Rio 2016: Jenny Rissveds campionessa olimpica

Simone Lanciotti
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Rio 2016: Jenny Rissveds campionessa olimpica

Simone Lanciotti
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La gara Mtb femminile alle Olimpiadi di Rio, vinta dalla svedese Jenny Rissveds, ha avuto un epilogo che i pronostici davano come molto probabile, ma la gara è iniziata in un modo piuttosto imprevisto.
La partenza folgorante della svizzera Linda Indergrand ha svelato subito i piani della squadra elvetica: fare il forcing per favorire poi Jolanda Neff.
La Indergrand guida per due giri e mezzo e poi viene ripresa da Neff, Rissveds e Wloszczowska.

jenny rissveds

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Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion


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E siamo al terzo giro quando Jolanda Neff passa al comando e inizia a dettare il ritmo, ma Rissveds e Wloszczowska restano a ruota, seppure con fatica.
Jolanda chiede aiuto alle sue rivali per tenere alto il ritmo.
La medaglia se la giocano queste tre? Chissà.

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Gara storta, invece, sin dall’inizio per Annika Langvad che era partita con i favori del pronostico.
Al terzo giro il trio in testa ha un vantaggio di circa 15 secondi su Batty, Dahle, Indergrand e Nash.
Indietro Pendrel e Langvad.

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Linda Indergrand Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

JennyRissveds in discesa, però, ha una marcia in più e cerca di fare il suo ritmo con traiettorie più difficili.
Attacca sulla prima salita dopo l’arrivo e prende qualche secondo di distanza.
Al rifornimento la Neff torna a farsi sotto e cerca di colmare il gap.
Dietro Emily Batty si separa dal gruppo inseguitore e cerca di riacciuffare le prime, ma la distanza è molta e il passo delle prime è molto più forte.

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Un problema meccanico (non grave) per Jenny Rissveds

La Rissveds intanto continua il forcing e le risponde la Neff.
Maya Wloszczowska è un po’ in difficoltà in discesa, ma tiene duro.
Foratura per Annika Langvad al 4º giro.
Durante il 4º giro è Jenny Rissveds a fare il ritmo e dietro di lei Neff e Wloszczowska, con quest’ultima che a tratti sembra perdere il contatto con le prime due.
Rissveds allunga, Wloszczowska tiene e Neff si stacca, forse per un problema meccanico, perdendo 21 secondi al termine della salita.
Alla fine della discesa la Neff sembra fuori dai giochi con un distacco che aumenta a causa del forcing della Rissveds.

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Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

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Jolanda Neff prova a fare forcing in salita

Maya Wloszczowska rimane a ruota della svedese.
La sfida per l’oro sembra ormai una affare fra loro due.
Jolanda Neff all’inizio del 5º giro ha 29” dalle prime due, mentre dietro il gruppo di Pendrel, Batty e Nash si trova a 57 secondi.
Linda Indergrand è a 1’31” e Annika Langvad, dopo una foratura, è ancora più indietro 1’54”.

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Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

Siamo sulla salita del penultimo giro.
Rissveds allunga sulla parte tecnica dove Wloszczowska è più in difficoltà, ma la polacca non molla e passa davanti in discesa.
Poi risponde Rissveds nella discesa successiva e passa avanti di pochi metri.
Tornano di nuovo insieme al rifornimento.
Jolanda Neff intanto è ancora dietro e sembra rassegnata alla terza posizione.
Rissveds sembra avvantaggiata in salita: pedala disinvolta e composta, pur spingendo forte.
Verso la fine del 5º giro la Neff viene ripresa dalle inseguitrici, mentre davanti riprendono un po’ fiato.
Sulla salita finale Maya Wloszczowska è davanti e detta lei il ritmo.
Catharine Pendrel, intanto, riprende a spingere, supera Neff e tenta di riprendere le due in testa, guadagnando diversi secondi. Alle sue spalle Emily Batty, staccata di una decina di secondi.
Verso la fine del 5º giro Jenny Rissveds riallunga e cerca di staccare Maya.
Pendrel è in terza posizione a 35” e Batty 4º a 45”.

jenny rissveds

Rissveds accelera e stacca Wloszczowska

Inizia il 6º e ultimo giro.
Pendrel ha 30” di distacco, poi Batty a 35” e quindi Nash a 49” e Neff a 1’07”.
Davanti Maya attacca la salita in testa, mentre dietro Pendrel fa l’allungo finale per ricongiungersi con le prime.

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Jenny Rissveds da sola verso il traguardo.

Rissveds allunga di potenza, si alza sui pedali, stacca Wloszczowska di un paio di secondi e prosegue in testa prima del tratto tecnico guadagnando subito un bel vantaggio (circa 10”).
La svedese va avanti con un ritmo molto elevato e guadagna vantaggio su tratti tecnici del percorso.

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Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

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Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

13” è il vantaggio al rifornimento della Rissveds su Wloszczowska, ma continua a salire durante la salita, mentre Pendrel si mantiene sempre in 3ª posizione a 35”.
Rissvdes sale a 21” di vantaggio, Pendrel si avvicina a Maya Wloszczowska ancora in seconda posizione.
A 1,6 Km dall’arrivo la Rissveds arriva a 30” di vantaggio su Maya e la gara si conclude con questa top ten:

1ª - Jenny Rissveds - Svezia
2ª - Maya Wloszczowska a 37” - Polonia
3ª - Catharine Pendrel a 1’26” - Canada
4ª - Emily Batty a 1’28” - Canada
5ª - Katerina Nash a 2’10” - Repubblica Ceca
6ª - Jolanda Neff a 2’28” - Svizzera
7ª - Lea Davison a 3’12” - Stati Uniti
8ª - Linda Indergrand a 3’12” - Svizzera
9ª - Yana Belomoina a 3’13” - Ucraina
10ª - Gunn Rita Dahle a 3’19” - Norvegia

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L'esultanza di Jenny Rissveds dopo l'arrivo. Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

Eva Lechner conclude in 18ª posizione a 8’30” senza mai, purtroppo, essere entrata nel vivo della gara.

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Eva Lechner
Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

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Eva Lechner subito dopo l'arrivo. Sulla coscia sinistra i segni di una caduta.
Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

Qui invece la classifica completa (cliccate per ingrandire):

Rio 2016 Xc Women results

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Il podio femminile: Rissveds, Wloszczowska e Pendrel Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

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Foto Armin M. Küstenbrück EGO-Promotion

Qui altri articoli sulla vincitrice e ci vediamo fra poco per la gara maschile… ?

Ps: intanto Nino Schurter, compagno di squadra di Jenny Rissveds, ha commentato così:

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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