VIDEO - Garmin inReach Mini: soccorsi a portata di click
Simone Lanciotti
VIDEO - Garmin inReach Mini: soccorsi a portata di click
Simone Lanciotti
Avete presente quelle splendide uscite in solitaria che spesso capita di fare in Mtb?
Quella sensazione di essere lontani da tutto, immersi in uno scenario meraviglioso e con il cuore gonfio di entusiasmo, gratitudine e gioia?
Siamo certi che queste sensazioni le abbiate provate più di una volta con la vostra bici e non solo la Mtb.
A quei momenti magici, però, è connesso anche il rischio non proprio trascurabile di essere fuori dalla portata del telefono cellulare e quindi potenzialmente incapaci di chiamare soccorsi qualora servisse.
E questo in montagna e nei tanti posti sperduti che la Mtb ci permette di raggiungere non capita proprio di rado.
Cosa fare, allora?
Per rispondere a questa esigenza in particolare (e anche ad altre necessità come vedrete fra poco) il Garmin inReach Mini è un dispositivo da valutare attentamente.
E’ stato presentato lo scorso anno il suo fratello maggiore, il Garmin inReach, e qualche mese fa la versione più compatta, senza display cartografico e più leggera chiamata inReach Mini.
Visto che amiamo la montagna, escursioni a volte lunghe e difficili, da soli o in compagnia, avere un dispositivo che permetta di essere localizzati ed aiutati in caso di necessità fa un piacevole effetto.
Della serie, se anche mi succede di cadere e di non poter poi proseguire in sella, posso contare sull’aiuto dei soccorsi.
Ma non solo: posso anche condividere la mia posizione tramite MapShare: creando un account utente inReach, si accede alle funzionalità di condivisione della propria posizione via Sms oppure su una Pagina Facebook e mostrare l’andamento del proprio viaggio o della propria spedizione.
In pratica ad ogni account MapShare viene abbinata una specifica URL, tramite la quale è sempre possibile visualizzare la posizione del Garmin inReach Mini abbinato (a patto che il proprietario del dispositivo lo permetta).
E, quindi, quella dell’utente.
In caso di inconvenienti, se non fosse l’utente ad attivare i soccorsi, lo può fare da remoto chiunque conosca la URL MapShare in questione, ricavando la sua posizione GPS.
Inoltre, è possibile mostrare su una mappa i punti di partenza e di arrivo, nonché i waypoint e volendo l’intero percorso.
Senza dimenticare l'app Earthmate che permette il collegamento fra Garmin inReach e smartphone, come mostrato nel video di seguente:
Bene, ma come funziona il Garmin inReach Mini?
Per rispondere a questa domanda abbiamo realizzato un video che vi spiega i dettagli principali e vi mostra anche una simulazione di chiamata SOS.
Poi, proseguite la lettura per conoscere costi e piani tariffari:
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del Garmin inReach Mini vi invitiamo a leggere l’articolo di presentazione, mentre in basso vi illustriamo i costi relativi ai piani tariffari per l’abbonamento mensile o annuale con la rete satellitare Iridium.
Come detto nel video, per poter usufruire delle funzionalità di questo dispositivo è necessario sottoscrivere un abbonamento.
Ecco di seguito i costi.
I piani tariffari da scegliere
Il modo in cui il Garmin inReach Mini interagisce con la rete satellitare Iridium è molto vario e permette diverse possibilità.
Prima di tutto occorre registrarsi sul portale eur.inreach.garmin.com attraverso il quale scegliere il proprio piano tariffario, selezionare i numeri di telefono da contattare in caso di emergenza, configurare il proprio account Facebook (solo Pagine e non profili), creare dei messaggi pre-impostati (massimo 160 caratteri e da inviare poi tramite l’inReach Mini), tenere traccia di tutti i messaggi inviati e altre funzionalità ancora.
Tutti i piani tariffari includono un numero illimitato di chiamate SOS e di messaggi pre-impostati, mentre può variare il numero di messaggi da inviare, l’intervallo di tempo tra l’invio di un punto traccia e il successivo, il numero di punti traccia da inviare e le previsioni Meteo Base oppure Premium.
Insomma, la proposta è molto ampia e a tale riguardo vi invitiamo a dare uno sguardo all’immagine in basso che mostra le soluzioni riservate a un utilizzo personale (non professionale).
Si va da un minimo di 14,99€ al mese per il piano Safety fino agli 89,99€ al mese del piano Extreme, entrambi con contratto annuale e con un costo di attivazione una tantum di 24,99€.
E’ possibile altrimenti optare per la versione Freedom dei suddetti piani che prevede la copertura per un solo mese: in tal caso i prezzi variano dai 19,99€ per il Safety fino ai 114,99€ per il piano Extreme.
In questo caso, però, oltre al costo di attivazione una tantum di 24,99€, c’è anche l’eventuale costo di rinnovo annuale di 29,99€ (non previsto in caso di contratto annuale) se si decide di usufruire del servizio l’anno successivo a quello di attivazione.
E’ bene valutare con attenzione il piano che si sceglie in base alle proprie necessità ed è possibile sempre passare al piano superiore senza costi aggiuntivi.
Viceversa, in caso di contratto annuale, passare ad un piano inferiore ha un costo di 29,99€.
