TEST - Rock Shox Reverb: 12 mesi, zero imprevisti

Simone Lanciotti
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TEST - Rock Shox Reverb: 12 mesi, zero imprevisti

Simone Lanciotti
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Quando Rock Shox lo introdusse (ormai circa 3 anni fa) rappresentò un deciso passo in avanti per i reggisella telescopici e tuttora, nonostante di concorrenti ne siano sopraggiunti a iosa, il Reverb è ancora un punto di riferimento nella sua categoria.
L'innovazione principale fu il comando remoto ad attivazione idraulica: Rock Shox ha ripreso in tutto e per tutto il comando X-Loc delle forcelle e lo ha trapiantato sul Reverb.

Il comando idraulico con regolazione della velocità di estensione sono i plus del Rock Shox Reverb.

Il comando idraulico con regolazione della velocità di estensione sono i plus del Rock Shox Reverb.

E il registro posto sul comando, anziché gestire la fermezza della compressione come avviene sulle forcella, varia la velocità di estensione del reggisella. Così chi teme impatti violenti con le zone delicate può stare tranquillo.
Con questi presupposti il Reverb è diventato in breve un best seller e tuttora è uno dei reggisella più desiderati da chi fa trail-enduro.
In questo video Jeremiah Boobar, product manager di Rock Shox, ci spiega le caratteristiche salienti del Reverb.

Mi fermo ovunque
A differenza del Fox Doss, il Reverb è in grado di essere posizionato a qualunque altezza fra 0 e 125 mm (nel caso del modello da noi testato) e con estrema precisione. Il comando idraulico è rapido e non si inceppa e, cosa ancora più importante, richiede una manutenzione minima.
Nel corso del test (che è durato quasi un anno!) non ha mai dato segni di fatica o di incertezza. Sempre preciso e silenzioso, dall'inizio alla fine, con il fango e la polvere.

Il passaggio del cavo è gestito in maniera abbastanza ordinata. Occorre accertarsi però che sia della lunghezza giusta altrimenti arriva a toccare la ruota posteriore.

Il passaggio del cavo è gestito in maniera abbastanza ordinata. Occorre accertarsi però che sia della lunghezza giusta altrimenti arriva a toccare la ruota posteriore.

Immobile? Quasi...
Il Reverb da noi provato ha manifestato nel corso del tempo un aumento del gioco laterale della sella, sia in posizione tutto esteso che compresso. Va detto che questo fenomeno non si può definire un difetto perché a tutti gli effetti non inficia sulle prestazioni. E' una caratteristica del reggisella, per altro comune a molti altri modelli.
Inoltre, rispetto alle prime versioni, quello da noi provato (che appartiene all'ultima generazione di Reverb) affonda senza incertezze a ogni pressione del comando sul manubrio e anche se il peso del biker è spostato in avanti o indietro sulla sella.
E' cruciale in questo non esagerare con il serraggio del collarino reggisella. Eventualmente, sui telai in carbonio consigliamo di utilizzare la pasta grippante in modo da ridurre la coppia di serraggio.

Il pomello nero è il regolatore della velocità di estensione del reggisella. Ciò evita che la sella impatti violentemente... dove non dovrebbe.

Il pomello nero è il regolatore della velocità di estensione del reggisella. Ciò evita che la sella impatti violentemente... dove non dovrebbe.

Un altro piccolo (importante) passo in avanti
Il connettore sul reggisella è stato modificato e soprattutto irrobustito rispetto alla prima versione che si rivelò abbastanza fragile, soprattutto in salita, quando si spingeva la bici impugnando il reggisella da dietro. Questa operazione poteva far staccare il cavo idraulico con la conseguente fuoriuscita di olio. In quel caso non c'era più modo di abbassare la sella, contrariamente a quanto può avvenire con i reggisella a comando meccanico esterno.

Il connettore sul reggisella è stato aggiornato e adesso è molto più robusto che in passato. Afferrandolo da dietro meno si spinge la bici in salita non rappresenta più un problema per la sua integrità.

