La Ritchey Timberwolf è una mountain bike fuori dal coro.
Non ha la doppia sospensione, ha un telaio in acciaio (con una geometria molto particolare, come vedremo), ha una forte personalità e tutto ciò influisce molto nella guida.
E' tanto impegnativa quanto appagante, perché le bici hardtail da all-mountain riescono a tirar fuori tutto quello che abbiamo da esprimere, tutta la tecnica di guida che serve per andare in Mtb.
Il telaio, seppur con geometrie dedicate e con particolari molto curati, non avendo la sospensione posteriore trasmette tutto quello che passa sotto le ruote. Mette in risalto limiti e insicurezze che abbiamo nella guida ma soprattutto non perdona ed è in grado di esaltare chi ha doti nella guida.
E’ nuda e cruda verità.
La Ritchey Timberwolf è rinata 30 anni dopo il modello originale del 1984, quando Tom Ritchey decise di creare una Mtb capace di esprimere le migliori doti di guidabilità possibili.
Ora è una bici più al passo con i tempi: sterzo conico, perno passante posteriore 12x142 mm, passaggio interno per il cavo del telescopico, ruote da 27,5” e geometria dedicata per un utilizzo piuttosto aggressivo.
Ma siccome Tom Ritchey è una delle icone della Mtb (è stato fra i primissimi a costruire telai in acciaio e componenti specifici per le mountainbike, guardate il video di seguito) la Timberwolf non dimentica il passato e di ciò troviamo riscontro nel telaio in acciaio, dalle ottime caratteristiche meccaniche, le cui doti di elasticità e resilienza ben si prestano a un utilizzo così spinto su questo tipo di Mtb.
L’allestimento della bici prevede numerosi componenti Ritchey, freni Shimano Deore e forcella RockShox Revelation Dual Position Air da 150-120 mm.
La Ritchey Timberwolf non è stata riproposta per competere direttamente con le più recenti hardtail da enduro, ma per interpretare in chiave moderna il concetto di Mtb da divertimento secondo Tom Ritchey: pedalabile e leggera in salita, più facile e divertente in discesa rispetto a una hardtail da Xc (come la celebre P29).
Non aspettatevi quindi un comportamento da hardtail da enduro "race ready", ma piuttosto da trail bike con una certa propensione per la pedalata.
Entriamo nei dettagli…
1 - GEOMETRIA
- Angolo di sterzo: 8
67° rappresentano un angolo di sterzo aperto, adeguato per avere una bici reattiva e guidabile anche sui tratti più sconnessi, ma non proprio adatto ad un utilizzo veramente intenso di questa bici. Qui il legame con il passato di Ritchey è evidente.
- Angolo piantone: 8
Siamo a 71,5° che, di per sé, sono un valore non proprio attuale, però c’è da considerare che la Ritchey Timberwolf è una front da all-mountain, quindi una volta che si è in sella il Sag della forcella porta l’angolo piantone a un valore reale più adatto per la pedalata.
Infatti, una volta in bici spostando in avanti la sella si riesce a stare ben centrati. Solo nei tratti più ripidi è stato necessario ridurre il travel della forcella RockShox Revelation Dual Position Air per avvicinare il manubrio a terra ed evitare impennate indesiderate sui tratti più ripidi.
- Lunghezza tubo superiore: 7,5
585 mm, in taglia M, sono pochi considerato il tipo di bici. E anche qui si nota un'impostazione "Xc old school".
- Altezza movimento centrale da terra: 7
Il BB drop di 40 mm dichiarato da Ritchey sarebbe valido, ma con la nostra misurazione con forcella RockShox Revelation estesa abbiamo rilevato:
- altezza da terra del movimento centrale: 327 mm
- altezza da terra del perno ruota: 354 mm,
ovvero valori che portano a un BB drop di 354-327=27 mm, anziché 40.
- Lunghezza carro: 8,5
I 432 mm di carro sono ottimi per mantenere agilità e reattività della bici, anche se si potrebbe fare di meglio.