Il servizio di soccorso GEOS
Oltre alla stipula di un abbonamento con la rete Iridium è possibile attivare anche una copertura SOS Geos.
Ne esistono di tre tipologie con caratteristiche molto differenti fra loro.
La Copertura GEOS SOS è inclusa nel piano di servizio Iridium e permette di inviare un numero illimitato di SOS alla centrale operativa GEOS.
Nel momento in cui si invia un SOS si entra in contatto con la centrale operativa che comunicherà via SMS (cioè via Garmin inReach Mini) nella lingua dell’assistito.
Durante l’invio dei soccorsi si avrà modo di ricevere assistenza e supporto fino a che la situazione non si sarà risolta.
Questo servizio è disponibile per chiunque utilizzi il dispositivo Garmin ed è sempre attiva a livello globale.
La Copertura GEOS SAR copre fino ad un massimo di 100.000$ all’anno per le spese di ricerca e salvataggio e ha un costo di 19,99€ all’anno, con tasse e tariffe applicabili non incluse.
Questo programma fornisce risorse ai soccorritori locali che potrebbero non disporre di attrezzature adeguate alla situazione, incluso il personale specializzato, i veicoli speciali e l’attrezzatura.
La Copertura GEOS SAR copre per un massimo di 50000$ per singolo incidente (e 100.000$ all’anno).
Questa copertura può essere d’aiuto specialmente in quei Paesi dove non è prevista una struttura per il SAR (cioè Search And Rescue, ricerca e soccorso), ma va segnalato che questa copertura è ad esclusivo beneficio dell’utente che sottoscrive la copertura e non può essere utilizzato da altri utenti.
La Copertura GEOS MEDIVAC è la più completa e permette il trasporto di urgenza e l’assistenza di emergenza. Prevede fino a 1.000.000$ di spesa per i trasferimenti medici d’urgenza tramite aeromobile dotato di dotato di personale e attrezzature mediche dalla posizione dell'incidente (ovunque nel mondo) alla struttura ospedaliera più vicina, quindi all'ospedale più vicino a casa. Il servizio è disponibile da almeno 99 miglia (159 Km) di distanza da casa.
Da segnalare che anche questo benefit è ad uso esclusivo dell'utente e non può essere usufruito da altri utenti che utilizzano l'inReach dell'utente.
I costi sono di 194,99€ all’anno per la copertura internazionale e di 144,99€ per la copertura negli Stati Uniti e in Canada.
I costi suddetti non includono tasse e tariffe applicabili.
A chi lo consigliamo?
Il Garmin inReach Mini è un dispositivo che in realtà non è solo per un pubblico sportivo, ma può essere di utilità per una vasta gamma di utenti.
Dal biker appassionato di escursioni in montagna, fino all’appassionato di vela, di pesca o di fotografia naturalistica.
Insomma, non occorre per forza essere degli sportivi per guardare con interesse il Garmin inReach Mini.
I costi non sono trascurabili, ma il servizio offerto può esserci d’aiuto laddove la rete dei telefoni cellulari non arriva.
E non serve andare nel deserto per trovarsi in aree con il messaggio “nessun servizio” o “no rete” sul display del telefono.
I piani tariffari e le coperture sono rivolte sia a un’utenza, diciamo, amatoriale, sia agli utenti professionali, ma in quest’ultimo caso i costi salgono in modo netto.
In conclusione…
Laddove non arriva la rete della telefonia mobile questo dispositivo Garmin riesce a darci la copertura necessaria e, soprattutto, crea un ponte immediato con i soccorsi.
Quante volte ci potrà servire?
Oppure: quante volte ci sarebbe potuto servire?
Ognuno può rispondere a queste domande sulla base della propria esperienza, in base a quanto spesso si trova a pedalare (o anche solo a camminare) in aree remote, sia da solo, sia in compagnia.
Tanto più è impegnativa l’attività che si svolge, tanto più un dispositivo e l’assistenza GEOS diventano utili, se non addirittura necessarie.
E’ una questione di buon senso, prima ancora che di soldi.
I piani tariffari per l'attivazione della rete Iridium sono tutto abbastanza ragionevoli (vi consigliamo il piano Recreation se non avete particolari necessità di chattare con gli amici in località remote) e altrettanto si può dire per la coperture GEOS SAR, riservata però solo al proprietario del palmare Garmin.
Vi confesso che, durante il periodo di prova, nelle uscite solitarie in montagna che mi è capitato di fare (constatando che lo smartphone perde segnale molto più spesso di quanto si creda) mi sono sentito un po’ più sicuro.
Questo dispositivo non mette al riparo da cadute o infortuni, ma è in grado di dare all’utenza un po’ di tranquillità in più.
Con la montagna non si scherza ed è giusto che si mantenga sempre un approccio ragionato e ponderato, anche se i soccorsi sono a portata di un click.
Il Garmin inReach Mini, per quello che abbiamo avuto modo di verificare, è un dispositivo da tenere in considerazione.
Non abbiamo dato alcun voto a questo dispositivo, perché al momento non ci è possibile confrontarlo con altre proposte analoghe.
Per informazioni Garmin.com/it
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Sull'autore
Simone Lanciotti
Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.