Proprio così, amico, oltre alle gare c'è di più, molto di più!
E se te lo dice un agonista incallito, ti puoi fidare...
Perché ti dico questo?
Perché negli ultimi anni è uscito allo scoperto chi è SOLO un agonista e non proprio un vero appassionato della Mtb.
Parliamoci chiaro: chi ama fare sport lo fa a prescindere dalle competizioni, perché quello che ci ha fatto innamorare della Mtb è l'emozione che regala, l'adrenalina, la velocità, la fatica, l'aggregazione, la ricompensa.
Un “pacchetto” di sensazioni che non per forza devono essere vissute con un numero attaccato.
Per carità, correre è bello, è un grande stimolo per allenarsi, è una sfida contro sé stessi e contro gli altri.
Insomma, un bel gioco al quale di solito partecipiamo con soddisfazione.
Però...
Però ragazzo, oltre alle gare c'è di più, molto di più!
E a volte bisogna riscoprirsi, ritrovare quel lato della Mtb che va oltre la competizione, quello che in fin dei conti ci ha fatto avvicinare a questo fantastico sport.
Oltre alle gare c'è di più.
C'è la scoperta, l'esplorazione.
Il bello della Mtb è che non ha limiti, o quasi. Con le dovute accortezze, ti porta dove vuoi.
Cioè, sei tu a “portarla”, ma vabbè, sono dettagli
In ogni caso, i periodi senza gare possono essere il momento giusto per i giri lunghi e senza meta, oppure con una meta ben precisa che, per svariati motivi, da tempo non riuscivi a raggiungere.
Quelle uscite che spesso vengono trascurate per fare i lavori specifici o per le trasferte sui campi gara, ma che una volta portate a termine ti fanno rinascere.
C'è la tecnica, il piacere di guida.
Un fattore troppo spesso trascurato, spesso proprio per via dell'assillo del cronometro e dell'aspetto atletico.
Ecco, i periodi senza gare possono rappresentare un'ottima alternativa per colmare le tue lacune tecniche, prendendo parte a un corso di guida, oppure seguendo la ruota dell'amico più forte in discesa e soprattutto... Giocando!
Se impari a giocare con la bici, a rilassarti, a divertirti... Allora hai già vinto.
E di sicuro guiderai anche meglio.
C'è la possibilità di “capire” e “testare”.
In garage avrai un mezzo interessante, ma sei sicuro di saperne sfruttare tutte le potenzialità?
Sei sicuro di conoscerlo davvero?
Se non corri, potresti fare quegli esperimenti che finora non avevi mai avuto tempo o voglia di fare.
Testare quella gomma o quel salsicciotto, settare le sospensioni in quel modo piuttosto che nell'altro, provare una misura diversa di pedivelle, regolare la sella in modo diverso...
Scoprirai che la tua bici ha molto da nascondere: beh, è arrivato il momento di essere “curiosi”.
C'è la fantasia, la capacità di rompere gli schemi.
Spesso è proprio questa la chiave per tenere viva la passione ed avere sempre più voglia.
Meno programmi, meno tabelle, vivi la giornata e goditi appieno ogni uscita senza stressarti troppo.
E se proprio non ce la fai ed essere "naif" potresti alternare lavori specifici (usandoli come stimolo) e uscite a sensazione.
Ecco, forse questa è la soluzione giusta per chi senza un po' di metodo non ce la fa proprio a vivere.
Quelli tipo... Tipo me, ad esempio
E poi c'è Strava!
Sì ok, le gare vere e proprie sono un'altra cosa, ma i KOM e i PR potrebbero essere un grande stimolo per tenerti allenato, per superare i tuoi limiti in discesa o semplicemente per divertirti e tirarti un po' il collo, da solo o in compagnia.
In questi casi, la tecnologia può venirti in aiuto...
Le “sfumature” del concetto di divertimento sono infinite, ne avevamo parlato anche in questo articolo.
E forse il bello della Mtb è proprio questo.
Senza gare non è mai morto nessuno, ma essere SOLO degli agonisti è un grosso limite.
Un limite che viene a galla nei momenti in cui non ci sono gare dietro l'angolo o quando non si ha voglia di attaccare il numero.
Un bel modo per superarlo è reinventarti, fare quello che finora non hai mai fatto, ma che in fondo avevi voglia di fare.
Siamo sicuri che, ragionando in questo modo, diventerai un biker migliore!
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Sull'autore
Daniele Concordia
Mi piacciono il cross country e le marathon, specialità per le quali ho un'esperienza decennale. Ho avuto un passato agonistico sin da giovanissimo, ho una laurea in scienze motorie e altri trascorsi professionali nell’ambito editoriale della bici.