Ambrogio Grillo ama la montagna e ama andarci con la Mtb.
La storia che state per leggere è il racconto di un’uscita pianificata da tempo e realizzata lo scorso weekend, grazie alla straordinaria clemenza del meteo nel mese di novembre.
La Via del Sale è un percorso storico sulle Alpi Marittime, fra Italia e Francia; epico per i paesaggi e per alcuni passaggi; altamente remunerativo per lo spirito una volta che lo si è completato; davvero impegnativo con delle Mtb single speed, ma se conoscete Ambrogio Grillo e la sua combriccola We Ride 4 Beers allora potete capire…
SL
Quello di quest’anno è un autunno speciale per la bici, in tutte le sue sfumature.
L’alta pressione ci ha regalato giornate terse con temperature miti e panorami in HD.
Condizioni che solitamente si cercano in Riviera (Ligure, ndr), ci hanno permesso di azzardare una cavalcata sul filo dei 2.000 metri dall’alba al tramonto.
Il percorso è la classica Via del Sale: dai 1.000 metri di Limone Piemonte si sale su asfalto fino al Forte Di tenda a 1.850 mt, da qui sulla strada Militare Monesi-Colle di Tenda si viaggia sul confine Italo-Francese raggiungendo i 2.000 metri di altezza.
All’altezza della Cima dei Cuni, si superano i 2.200 metri e si sconfina in terra transalpina.
Sempre su poderali di facile percorrenza si raggiunge il Monte Saccarello, nei pressi di Monesi, per poi imboccare l’Alta via dei Monti Liguri, il percorso del Liguria Mountain Divide.
Dal Forte di Marte, si imbocca finalmente un single track.
Cliccate qui per scaricare la traccia Gps del percorso.
Al Monte Torraggio c’è qualche passaggio da fare a piedi fino ad imboccare una bella discesa, a metà della quale si può decidere se percorrere il fantastico single track che conduce a Pigna, oppure come abbiamo deciso noi, di proseguire verso il passo del Muratone per poi scendere su Ventimiglia.
Qui però sono iniziati i nostri problemi: una foratura (con taglio del copertone) e una rottura meccanica, ci hanno fatto perdere più di un’ora di luce preziosa, sommata alla nebbia che saliva dalla costa, ci siamo trovati costretti a percorrere la vecchia poderale fino a Trucco.
In totale abbiamo percorso 113 km per circa 3.500 metri di dislivello.
E’ un percorso che non presenta particolari difficoltà e si può affrontare con qualsiasi tipo di bici.
Bisogna però tenere ben in mente che ci si trova in mezzo al nulla e che una volta iniziato il giro si deve portare a compimento.
Per cui bisogna avere l’attrezzatura e le competenze per potersi arrangiare, oppure ci si può affidare a qualche guida professionista come abbiamo fatto noi.
Lo si può dividere in 2 giorni, fermandosi a dormire nel rifugio Allavena in località Colla Melosa, oppure per essere alla moda, in bike packing.
Se lo si vuole percorrere in giornata bisogna ricordarsi che il treno che riconduce a Limone Piemonte parte da Ventimiglia alle 18.30 e quindi occorre calcolare con attenzione tutti i tempi.
Vi segnalo che purtroppo non abbiamo trovato nessuna fonte d’acqua sul percorso.
Per affrontarlo in autunno così avanzato abbiamo dovuto adottare alcuni accorgimenti:
- avevamo tutti le luci sulle bici (compresa quella posteriore) e le abbiamo usate sia al mattino che al pomeriggio.
- quando siamo partiti al mattino le temperature erano inferiori allo 0, per cui oltre al classico abbigliamento invernale (a cipolla manicotti, gambali etc etc) avevamo tutti attrezzatura da ski alp (guscio tecnico e piumino).
- avevamo tutti un ricambio asciutto nello zaino e carta di credito per eventuale pernotto…
In due avevamo il classico zaino e uno di noi, come da tendenza, una frame-bag .
Abbiamo usato 3 bici non proprio convenzionali, due delle quali con ruote 29 Plus con forcella rigida (una ha forato, l’altra ha avuto noie con la serie sterzo) e una front 29 in acciaio, ma single speed (rapporto 32-22).
Qui gli altri itinerari proposti da MtbCult.
Se ne avete anche voi da proporre, registratevi nella nostra community e partecipate al concorso.
Se il vostro itinerario (Storia) è particolarmente emozionante potreste vincere un premio.