenete presente questa distinzione di genere: le scarpe per l’agonismo Xc sono leggere, rigide e anche ben ventilate, perché l’attività agonistica, di solito, si svolge nei mesi più caldi e, comunque, la durata della gara non supera le due ore.
La ventilazione, quindi, è un requisito necessario che permette, seppure in una misura ridotta, di ridurre anche il peso.
Sul fronte opposto ci sono le scarpe più versatili, pensate per pedalare-camminare anche in condizioni di pioggia e che possono essere usate anche per una giornata intera.
La ventilazione su queste calzature è meno importante, mentre può diventare cruciale l’isolamento dagli agenti atmosferici.
Per la stagione più fredda esiste anche l’opzione copriscarpe o addirittura calzature specifiche per l’inverno, opzione non prevista da tutti i marchi.
8 - Prezzo
Anche se non è una motivazione tecnica nella scelta della scarpa da Mtb, è comunque una delle voci più importanti nella scelta.
Se non addirittura la più importante.
Certamente si sceglie una scarpa anche solo per il piacere di indossarla ed usarla, e ci mancherebbe, ma se lasciamo guidare la ragione nella scelta potrebbe essere più proficuo e utile considerare uno scenario diverso.
Ovvero: non acquisto il modello di punta (cioè la Specialized S-Works Exos Evo Mtb, foto in basso), ma acquisto due scarpe diverse, meno costose, ma con caratteristiche complementari.
Ad esempio, una più orientata alla prestazione (come ad esempio la Recon 3.0 menzionata nel video, foto in basso) e una più comoda e versatile (come la Rime 2.0).
Una che dà il meglio di sé in uscite-gare brevi e una più indicata per uscite più lunghe e/o rilassate.
E' un suggerimento.
Qui tutti i nostri articoli e test sulle scarpe da Mtb, mentre per informazioni sulle scarpe mostrate in questo articolo date uno sguardo al catalogo Mtb Specialized.
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.