La Canyon Lux World Cup 2023 è una full da cross country e marathon che desta parecchio interesse tra gli appassionati, per via delle caratteristiche tecniche e per il rapporto qualità-prezzo, che è da sempre un punto di forza dell'azienda tedesca.
Dopo avervela presentata e mostrata in azione sui sentieri intorno alla sede Canyon di Coblenza, abbiamo avuto modo di testare la Canyon Lux World Cup nella configurazione CFR Team sui nostri sentieri di riferimento, per darvi qualche indicazione in più su pregi, difetti e altre curiosità.
Iniziamo con un video, poi approfondiamo il discorso:
DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Geometria
Canyon le ha modernizzate, ma non ha voluto osare troppo...
Lo sterzo passa da 70° a 68,5° mentre il piantone misura 75 gradi (prima era 74,5°).
Il reach, invece, è stato allungato di 15 mm su ogni taglia, nello specifico sulla M in test misura 450 mm.
Il carro misura 430 mm su tutte le taglie, prima era 435 mm.
Qui sotto le geometrie complete:
Di base, Canyon ha scelto delle geometrie bilanciate per mettere a proprio agio sia i principianti che i più esperti: una scelta commercialmente vincente, che però potrebbe far storcere il naso agli amanti delle geometrie più moderne, con piantone più verticale e sterzo più “slack”.
- Assetto in sella
Sono alto 172 cm, pedalo a 72,5 cm ed ho usato la M, una taglia che in teoria sarebbe leggermente troppo grande per le mie necessità (guardando la tabella di Canyon).
In realtà, proprio per il fatto che lo sterzo non è troppo aperto e il reach non è esageratamente lungo, mi sono trovato subito a mio agio.
In ottica “racing”, probabilmente avrei potuto scegliere anche una S, montando un attacco manubrio più lungo, ma il feeling sulla M è stato buono lo stesso: dipende sempre dalle necessità e dallo stile di guida.
Una volta trovato il giusto assetto (nel mio caso ho avanzato un po' di più la sella), la Canyon Lux World Cup è raccolta quando si pedala da seduto, ma offre lo spazio necessario per muoversi con il corpo in discesa.
- Cura costruttiva
La cura dei dettagli è di primo livello.
Il nuovo telaio ha delle linee più pulite e filanti, con verniciatura ad hoc e tanta attenzione al passaggio dei cavi, sia nella zona di sterzo che nel carro, dove sono presenti delle guide che facilitano la sostituzione e la manutenzione.
Restando sulla zona anteriore, Canyon conferma il sistema di “bloccasterzo” Impact Protection Unit, che ora ha un range più ampio di sterzata per migliorare il feeling nei sentieri molto stretti e nelle manovre a bassa velocità.
Sui telaio CFR (quelli più pregiati), tutti i cuscinetti sono ceramici, anche quelli del movimento centrale: un dettaglio che fa sorridere gli amanti della tecnica e della scorrevolezza.
Per evitare cadute di catena e proteggere il telaio nelle zone più esposte, Canyon monta di serie un guidacatena leggero, minimale ma facile da regolare, insieme ad un batticatena in gomma dura piuttosto spesso ed una placchetta in metallo nel punto tra corona e fodero destro.
Insomma, parlando di cura costruttiva, nulla è lasciato al caso.
- Tuning ammortizzatore
Uno dei dettagli che mi è piaciuto di più sulla Canyon Lux World Cup è proprio la taratura dell'ammortizzatore, o meglio, la simbiosi tra ammortizzatore Fox DPS Factory (con travel di 100 mm) e nuovo schema sospensivo, molto simile ma perfezionato.
Le modifiche fatte sullo schema permettono di utilizzare meno aria nella sospensione posteriore, nello specifico l'ho gonfiato a 70 psi (peso 63 kg), una pressione molto più bassa di quella che utilizzo di solito sulle altre full da Xc.
Questo conferma che lo schema sospensivo è ben fatto ed il supporto non è dato solo dall'aria...
Per avere un'indicazione sulla pressione da utilizzare, impostate un Sag tra il 15 e il 20%, quello consigliato da Canyon stessa.
Nel mio caso, inizialmente ho settato il rebound a metà, successivamente ho chiuso un paio di scatti per renderlo meno nervoso.
Due le posizioni del lockout remoto di serie: tutto aperto o tutto chiuso.
- Posizionamento ammortizzatore
Sulla nuova Lux è stato confermato il design con ammortizzatore orizzontale, che permette di utilizzare due portaborraccia, con borracce fino a 650 ml, anche sulla taglia XS.
Il link è in carbonio ed ha un orientamento leggermente diverso che ottimizza il funzionamento dello schema sospensivo.
