La coppa del mondo Dh a Vallnord, nel Principato di Andorra, si svolge su uno dei percorsi più apprezzati dai rider della downhill mondiale.
Lo scorso anno ad aggiudicarsi la gara è stato Danny Hart seguito da Greg Minnaar e sul gradino più basso del podio Loic Bruni.
Durante le qualifiche si sono confermati tutti e tre ancora tra i più veloci sul percorso ma a contendersi il gradino più alto del podio quest'anno ci sono anche Troy Brosnan, primo durante le qualifiche, Aaron Gwin, che insegue Minnar in testa al campionato, e le nuove leve in sella a bici da Dh da 29", Loris Vergier (Santa Cruz) e Jack Moir (Intense).
Iniziamo con la cronaca.
In questo campionato sembra che non debba esserci nulla di prevedibile, le donne hanno corso sull'asciutto, ma ora che tocca agli uomini stanno scendendo delle gocce di pioggia, vediamo se il tempo terrà fino alla fine.
Gaetan Vige ha il miglior tempo: 4:15.457.
A scendere adesso tocca a Charlie Hatton sembra assere molto fluido e veloce ma gli intertempi non gli stanno dando ragione, è in sella a una Intense, la M16 con ruote da 27,5" e non il prototipo da 29", e chiude in 3ª posizione.
E' il turno di David Trummer spinge forte, è in linea con il miglior tempo ma cade, e a questi livelli ogni minimo errore si paga.
Cerca di recuperare ma cade nuovamente...
Mick Hannah è uno dei rider più potenti, come lo definiscono Claudio Caluori e Rob Warner, e lo si vede da come aggredisce le curve e come i rilanci siano efficaci.
E' in sella alla Polygon, una delle bici più "strane" della Coppa del mondo.
Si muove molto, cerca di rimanere incollato al terreno e mantenere velocità fuori dalle curve, ma gli intertempi sono alti: al 4° intertempo ha + 3.413 secondi di distacco. Chiude in 3ª posizione.
Gli intertempi di Alex Marin invece sono in linea con Gaetan Vige, al 3° intertempo ha un vantaggio di soli 0.144 secondi, perde qualcosa nel successivo e chiude con sorpresa di Vige in prima posizione.
E' il turno di uno dei rider con più stile del circuito Dh: Philip Atwill.
Corre con Propain e il rider inglese ha una tecnica di guida inconfondibile: le gambe sono scioltissime, guida molto arretrato ed è molto fluido.
Al 4° intertempo è in linea per sedersi sul gradino più alto del podio con soli +0.276 secondi di distacco.
Inizia a piovere e chiude in seconda posizione a soli 0.022 s.
I distacchi in questa gara dovrebbero essere più ampi visto il percorso più tecnico ma la battaglia resta serrata anche qui a Vallnord.
La parte finale del percorso è estremamente ripida e tecnica, per cui mantenere la velocità e non perdere il flow è molto difficile, ma adesso è il turno di uno dei rider più tecnici e fisicamente preparati del circus di Coppa: Marcelo Gutierrez.
Gli intertempi sono ottimi, sta tornando il sole, quindi le condizioni dovrebbero essere ottimali, ma Marcelo al terzo intertempo è dietro di 3.925 s.
Chiude la run in 11ª posizione provvisoria.
Alex Marin resta in hot seat, ma è il turno dei più forti.
Mark Wallace, il canadese del Team Canyon è morbido e veloce.
Claudio Caluori crede che scendere così pulito potrebbe non essere così redditizio sulla pista di Vallnord, ma Mark Wallace dimostra il contrario e chiude in prima posizione con -0.256 s di vantaggio su Alex Marin.
E' il turno di Laurie Greenland che di recente ha condotto un test in Austria, con la Mondraker dotata di ruote da 27,5" e da 26" ed è risultato più veloce con le ruote da 26". Però, qui in Andorra lo vediamo in sella ad una 27,5".
E' terzo al primo intertempo ma mentre non era inquadrato cade e spreca l'occasione di chiudere la gara nella top 5.
Caluori spiega che è una pista molto ripida e scassata, non è devastante per le gambe ma lo è per mani e braccia.
Connor Fearon, l'atleta che corre per Kona, utilizza una 27,5" ed è uno dei pochi che alterna pedali flat a quelli con sgancio rapido.
Per la Coppa del mondo a Vallnord ha scelto i flat che evidentemente su questo percorso gli permettono di esprimere il massimo e si vede nella guida come riesce ad essere aggressivo.