Il connettore sul reggisella è stato aggiornato e adesso è molto più robusto che in passato. Afferrandolo da dietro meno si spinge la bici in salita non rappresenta più un problema per la sua integrità.

Nonostante l'idraulica, è leggero
I reggisella telescopici pesano tutti di più rispetto a quelli classici, ma alcuni, come il Reverb, appunto, riescono a contenere il peso meglio di altri. La versione provata da noi ha le seguenti specifiche: diametro 30,9, corsa 125 e lunghezza 355mm per un peso di 535 grammi. Ovvero 90 grammi più leggero, ad esempio, del suo rivale Doss della Fox.

La vite per lo spurgo del circuito idraulico sulla testa del reggisella e l'indicatore dell'inclinazione della sella.

La vite per lo spurgo del circuito idraulico sulla testa del reggisella e l'indicatore dell'inclinazione della sella.

Che cosa non ci ha convinto?
Il Reverb ha in generale un comportamento che soddisfa appieno. Fa ciò che ci si aspetta che faccia un reggisella telescopico. Può sembrare banale, ma non tutti hanno una tale regolarità di funzionamento.
Una delle limitazioni che ha questo componente viene a galla al momento dell'acquisto. In pratica occorre sapere sin da subito come si intende montare il comando al manubrio: a sinistra o a destra?
Nel nostro caso abbiamo ricevuto da Rock Shox una versione destra che può essere montata anche a sinistra, ma capovolta. Quest'ultima soluzione, secondo noi, è la migliore, perché il comando rimane protetto, il cavo non è esposto ma è riparato dalla leva del freno e questo riduce il rischio di danni e recisioni accidentali, in realtà non infrequenti se si monta il comando nella parte alta del manubrio.

Montando il comando nella parte bassa del manubrio si protegge il cavo da impatti e dal rischio di recisioni accidentali. Ne guadagna anche l'ergonomia generale perché il pollice deve spostarsi di poco dalla posizione di presa sul manubrio.

Montando il comando nella parte bassa del manubrio si protegge il cavo da impatti e dal rischio di recisioni accidentali. Ne guadagna anche l'ergonomia generale perché il pollice deve spostarsi di poco dalla posizione di presa sul manubrio.

Per montarlo sulla parte bassa a sinistra, però, occorre non avere di mezzo il comando del deragliatore.
Quindi al momento di acquistare il Reverb occorre sapere bene come e dove montarlo.
Se si utilizzano leve freno Avid compatibili MatchMakerX l'abbinamento è praticamente perfetto, mentre con altri marchi l'ergonomia è ridotta.

L'idraulica è sempre un vantaggio?
La risposta è no, perché comunque sia un cavo idraulico ha una resistenza alla trazione inferiore rispetto a quella di un cavo meccanico e quindi, se malauguratamente si aggancia il cavo del Reverb a un ramo o simili, non è raro che il circuito idraulico si rompa.
A noi, a onor del vero, non è successo nulla del genere in circa un anno di test, soprattutto grazie alla collocazione del comando sulla parte bassa del manubrio e, se il telaio è compatibile, consigliamo caldamente di optare per la versione Stealth, il cui cavo di comando si infila nel tubo piantone e si evita che diventi di intralcio quando il reggisella è compresso.

La versione Stealth del Reverb. Il passaggio del cavo è all'interno del tubo piantone. Estetica pulitissima.

La versione Stealth del Reverb. Il passaggio del cavo è all'interno del tubo piantone. Estetica pulitissima.

In conclusione…
Il Rock Shox Reverb è un telescopico che funziona davvero bene. Non ci ha riservato sorprese spiacevoli, ha fatto ciò che ci aspettavamo facesse e sin dal primo giorno lo abbiamo usato come se l'avessimo sempre usato. E queste valutazioni ci hanno convinto a definirlo uno dei migliori sul mercato.
Infine i prezzi: 346€ per la versione classica (quella da noi provata), 400€ per la Stealth e 411€ per la Stealth con Connectamajig.

Per informazioni www.sram.com

Ps: quali sono le differenze rispetto ad un reggisella ad abbassamento a step (ad esempio il Fox Doss)? Ne abbiamo parlato in questo articolo.

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Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

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