- Interasse: 6
1098 mm rendono la Ritchey Timberwolf molto agile e scattante, ma siamo più vicini ad una bici da Xc piuttosto che a una da enduro. Con forcella a 150 mm è circa 1120 mm, comunque pochi.
- Assetto in sella: 8
Il sottoscritto è alto 1,70 m con un’altezza sella di 69,5 cm. Una volta salito sulla bici ho aggiustato leggermente la sella spostandola avanti. Ho inserito tre spessori sotto l’attacco manubrio e non ho avuto problemi, se non la sensazione di essere un po' "troppo sopra il manubrio", come conseguenza di un BB drop poco marcato e di un tubo superiore più compatto di quanto ci si aspetterebbe.
Voto finale (da 1 a 10): 7,57
2 - COMPORTAMENTO IN SALITA
- Rigidità torsionale del carro: 9
Il telaio della Ritchey Timberwolf in acciaio con perno passante 12x142 mm è rigido e scattante. L'acciaio ha grandi virtù sotto questo punto di vista.
- Ad andatura regolare offroad: 9
Forcella abbassata, gomme larghe con tanto grip, con una pedalata rotonda e regolare sale bene e con un ottimo comfort.
- Su pendenze elevate: 8,5
Con la RockShox Revelation tutta estesa (cioè con travel 150 mm) la sensazione che l’anteriore inizi a galleggiare è evidente. Una volta abbassata la forcella la situazione cambia e la Ritchey Timberwolf risulta essere a suo agio affrontando anche le salite più ripide e tecniche.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 8
Le gomme Ritchey Trail Bite anteriore e Trail Drive posteriore in fase di pedalata hanno una buona scorrevolezza e offrono tanto comfort. Il manubrio Ritchey Trail 35 WCS da 780 mm ha una curva particolare che ha richiesto una fase di adattamento.
Voto finale (da 1 a 10): 8,62
3 - COMPORTAMENTO IN DISCESA
- Rigidità torsionale del carro: 8,5
La rigidità è notevole risultando un po’ più marcata del previsto considerato l’utilizzo per la quale è stata pensata la Ritchey Timberwolf. Diciamo che l'indole Xc in questo frangente si avverte.
- Agilità della bici: 9
Un fulmine: nei cambi di direzione è repentina e sullo stretto gira benissimo. Con un movimento centrale più basso sarebbe risultata ancora più facile ed intuitiva.
- Stabilità: 5
Sul veloce risente dell’interasse corto, del BB drop poco marcato e dell’angolo di sterzo non troppo aperto. E' in questo frangente che dovrebbe spiccare rispetto una hardtail da Xc, ma non lo fa in modo così netto. Sui tratti più ripidi il tubo superiore compatto, l'interasse ridotto e il movimento centrale alto non aiutano a trovare la confidenza che ci si aspetterebbe con il risultato che la guida risulta più impegnativa.
- Assorbimento asperità: 7,5
Le gomme Ritchey di generosa sezione (27x2,25”) hanno tanto volume e assorbono bene. Il telaio invece considerato che è in acciaio ce lo saremmo aspettato un po’ più morbido.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 5
La gomma posteriore Ritchey Trail Drive Comp ha una buona scorrevolezza e offre anche il giusto grip, mentre a quella anteriore, una Ritchey Trail Bite Comp, invece, manca un po' di mordente e soprattutto in condizioni di fondo secco non trasmette feeling.
A nostro avviso, infine, è discutibile l'assenza di un reggisella telescopico su una bici pensata per l’all-mountain, e per giunta una hardtail.
Voto finale (da 1 a 10): 7
4 - COMPORTAMENTO SUL PEDALATO
- Rigidità torsionale del carro: 9
In questa fase la rigidità del carro della Ritchey Timberwolf permette di cambiare ritmo e direzione in un attimo.
- Assorbimento asperità: 8,5
Tende un po’ a saltellare quando si prende un ostacolo a forte velocità o mentre si è in piedi sui pedali per spingere durante un rilancio, ma è del tutto comprensibile. Ad ogni modo, nulla di paragonabile rispetto a una bici da Xc.
- Comfort lunghe distanze: 9
Ottimo, grazie all'elasticità tipica dell'acciaio e alle gomme di generosa sezione.
