VIDEO - Ecco la Mondraker Dune Carbon. Con geometria variabile

Simone Lanciotti
|
test

VIDEO - Ecco la Mondraker Dune Carbon. Con geometria variabile

Simone Lanciotti
|

LEOGANG - Mondraker, da quando ha esordito lo scorso anno con la Foxy Carbon, è definitivamente uscita dalla cerchia dei marchi di "discreto livello".
Non è stato tanto il cambio di materiale in sé a fare la differenza, quanto l’approccio e la filosofia costruttiva che il carbonio ha richiesto a portare il marchio spagnolo qualche gradino più in alto di prima.
Poi è arrivata la Summum Carbon e un nuovo team di Dh di livello World Cup.
E adesso, finalmente, la Mondraker Dune Carbon, la “macchina da rally” che avevamo sognato già lo scorso anno in occasione del lancio della Foxy.
“Se Mondraker è stata così brava con la Foxy Carbon chissà che cosa riuscirebbe a fare con un’eventuale Dune Carbon…”.
Vi anticipiamo che è valsa la pena di attendere.

La nuova Mondraker Dune Carbon Xr

La nuova Mondraker Dune Carbon Xr

La geometria non cambia. Ma si può personalizzare
Ecco una delle caratteristiche che più si apprezzeranno della Mondraker Dune Carbon: la geometria in sostanza non è molto diversa dalla attuale Dune in lega leggera (a parte un tubo piantone adesso più “in piedi” e un tubo superiore di pochi millimetri più corto), ma può essere modificata, proprio come avviene sulla Summum Carbon in termini di angolo di sterzo e lunghezza del carro.

Mondraker Dune Launch-76

Si può impostare un angolo di sterzo di 65, 66 o 67° (di serie è da 66°) cambiando le calotte della serie sterzo (cioè smontandole dal tubo di sterzo) e, invertendo la posizione della sede dell’asse posteriore, è possibile avere una lunghezza di carro di 43 cm o 44 cm.
Ovviamente, vigono i dettami della Forward Geometry, cioè front center più lungo (ovvero maggiore distanza fra movimento centrale e mozzo anteriore), attacco manubrio corto (di serie c’è quello da 30 mm di lunghezza, ma in opzione ci sono anche quelli da 10 e da 20 mm) e un angolo di sterzo che oggi possiamo definire non eccessivamente aperto.

Il processo produttivo del telaio è molto raffinato e permette di contenere gli spessori in maniera molto accurata, in base alla zona del telaio. Nulla è lasciato al caso.

Il processo produttivo del telaio è molto raffinato e permette di contenere gli spessori in maniera molto accurata, in base alla zona del telaio. Nulla è lasciato al caso.

I benefici di questa impostazione che, hanno ispirato molte Mtb da enduro di ultima generazione, sono particolarmente evidenti nella pratica dell’enduro.
Le specifiche della geometria le vedete qui di seguito nei due schemi, uno riferito alla Dune Carbon Xr (il modello di punta), dotata di serie di una forcella da 170 mm, e un altro alle Dune Carbon RR e Dune Carbon R, con forcella da 160 mm.

La geometria delle Mondraker Dune Carbon

La geometria delle Mondraker Dune Carbon. Cliccate per ingrandire.

Un’evoluzione continua dal 2009
Le forme della nuova Mondraker Dune Carbon riprendono quelle delle Foxy e Summum in versione Carbon e, infatti, sulla parte frontale del triangolo principale troviamo il disegno Stealth, ovvero la “finestra” tipica dei modelli Mondraker più recenti (foto in basso).

_DSC8188

La cura che Mondraker ripone nel design è notevole, al punto da averlo fatto diventare un dettaglio caratteristico della sua produzione nel corso degli ultimi anni.
Anche la sospensione posteriore Zero System da 160 mm di escursione ha lo stesso disegno dei modelli attuali con alcuni piccoli e poco visibili adattamenti dovuti all’adozione della fibra di carbonio.

_DSC8094

Debutta anche il link superiore in fibra di carbonio (sulla Foxy Carbon, ad esempio, è ancora in lega leggera) e dei pivot di dimensioni maggiorate per supportare la maggiore rigidità torsionale sia del carro, sia del triangolo anteriore.
La dotazione di serie prevede un ammortizzatore Fox Float X2 per la Dune Carbon Xr, un Fox Float X per Dune Carbon RR e un Rock Shox Monarch Plus DebonAir per la Dune Carbon R.
Tutte le nuove Dune Carbon sono compatibili solo con trasmissione monocorona.
Il peso del solo telaio, in taglia M e senza ammortizzatore, è di 2,45 Kg.
Fra le caratteristiche di spicco della nuova serie Dune Carbon figurano le protezioni in plastica ad alta resistenza sul fodero basso destro e sul tubo obliquo, paraschizzi posteriore rimovibile, attacco Iscg05, protezione in fibra di carbonio per la corona (da 30, 32 o 34 denti), passaggio cavi interno, tubo sterzo conico, asse passante posteriore da 142x12, movimento centrale da 73 mm di larghezza di tipo filettato.
Infine, visto che l’obiettivo di Mondraker è porsi allo stesso livello sia qualitativo che prestazionale dei suoi concorrenti più blasonati, le Dune Carbon hanno la garanzia a vita sul telaio.

