Olimpiadi di Tokyo: Tom Pidcock trionfa nella gara Xc maschile!
Ma vediamo cos'è successo sul circuito di Izu e quali sono stati gli avvenimenti che hanno condizionato la sfida olimpica, giro per giro...
1° GIRO
Sin dal giro di lancio, lungo poco più di un chilometro, si iniziano a delineare le posizioni, con Victor Koretzky e Milan Vader subito in testa a menare, seguiti da Mathias Fluckiger, Henrique Avancini e il nostro Gerhard Kerschbaumer, quinto nelle prime fasi di gara.
Prima di imboccare il vero giro iniziale, tuttavia, sul traguardo passa un gruppetto che comprende gli atleti appena menzionati, ma ci sono anche Nino Schurter, Mathieu Van der Poel e Tom Pidcock.
Nel corso del primo giro, il più attivo è Avancini, seguito da Vader, Schurter, Pidcock, Fluckiger, Van der Poel, Koretzky. Kerschbaumer gira in 8ª posizione, seguito da Luca Braidot, 10°.
Più attardato Colledani, che viaggia intorno alla 25ª posizione (nel giro di lancio è incappato in un imbuto causato da corridori che sono scesi a piedi).
Colpo di scena a metà del primo giro: sul salto più alto del percorso, Van der Poel cade (a causa di una passerella rimossa a sua insaputa?) ed è costretto a fermarsi per i dolori. Ma poi torna in sella e prova a rimontare...
Nel frattempo, Avancini è sempre in testa a menare, i nostri Kerschbaumer e Braidot sono lì, nel gruppetto di testa.
2° GIRO
Attenzione!
Nino Schurter passa in testa a tirare, seguito prima da Avancini e Vader, poi in testa si forma un gruppetto con gli svizzeri Schurter e Fluckiger, Avancini e Cooper. Subito dopo Pidcock e Koretzky.
Luca Braidot è 7°, mentre ha perso qualche posizione Kerschbaumer, che gira intorno alla 15ª posizione.
Alla fine del 2° giro, Pidcock passa in testa e prova a fare il ritmo: l'inglesino ha intenzioni serie!
3° GIRO
Ci prova anche Fluckiger, che poco prima del terzo passaggio sul traguardo si mette davanti a tirare.
Si forma un gruppetto composto da Nino, Pidcock, Fluckiger e Cooper, che si controllano.
Poco dietro gli altri, con un bravissimo Braidot che resta nella top ten.
Dalle retrovie, Van der Poel prova a recuperare, giro dopo giro.
Pidcock non ce la fa a subire, quindi attacca!
Ma Schurter e Fluckiger non lo mollano.
Cooper arranca, ma prova a tenere duro.
4° GIRO
Pidcock ci prova ancora, forza il ritmo e fa commettere qualche errore anche a Nino, che tuttavia tiene botta, così come Fluckiger e Cooper.
Nel frattempo, da dietro si avvicina anche la “furia ceca” Ondrej Cink, seguito da Victor Koretzky.
Al rifornimento, Pidcock e Nino sono al comando e guadagnano qualche metro nei confronti di Cooper e Fluckiger, che sembra meno brillante.
Pidcock imposta il suo ritmo e guadagna qualche secondo: è da solo in testa alla gara Xc delle Olimpiadi di Tokyo!
Segue Mathias Fluckiger, poi Nino Schurter ed Anton Cooper.
5° GIRO
Sempre Pidcock in testa, seguito da Fluckiger, che subisce il ritmo dell'inglesino, ma lo tiene a pochi metri.
I due guadagnano quasi un minuto nei confronto di Schurter e Cooper, che nel frattempo sono ripresi da Koretzky e Cink.
Non abbiamo notizie precise dagli azzurri, ma a quanto pare hanno perso terreno e non li troviamo nella top ten.
Il caldo e la polvere, comunque, stanno facendo ancora più selezione...
Anche Fluckiger sta accusando, infatti in un tratto molto polveroso scende a piedi, mostra segni di stanchezza e perde qualche metro: sono 11 i secondi di distacco tra lui e Pidcock.
Nel frattempo, segnaliamo il ritiro di Mathieu Van der Poel, che ha provato in tutti i modi la rimonta, ma accusa i dolori della caduta.
6° GIRO
Mentre Pidcock resta al comando, la lotta per la terza posizione si fa interessante, con Cink che si mette in testa a guidare il gruppetto di Schurter e sembra riuscire a fare la differenza.
Ma poi il colpo di scena: Cink fora la ruota posteriore, il copertone stallona e il ceco della Kross deve dire addio ai sogni di gloria.
Che peccato!
La lotta per il podio, quindi, continua tra Schurter, Cooper e Koretzky.
Sesta posizione provvisoria per lo spagnolo David Valero Serrano, seguito dal rumeno Vlad Dascalu del team italiano Trek-Pirelli.
ULTIMO GIRO
Tom Pidcock controlla e mentre tutti gli altri sono al gancio, lui sembra non faticare!
Incredibile la condizione e la grande tecnica di questo giovane inglese...
Al suono della campanella, Fluckiger passa con 14” di ritardo: ha perso qualcosa, ma non ha mollato del tutto.
Bravo!
A 1'05” passano insieme (controllandosi) Schurter, Cooper, Koretzky e Valero Serrano.
Sin dalle prime rampe, Nino prova a forzare il ritmo, ma non riesce a fare la differenza netta.
Ma le scaramucce per l'ultimo gradino del podio non impensieriscono Tom Pidcock, che guida la gara con una sicurezza da veterano, nonostante i suoi soli 22 anni.
L'inglesino va a vincere le Olimpiadi di Tokyo, portando a casa la medaglia d'oro insieme ad un risultato storico, che conferma le sue affermazioni fatte qualche mese fa: «Sono nato per la Mtb».
Argento per un fantastico Mathias Fluckiger, che nell'ultimo giro ha tirato i remi in barca, arrendendosi allo strapotere di Pidcock: 20” il suo ritardo.
Ma la vera sorpresa è stato David Valero Serrano, che con un recupero straordinario è riuscito a conquistare un fantastico bronzo.
Quarto Nino Schurter e quinto Victor Koretzky.
Gli italiani?
Dopo l'ottima partenza, sia Braidot che Kerschbaumer si sono un po' spenti, chiudendo in 20ª (Kerschbaumer) e 25ª posizione (Braidot).
Nadir Colledani non è mai stato in gara, sulla classifica lo troviamo in 34ª posizione, ma con un giro in meno.
Vi faremo sapere cosa gli è successo, quando avremo comunicazioni ufficiali.
Qui sotto la classifica dei primi 10:
Qui la classifica completa con i tempi sul giro.
Ci vediamo domani (27 luglio) subito dopo la gara Xc femminile, per la cronaca e le classifiche: se non potete seguirla su Discovery+ è un buon modo per sapere com'è andata in tempo (quasi) reale.
Su BiciDaStrada.it abbiamo analizzato la gara di Tokyo da un'angolazione differente: leggete l'articolo
Condividi con
Tags
Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.