- Agilità della bici: 9
Come dicevamo prima, la rigidità del carro unita all’angolo di sterzo non troppo aperto e l’interasse contenuto la rendono molto scattante e agile.
- Commenti sui componenti montati sulla bici: 6
In questo frangente non sarà importante come per la discesa o per i sali-scendi, ma comunque la mancanza del reggisella telescopico si fa sentire.
Le ruote Ritchey Trail Wcs sono leggere e facili da rilanciare: ben fatte.
Voto finale (da 1 a 10): 8,3
5 - DETTAGLI TECNICI TELAIO
- Spazio fra gomma posteriore e carro (in caso di fango): 9
Con le gomme in dotazione da 2,25” non c’è alcun problema. Montando gomme di sezione fino a 2,4” in caso di fango il margine è sicuramente minore.
- Cura del passaggio cavi: 8
La Ritchey Timberwolf ha il passaggio dei cavi tutto all'esterno, con interruzione della guaina che, in situazioni di pioggia e fango, non è proprio il massimo. L'eventuale reggisella telescopico ha il passaggio cavi interno solo nel tubo piantone.
- Attacco portaborraccia: 8
Si, anche se solo sul tubo obliquo. Su un telaio hardtail inserire i fori per l’attacco portaborraccia anche sul tubo piantone non sarebbe stato sbagliato.
- Attacco guidacatena: 6
E’ previsto solo il vecchio standard BB da fissare sul movimento centrale.
- Compatibilità deragliatore: 10
Sì, con tiraggio dall’alto.
- Protezioni sul telaio e sul carro: 5
Non è prevista alcuna protezione di serie se non una piccola pellicola trasparente sul fodero inferiore lato catena. Si poteva fare di meglio, specie sul batticatena.
- Peso telaio e bici: 8,5
Il peso dichiarato per la bici intera è 12,2 kg e 2,41 kg per il solo telaio. Dopo aver trasformato in tubeless le gomme abbiamo rilevato 11,4 kg con pedali. Peso molto contenuto considerato il montaggio "cattivo". Manca solo il reggisella telescopico.
- Prezzo telaio e/o bici: 7
Così allestita la Ritchey Timberwolf costa di listino 3499€, ma sul sito Ritchey è venduta ora a 3149€. Il solo telaio, invece, viene venduto a 1295€.
Il marchio Ritchey, l'esclusività di questa bici e la qualità di molti componenti Ritchey a bordo hanno un prezzo tutto sommato ragionevole, ma sul fronte dell'allestimento (vedi reggisella telescopico) e della geometria la Timberwolf non è affatto impeccabile.
- Garanzia: 7
Ritchey garantisce i telai fino a 2 anni e fino a un anno la verniciatura.
Voto finale (da 1 a 10): 7,70
VOTO COMPLESSIVO (da 1 a 10): 7,8
In conclusione...
Non è una bici facile da comprendere, né facilissima e intuitiva da guidare come dovrebbe essere una moderna hardtail da divertimento.
La Ritchey Timberwolf è una bici da Xc alla quale Tom Ritchey stesso ha voluto dare un'impronta fun utilizzando la sua filosofia costruttiva e il suo stile.
Motivo per cui se vi trovate in sintonia con la sua visione della mountainbike allora amerete la Timberwolf, perché vi trasmette ancora le sensazioni di guida delle Mtb in acciaio di una volta, pur con notevoli e importanti aggiornamenti tecnici, che in parte, come avete letto, la penalizzano nella guida aggressiva (in stile moderno, per capirci), ma allo stesso tempo ne accentuano il carattere vintage.
E' una bici fuori dal coro, come abbiamo scritto all'inizio, e come tale richiede un approccio differente: o la amate o la odiate.
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Per informazioni RitcheyLogic.com
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Sull'autore
Stefano Chiri
Mi piace la guida off-road, in sella alla bici e alla moto, ho una vocazione gravity-fun e per me lo stile in sella è tutto. Se non riesco ad essere velocissimo, cerco di essere stiloso... Su MtbCult mi occupo di Mtb da enduro e da trail riding