I tre modelli nel dettaglio
Mondraker e il distributore italiano Dsb hanno ufficializzato il listino prezzi che prevede anche il solo frameset.
Entriamo nei dettagli dei tre modelli che compongono la gamma Dune Carbon. Cliccate sulle foto per ingrandire.

MONDRAKER DUNE CARBON XR
E' il modello di punta e Mondraker lo propone con una forcella Fox 36 Float Rc2 da 170 mm. Il prezzo della bici allestita è di 8999€, mentre il solo telaio (comprensivo di ammortizzatore Fox Float X2 e di attacco manubrio da 30 mm) costa 3999€. La disponibilità è prevista per l'inizio di settembre a causa dei ritardi di disponibilità dell'ammortizzatore Fox.

Dune Carbon Xr+specs

dune_carbon_XR_right

L'attacco manubrio fornito di serie è da 30 mm di lunghezza.

L'attacco manubrio fornito di serie è da 30 mm di lunghezza.

Il leveraggio superiore della sospensione è ora in fibra di carbonio.

Il leveraggio superiore della sospensione è ora in fibra di carbonio.

Mondraker ha previsto una protezione in fibra di carbonio per la corona.

Mondraker ha previsto una protezione in fibra di carbonio per la corona.

La sospensione Zero System ha subito piccole migliorie. Ora il livello di rigidità è molto alto.

La sospensione Zero System ha subito piccole migliorie. Ora il livello di rigidità è molto alto.

MONDRAKER DUNE CARBON RR
E' il modello mediano della gamma e viene proposto con una forcella Fox 36 Float Fit4 da 160 mm. Il suo orientamento è meno estremo rispetto alla sorella maggiore e sarà venduta a 6999€ a partire dalla metà di luglio.

Dune Carbon RR+Specs

dune_carbon_RR_right

Le due tacche all'estremità del tubo sterzo servono per il montaggio corretto delle calotte che consentono di modificare l'angolo di sterzo.

Le due tacche all'estremità del tubo sterzo servono per il montaggio corretto delle calotte che consentono di modificare l'angolo di sterzo. Sulla Dune Carbon Xr sono fornite di serie, mentre sugli altri modelli sono disponibili come optional.

Mondraker Dune Day II-374

Invertendo la posizione della sede dell'asse del mozzo posteriore è possibile modificare la lunghezza del carro fra 43 e 44 cm.

Invertendo la posizione della sede dell'asse del mozzo posteriore è possibile modificare la lunghezza del carro fra 43 e 44 cm.

Mondraker Dune Day II-379

Mondraker Dune Day II-377

La Duen Carbon RR monta di serie l'ammortizzatore Fox Float X di nuova generazione.

La Duen Carbon RR monta di serie l'ammortizzatore Fox Float X di nuova generazione.

MONDRAKER DUNE CARBON R
E' il modello più abbordabile della gamma ma è una bici da enduro a tutti gli effetti. Le sospensioni sono firmate Rock Shox e il montaggio è tutt'altro di che di basso livello. Il prezzo della bici completa è di 5799€ e sarà disponibile a partire da metà luglio.

Dune Carbon R+Specs

dune_carbon_R_right

Sospensioni Rock Shox sulla Dune Carbon R: ecco l'ammortizzatore Monarch Plus DebonAir.

Sospensioni Rock Shox sulla Dune Carbon R: ecco l'ammortizzatore Monarch Plus DebonAir.

Davanti invece troviamo una forcella Pike Rc da 160 mm

Davanti invece troviamo una forcella Pike Rc da 160 mm

Mondraker Dune Day II-410

Mondraker Dune Day II-399

Mondraker Dune Day II-411

Mondraker Dune Day II-412

Mondraker Dune Day II-414

In occasione del lancio mondiale della Mondraker Dune Carbon il sottoscritto ha avuto l'occasione di "assaggiare" le qualità di questo telaio.
Il meteo non è stato dei migliori, ma i terreni di Leogang hanno comunque fatto emergere le sue qualità.
Ecco qui lo short test.

Per informazioni Mondraker.com oppure Dsb-bonandrini.com

Condividi con
Sull'autore
Simone Lanciotti

Sono il direttore e fondatore di MtbCult (nonché di eBikeCult.it e BiciDaStrada.it) e sono giornalista da oltre 20 anni nel settore delle ruote grasse e del ciclismo in generale. La mountain bike è uno strumento per conoscere la natura e se stessi ed è una fonte inesauribile di ispirazione e gioia. E di conseguenza MtbCult (oltre a video test, e-Mtb, approfondimenti e tutorial) parla anche di questo rapporto privilegiato uomo-Natura-macchina. Senza dimenticare il canale YouTube, che è un riferimento soprattutto per i test e gli approfondimenti.

Iscriviti alla nostra newsletter

... E rimani sempre aggiornato sulle ultime notizie!
Logo MTBCult Dark
Newsletter Background Image MTBCult
arrow-leftarrow-right