Rimbalza da una radice all'altra.
Al 3° intertempo ha -1.917 s di vantaggio.
Perde qualcosa all'intertempo successivo, ma resta in lotta per la prima posizione.
Ma dopo il tratto ripido curva a sinistra e cade.
Sfuma così la possibilità di chiudere con un buon piazzamento.
Jack Moir, sta conducendo una stagione fantastica.
Anche qui a Vallnord il gigante australiano riesce a essere scorrevole nella guida, ed è proprio quello che serve con la sua Intense M16 da 29".
Nella prima parte è velocissimo in vantaggio di quasi due secondi, ma cade rovinosamente, senza conseguenze per il fisico, ma purtroppo per il risultato finale sì.
Continua a piovere un po', c'è meno polvere quindi più grip sulla terra, ma se continua la situazione su radici e rocce potrebbe peggiorare.
Luca Show, il rider statunitense parte per la sua run ma dopo pochi metri fora la ruota posteriore.
Tocca a Danny Hart: è spettacolare in ogni sua azione come sempre.
Sembra minuscolo in sella alla sua Mondraker Summum: effettua spostamenti molto evidenti e la sua guida sembra essere molto efficace qui a Vallnord: registra -3.235 al 1° intertempo, guida semplicemente senza alcuna paura della pendenza ed è incredibilmente veloce.
Fa linee mai viste fino a questo momento.
Al 3° intertempo ha ben 6 secondi di vantaggio.
Esagera nel tratto finale perdendo un po' di vantaggio, ma chiude con -5.006 s. Semplicemente pazzesco!
Loic Bruni in gara.
Si vede che viene dalla scuola francese, tutto sembra essere calcolato nella guida, niente è lasciato al caso e si vede anche negli intertempi che sono in linea per ottenere la vittoria nonostante la velocissima run di Danny Hart.
Al 4° intertempo è solo +0.700 s dietro.
Chiude a soli + 0.033 s, in seconda posizione.
Parte Aaron Gwin che dopo la schiacciante vittoria a Leogang vuole ribadire che lui può fare la differenza.
La sua guida è centrale, schiaccia la bici con gambe e braccia, ha un' incredibile mobilità. Sembra sempre andare piano eppure al primo intertempo è +1.497 s dietro.
Sul finale potrebbe recuperare perché è uno degli atleti più allenati e infatti il distacco diminuisce 0.978 s di distacco.
Chiude con soli +0.154 s.
Tocca al francese Loris Vergier.
E' in uno stato di grazia e sembra trovarsi molto bene in sella alla Santacruz V10 29er. Nella parte iniziale più veloce e scorrevole chiude il 1° intertempo con +1.115 s di distacco. Andando avanti perde sempre qualcosa rispetto alle due incredibili discese fatte da Danny Hart e Loic Bruni.
Chiude con un consistente 4° posto che gli permette di prendere ottimi punti per il campionato.
E' la volta di Greg Minnaar, compagno di squadra del francese Vergier.
Vuole mettere in chiaro che la tabella numero 1 che ha davanti al manubrio non è per caso. Minnaar è uno dei più vincenti rider della storia del Dh.
E' pulito nella guida, sembra sempre andare piano, non dà la percezione di quanto stia andando forte finché non arriva agli intertempi.
Anche lui è in sella alla Santacruz V10 29er.
E anche oggi si conferma incredibilmente efficace.
Al 3° intertempo è primo con -0.240 s.
Ha dell'incredibile come riesca a portare velocità fuori dalle curve.
Piove all'arrivo, commette un piccolo errore, ma riesce a chiudere con - 2.186 s di vantaggio.
E' suo il primo posto, per ora.
Manca solo un rider all'appello, Troy Brosnan, che da quest'anno è approdato al Canyon Factory Downhill Team.
Dopo un inizio di stagione incerto sta dimostrando che lui c'è e che gli mancava solo un po' di confidenza con la nuova bici.
La parte alta rimane asciutta e in ottime condizioni e Troy conferma di essere velocissimo anche qui in Andorra.
E' subito in vantaggio.
Al 3° intertempo perde qualcosa ma è solo +0.108 dietro.
Spinge e pompa su ogni curva e gobba, salta da radice a radice, da pietra a pietra, esce dall'ultima curva e vince!
-0.220 s di vantaggio.
Troy Brosnan è tornato!
Di seguito la classifica dei primi 25 rider e qui trovate quella completa:
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Redazione MtbCult
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