Juri Ragnoli, atleta bresciano dello Scott Racing Team, viene da una stagione strepitosa: vincitore del titolo di Campione Italiano Marathon, ha ottenuto nel corso del 2017 tre successi di prestigio alla Hero Sudtirol Dolomites, alla Dolomiti Superbike e all'Alta Valtellima Bike Marathon.
Ragnoli non riesce a stare fermo e infatti è pronto a rimettersi il pettorale in vista degli appuntamenti di ciclocross.
Prima, però, vuole festeggiare insieme ai suoi fan al "Ragnoli Day", il 29 ottobre a Serle (BS).
Nel frattempo, ecco l'intervista che Scott ha raccolto e che vi proponiamo integralmente.
- E’ stata una stagione emozionante in cui sei stato il protagonista assoluto. Un bel risultato...
- E’ stata senza dubbio la mia migliore stagione. Ero convinto di poter far bene e di spostare il mio limite. Ogni giorno, ogni allenamento, ogni sacrificio quotidiano è stato fatto per raggiungere tutto questo. Oggi sono sereno ma di certo non sono per niente arrivato. La fame di vittorie rimane.
- Ti abbiamo visto concentrato fin da subito. Qual è il segreto per rimanere al vertice?
- Impegnativo arrivarci e quasi impossibile rimanerci. Prima ho parlato di piccoli sacrifici quotidiani. Quando queste azioni diventano parte dello stile di vita allora tutto è possibile. Forse la cosa più più difficile è condividere queste scelte con le persone che ti circondano.
A questo proposito mi ritengo fortunato. Claudia, mia moglie, è un supporto a tutti gli effetti. Da lei traggo energia ed è il segreto del mio successo.
- La vittoria più bella di questo 2017?
- Domanda difficile, molto difficile.
Più bella direi la Dolomiti Superbike perché c’erano tutti o quasi i più forti al mondo e perché è stata molto combattuta fino alla fine con Ferreira.
La più emozionante è stata decisamente la Hero Dolomites. Sono emozioni che non ho mai provato in vita mia. Ricordo che nell’ultima discesa continuavo a ripetermi “sto vincendo la Hero, sto vincendo la Hero” . Quasi quasi non ci credevo.
Nei giorni successivi la mia popolarità è di colpo esplosa: la gente mi filmava, mi fermava per una foto o un autografo e per me questo affetto vale di più di mille medaglie.
- Oggi possiamo affermare che sei diventato a pieno titolo un personaggio pubblico e mediatico. Come ti rapporti in questo mondo che ha regole e ingaggi tutti suoi?
- E’ un mondo molto, molto impegnativo.
Per come sono fatto vorrei accontentare tutti, rispondere alle curiosità, dire sempre di sì per ricambiare questo interesse nei miei confronti. Purtroppo ci sono regole ferree da rispettare, a volte non posso dire proprio tutto quello che penso, si deve stare attenti con le relazioni, mi rendo conto che anche questo fa parte del mio lavoro.
- Come un campione riesce a gestire le pressioni?
- E’ una qualità dei grandi campioni e non credo ci sia una risposta precisa ed esaustiva. Personalmente cerco di vivere nel presente in ogni istante, senza pensare a “se andrà male...” “ho mangiato questo forse era meglio di no…” “cosa succederà se…”.
In ogni caso comunque riesco a capire quando sono troppo agitato: la respirazione diventa irregolare, si perde sincronia e faccio gesti talvolta involontari. In queste situazioni riesco a reagire di conseguenza con semplici tecniche che ho imparato con l’esperienza e altre apprese dal mio coach Simone e da mia moglie (psicologa dello sport).
Per esempio, alla vigilia del campionato italiano avevo tutti gli occhi puntati addosso. Ero il favorito e se non vincevo sarebbe stato un mezzo disastro. Ho pensato positivo, vivendo serenamente ogni istante della giornata. Se fossi stato tranquillo come in una normale giornata avrei fatto bene.
E così è stato.
- Scott è ormai una passione che ti scorre nelle vene...
- Una grande passione ricambiata da grandi progetti. Scott ha deciso di viverli con me e di questo ne sono molto onorato.
Anni fa era il mio sogno correre nella Scott. Oggi sono 8 anni che milito nello Scott Racing Team.
Il mio rapporto va ormai ben oltre le gare e con immenso piacere riesco a fare apprezzare il marchio per l’eccellenza delle sue bici e dei suoi accessori a tutti gli appassionati che mi seguono.
Credo che sarà un rapporto indissolubile tra me e Scott anche nel futuro.
- Che progetti hai per il futuro?
- Più che progetti chiamiamoli obiettivi, di certo mi piacerebbe partecipare (per puntare in alto) alla Cape Epic e se non sarà l’anno prossimo, al massimo nel 2019.
Punto poi una medaglia al mondiale, magari, perché no, quella d’oro...
Nel contempo vorrei essere sempre più vicino ai miei tifosi, all’appassionato del mondo Scott, e dei progetti in merito ci sono.
A breve poi salirò in sella ad una Scott CX per affrontare alcune gare di ciclocross in vista della stagione agonistica 2018.
Per concludere alla grande questo anno spettacolare ho deciso di condividere le vittorie insieme a tutti coloro che mi seguono. Domenica 29 ottobre a Serle (BS) andrà in scena la prima edizione del “Ragnoli Day” ovvero una giornata di festa sport e divertimento (noi ne abbiamo parlato qui, ndr). Vi aspetto numerosi e vi invito a visitare la pagina web dedicata all’evento!
Maggiori informazioni su Juri Ragnoli e sullo Scott Racing Team: www.juriragnoli.com e www.scott-sports.com.
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Redazione MtbCult
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