KRANJSKA GORA - Siamo appena tornati dalla Slovenia dopo 3 giorni di full immersion alla scoperta della novità del momento, il nuovo Shimano XTR 12v.
Vi avevamo già presentato tutti i dettagli tecnici qui, al lancio della nuova trasmissione in occasione della tappa di World Cup a Nove Mesto.
Non volevamo quindi ripeterci in spiegazioni tecniche e una valanga di numeri, avendo la possibilità qui in Slovenia di toccare con mano tutte le novità di questo gruppo, per cui il sottoscritto ha realizzato una presentazione video del nuovo Shimano XTR 12v con un piccolo workshop sui componenti secondo noi più interessanti.
Mettetevi comodi e premete play...
L'anima di questa trasmissione è puramente racing, come evidenziato dalla R finale della sigla XTR ed è per questo che le versioni sono due, una pensata per i pedalatori del Cross Country e una più gravity per l'enduro.
Le differenze non sono poi molte e i due gruppi si differenziano principalmente per i freni e per la possibilità di scelta della rapportatura posteriore, che può essere a 11 oppure a 12 velocità.
Abbiamo avuto la possibilità di provare per ben due giorni la versione Cross Country su percorsi misti e molto vari, capaci di mettere alla prova lo Shimano XTR 12v.
La versione da noi provata è stata quella monocorona e cassetta 10/51.
Non abbiamo infatti avuto la possibilità di testare la ben più racing (secondo me) cassetta 10/45, pensata appunto per le competizioni e un po' meno per l'uso escursionistico-enduro.
Il nuovo comando cambio
Il feeling che ho avvertito immediatamente è quello di un grosso passo in avanti per quanto riguarda le sensazioni nella cambiata che si traduce in un funzionamento meno meccanico e più fluido, caratteristica che ha sempre contraddistinto Shimano rispetto ai competitor e che personalmente non mi ha mai entusiasmato.
De gustibus...
Il manettino è stato rivisto nella posizione delle leve (secondo me la leva più corta è un po' troppo in alto e difficile da raggiungere), ma l'ergonomia generale è molto buona e le finiture sono, come sempre, da top di gamma.
Tramite una piccola vite sottostante è possibile impostare il manettino a 11 o 12 velocità (ricordiamo che il nuovo XTR 12v è disponibile in entrambe le versioni), senza quindi dover comprare componenti dedicati o dover modificare internamente nessun componente.
Ora il setting della posizione del manettino sul manubrio è veramente facile ed è anche possibile regolare inclinazione, posizione e distanza delle leve tramite due viti in modo veloce e semplice, utilizzando il collarino di serraggio del freno come supporto e rendendo l'insieme molto pulito e ordinato.
Le prestazioni della cambiata
Il cambio che abbiamo utilizzato è stato lo stesso su entrambe le bici e dopo diverse prove con la frizione inserita e disinserita la risposta è stata in entrambi i casi ottima.
I materiali di pregio con cui è costruito si fanno sentire e la precisione nella cambiata non ha mai avuto esitazioni, anche andando a forzare la cambiata con la catena in tensione. Come detto prima, la cassetta da noi provata è la versione 10/51t, pensata più per l'enduro e l'escursionismo che per le competizioni XC.
Il range di rapporti che permette è molto ampio e ho potuto affrontare salite molto ripide con facilità, senza sacrificare lo sviluppo metrico con i rapporti più lunghi.
Anche per questo componente il feeling è stato molto buono anche se non abbiamo avuto modo di vedere le reazioni in condizioni estreme come magari in una giornata di pioggia e fango.
La cosa che lascia più stupiti è comunque la completa assenza di rumore della ruota libera dei nuovi mozzi XTR 12v.
Il nuovo sistema di ingaggio del corpetto, che non si basa sui classici dentini ad innesto, è completamente privo di suono e risponde in modo fulmineo alla pedalata.
Scendere da un trail godendosi solamente il suono delle ruote che scorrono sul terreno è una goduria...
I freni, ancora un riferimento
Anche per i freni il discorso è lo stesso.
Nella versione Xc il sistema prevede la pinza a due pistoncini, rivista e migliorata rispetto alla versione precedente, così da aumentare la potenza frenante di circa il 10%.
E devo dire questo incremento è stato avvertito immediatamente, nonostante i dischi da 160 mm montati sulla bicicletta da noi utilizzata per il test.
La potenza è stata sempre ottima come anche la modulabilità.
Mi è capitato infatti di girare su trail particolarmente viscidi e questa condizione mi ha permesso di apprezzare di questa caratteristica.
Anche per la versione enduro il discorso di base è il medesimo.
La pinza a 4 pistoncini è ancora più potente e consente di affrontare lunghe e ripide discese senza il benché minimo calo di potenza e precisione.
La sensazione sulla nuova leva in alluminio (dall'ergonomia, secondo me, vicina alla perfezione) è quella di poter fermare la Mtb in qualsiasi momento e con pochissimo sforzo. Se i freni Shimano avevano la fama di essere il riferimento sul mercato, ora le nuove versioni Shimano XTR 12v hanno alzato ancora di più l'asticella, con un prodotto ottimo a livello di funzionamento e dal design ancora più raffinato.
La cassetta Micro Spline
L'unico neo in questo tripudio di aspetti positivi rimane il nuovo standard Micro Spline per la cassetta posteriore.
Ad oggi solo Shimano e DtSwiss lo possono proporre e immagino già molti possibili acquirenti che non saranno molto contenti di dover abbandonare le proprie ruote, magari top di gamma, in favore di un nuovo set costruito sulla base dei mozzi Shimano XTR 12v. E' molto probabile che in futuro questo standard diventi la normalità per la casa nipponica ed è possibile che il brevetto venga aperto a tutti i costruttori di mozzi e ruote, così da aumentare la disponibilità sul marcato e l'appetibilità per questa trasmissione.
Del resto se lo standard Sram Xd è diventato così diffuso è anche perché fu proposto come un "open standard", cioè di libero utilizzo per tutti.
In conclusione...
Lo Shimano XTR 12v è davvero un pezzo da novanta.
La casa nipponica è riuscita ad alzare ancora di più l'asticella, creando un gruppo che si candida a diventare il nuovo riferimento in fatto di fluidità, silenziosità, precisione e ampiezza di configurazione.
Se sulle prime l'avere tante opzioni e combinazioni può lasciare perplessi, è provandolo e usandolo che se ne capiscono le motivazioni.
E' un gruppo che nell'ambito Shimano segna il passo delle future generazioni di gruppi e che nell'ambito Mtb può diventare un nuovo riferimento assoluto.
Aspettiamo di provarlo in maniera più approfondita per esprimere un giudizio più articolato e dettagliato, ma le prime impressioni ci hanno davvero entusiasmato.
Complimenti Shimano!
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