Funzionalmente, questa è la soluzione più furba, ma siccome l'ammortizzatore è molto vicino al top tube, Canyon ha dovuto sagomare la parte inferiore del tubo e fornisce di serie una chiavetta per la regolazione del rebound, che risulta comunque un po' macchinosa...
- Peso telaio e/o bici
Il telaio della Canyon Lux World Cup CFR, ossia quello più pregiato, pesa 1535 grammi senza ammortizzatore, mentre il telaio CF (in materiale meno pregiato, ma con le stesse caratteristiche e geometrie) pesa 1925 grammi senza ammortizzatore.
La differenza di peso tra i due telai non è proprio trascurabile, ma i modelli CF costano anche la metà...
La bici completa nel modello CFR Team da noi testato pesa 10,2 kg senza pedali, mentre la CFR LTD arriva a pesare 9,8 kg senza pedali.
Nel complesso, quindi, i pesi sono molto buoni e volendo c'è del margine di miglioramento...
- Prezzo telaio e/o bici
La Canyon Lux World Cup CFR Team costa 6999€, un prezzo veramente ottimo calcolando il montaggio al top, il peso totale e la qualità del telaio.
Il modello CFR LTD, montato con gruppo Sram XX1 Eagle AXS e sospensioni RockShox costa 7999€, che è comunque un buon prezzo per la qualità offerta.
Esistono poi due modelli con telaio CF da 3499€ e 4299€ che potete vedere QUI.
Come sempre, il rapporto qualità-prezzo proposto da Canyon è un riferimento assoluto.
- Garanzia sul telaio
Oltre alla garanzia legale di 2 anni, Canyon offre una garanzia di 6 anni sui telai e sulle parti ingegnerizzate Canyon.
Per altre informazioni sulla garanzia e per registrare le bici Canyon cliccate qui.
COMPORTAMENTO IN SALITA
Il peso contenuto e la reattività del telaio si avvertono subito.
Con sospensioni bloccate, la Canyon Lux World Cup si rilancia alla grande, l'assetto è corsaiolo e la scorrevolezza è ottima.
Con sospensioni aperte si ha comunque una piattaforma stabile, sia sugli sterrati compatti che sui sentieri sconnessi che richiedono un grip extra.
Di solito preferisco un tuning a tre posizioni dell'ammortizzatore, ma devo ammettere che la nuova Lux non fa avvertire troppo la mancanza dell'intermedia e questo è un vantaggio non da poco.
COMPORTAMENTO IN DISCESA
Il reach allungato dona più stabilità, ma abbinato allo sterzo non troppo aperto permette di avere una buona maneggevolezza nei sentieri lenti.
Ottimo il comportamento dello schema sospensivo, che dona sensibilità iniziale ma anche supporto a metà corsa e progressività nel finale. In poche parole, tutto quello che serve!
Proprio per questo motivo, i 100 mm di escursione si sfruttano alla grande e non si avverte mai il fine corsa: un dettaglio fondamentale su una full con travel contenuto.
L'unico “neo” è la mancanza di un reggisella telescopico di serie, che permetterebbe di sfruttare del tutto le potenzialità della nuova Lux.
Per compensare la mancanza del telescopico ho preferito utilizzare qualche spessore sotto l'attacco, diminuendo il dislivello sella-manubrio.
COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
È super veloce e scattante, sia sugli sterrati compatti che su quelli nervosi.
La Canyon Lux World Cup è la bici ideale per i sentieri misti, non troppo scassati ma che richiedono prontezza nei rilanci e nei cambi di ritmo.
IN CONCLUSIONE...
La Canyon Lux World Cup è una full da gara senza compromessi: essenziale, curata nei dettagli ed offerta a prezzi molto competitivi.
È più completa della precedente, che peccava un po' nel comportamento della sospensione in salita, ed è anche più al passo coi tempi parlando di soluzioni tecniche.
L'escursione di “soli” 100 mm su entrambe le ruote e le geometrie non troppo azzardate indicano l'utilizzo puramente racing, ma durante il test non ho mai avvertito la necessità di un travel extra.
Quindi sì, 100 millimetri nella maggior parte dei casi bastano ancora!
A nostro avviso, la Canyon Lux World Cup dà il meglio di sé in granfondo e marathon, ma può dire la sua anche nel cross country, d'altronde è il mezzo usato da Loana Lecomte e Luca Schwarzbauer in Coppa del Mondo...
In ottica Xc, però, consigliamo l'utilizzo di un reggisella telescopico, che alza di parecchio l'asticella delle prestazioni e della sicurezza, in discesa ma non solo...
Qui sotto la Factory Visit nella sede Canyon:
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Per altre informazioni Canyon.com
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.